TORTA SBRISOLONA mantovana

TORTA SBRISOLONA

La prepara sempre la sorellina della mia Mamma, ma la sua versione prevede anche l’aggiunta di ricotta e cioccolato! Io invece oggi vi propongo la ricetta della Sbrisolona nella versione di Knam. Infatti è tradizione consumare questa torta in occasione dei giorni della merla!

La ricetta “originale” prevede uguali quantità di zucchero, farina di mais e di frumento. Per questo era nota anche come “torta delle tre tazze”!

Alla fine della ricetta vi racconto qualche altra curiosità su questo antico dolce mantovano.

Nei prossimi giorni vi posterò anche la ricetta della zia, con ricotta! E la mia versione alle mele!

  • Preparazione: 15 Minuti
  • Cottura: 40 – 45 Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: 6- 8 Persone
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • 375 g Farina 00
  • 225 g Farina di mais (a grana fine. Si dovrebbe usare il FUMETTO, ma io ho usato fioretto)
  • 300 g Zucchero
  • 1 Baccello di vaniglia (Knam consiglia 10 g vaniglia Tahiti in polvere)
  • 60 g Tuorli (Io ho usato tre tuorli)
  • 180 g Burro
  • 150 g Strutto
  • 50 g Zucchero a velo
  • 1 limone (la scorza grattugiata)
  • 300 g Mandorle pelate (tritate grossolanamente (oppure pistacchi o nocciole))
  • 150 g Cioccolato fondente al 70%
  • 1 pizzico Sale fino

Preparazione

    • Mescolate in una ciotola la farina 00, la farina gialla fine, le mandorle, lo zucchero, la vaniglia Tahiti (io ho raschiato il baccello con un coltellino), la scorza di limone grattugiata e i tuorli.
    • Incorporate per ultimi lo strutto e il burro leggermente ammorbidito.
    • Lavorate rapidamente gli ingredienti ottenendo un impasto grumoso e scomposto, non omogeneo.
    • Mettete in uno stampo imburrato e cuocete in forno a 180 °C per circa 45 minuti. La sbrisolona deve risultare dorata.
    • Appena tiepida spolverizzatela con zucchero a velo

Note

TORTA SBRISOLONA e non solo per i giorni della Merla

A Lodi il piatto tipico dei giorni della merla è la polenta con i ciccioli, ottenuti dalla lavorazione del grasso di maiale con l’aggiunta di alloro, pepe, chiodi di garofano e altre spezie, fatti soffriggere nello strutto e poi versati nella polenta.

A Santo Stefano Lodigiano e nei paesi della sponda cremasca dell’Adda, invece, i giorni della merla si “festeggiano” con polenta e baccalà, fritto o in umido.

Tra i dolci, come dicevamo anche poco sopra, tradizionalmente legata a questo periodo è la sbrisolona mantovana.

Il nome deriva dal sostantivo brìsa, che in mantovano vuol dire briciola e pare che la ricetta risalga a prima del 1600, quando arrivò anche alla corte dei Gonzaga.

Si tratta di un dolce di umili origini, legato al mondo contadino. Inizialmente infatti gli ingredienti erano quelli tipici della tradizione contadina (farina di mais, strutto e nocciole) che, negli anni, si sono raffinati.

Nata per essere inzuppata in un buon vino dolce, la sua consistenza dura e secca è un invito ad inzuppare la torta, per creare uno degli abbinamenti più golosi della tradizione italiana. I vini di solito sono quelli della zona mantovana-emiliana: Malvasia e Moscato.

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!

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