ULIVO e DOMENICA DELLE PALME

ULIVO e DOMENICA DELLE PALME

Domenica delle Palme è il giorno perfetto per raccontarvi come mai l’ulivo è un altro dei simboli associati alla Pasqua!

ULIVO e DOMENICA DELLE PALME. L’Ulivo nella cultura mediterranea

Sinonimo di longevità, sapienza, fertilità e resistenza alle ingiurie del tempo e delle guerre, è simbolo di pace e valore.

Longevo e resistente, l’ulivo è diffuso in tutte le regioni del bacino del Mediterraneo, dove la sua coltura è radicata ormai da millenni. Per questo motivo è un simbolo centrale nella cultura mediterranea.

Rappresentava nella mitologia, come poi nella religione, un elemento di forza, longevità e purificazione. Non dimentichiamo che, per la religione greca, era l’albero sacro alla dea Atena, il cui culto nell’area egea risale probabilmente a epoche preistoriche.

La tradizione pone di fronte all’antica Gerusalemme un Monte degli Ulivi e la bellezza di questa pianta è cantata spesso nell’Antico Testamento, dove viene citata almeno settanta volte.

Nel libro del profeta Osea, il Dio d’Israele è paragonato alla magnificenza dell’olivo.

E la colomba, dopo il ritiro delle acque del Diluvio, riporta a Noè un ramoscello di ulivo nel proprio becco : un messaggio che universalmente continua a essere portatore di pacificazione tra Dio e l’umanità (e tra gli uomini)

L’ulivo, fin dai tempi più remoti, è considerato simbolo di pace. Nella mitologia greca si narra che già la dea Atena lo offrì agli ateniesi in segno di pace dopo aver sconfitto  Poseidone.

Inoltre, nell’antica Grecia i vincitori delle Olimpiadi (e non solo) ricevevano una corona di ramoscelli d’ulivo e un’ampolla d’olio; anche gli antichi Romani ne intrecciavano rami per farne corone con le quali premiare i cittadini più valorosi.

L’ulivo, oltre a essere simbolo di pace, assume un ruolo fondamentale nel periodo pasquale.

Esso infatti compare nell’Orto del Getsemani, dove Gesù si recò a pregare la notte del suo arresto. Inoltre la folla che osannava Gesù al suo ingresso a Gerusalemme teneva tra le mani ramoscelli di ulivo.

Questo evento viene ricordato e celebrato durante la Domenica delle Palme che cade una settimana prima di Pasqua.

In tale occasione, ai fedeli, vengono distribuiti ramoscelli di ulivo (e di palma) come simbolo di pace e in ricordo dell’episodio biblico.

Secondo la tradizione, anche la Croce fu realizzata di legno d’ulivo, considerato l’albero cosmico, asse del mondo e collegamento tra il cielo e la terra.

Anche l’olio è importante nella tradizione cristiana. Infatti, da secoli, i sacerdoti celebrano alcuni sacramenti usando olio d’oliva (Cresima, ordinamento sacerdotale, Estrema Unzione).

ULIVO e DOMENICA DELLE PALME. La Domenica delle Palme

In questa giornata, i Cristiani ricordano l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, acclamato come Messia e figlio di Davide.

La tradizione risale a prima del IV secolo. Questa ricorrenza non segna la fine della Quaresima, che si conclude il Giovedì Santo esattamente prima della messa vespertina.

Nel calendario liturgico è detta anche domenica De Passione Domini (della passione del Signore). È una festività osservata anche dagli Ortodossi e dai Protestanti.

Come ci viene spiegato QUI, la festa rimanda alla celebrazione della festività ebraica di Sukkot, la “festa delle Capanne”, in occasione della quale i fedeli arrivavano in massa in pellegrinaggio a Gerusalemme e salivano al tempio in processione.

Ciascuno portava in mano e sventolava il lulav, un piccolo mazzetto composto dai rami di tre alberi, la palma, il mirto e il salice, legati insieme con un filo d’erba.

Spesso attaccato al centro c’era anche una specie di cedro, l’etrog (il buon frutto che Israele unito rappresentava per il mondo).

Il cammino era ritmato dalle invocazioni di salvezza (Osanna, in ebraico Hoshana) in quella che col tempo era divenuta una celebrazione corale della liberazione dall’Egitto: dopo il passaggio del mar Rosso, il popolo per quarant’anni era vissuto sotto delle tende, nelle capanne; secondo la tradizione, il Messia atteso si sarebbe manifestato proprio durante questa festa.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!