STORIA DEL MIELE

STORIA DEL MIELE

So che abbiamo già parlato a lungo del miele.

Ricordiamo che esso è la sostanza zuccherina prodotta dalle api.

Nel corso delle mie letture mi sono imbattuta in diversi libri che raccontavano in maniera organica la storia antichissima di questa sostanza. Vi racconto quello che ho imparato

STORIA DEL MIELE

Il miele ha una storia antichissima. Già conosciuto in età preistorica, era utilizzato come dolcificante, conservante degli alimenti e farmaco.

Il miele fu per millenni l’unica sostanza in grado di regalare agli uomini il gusto dolce, oltre alla frutta e al mosto.

Probabilmente già durante la Preistoria l’uomo imparò ad utilizzare il miele selvatico per migliorare il gusto dei cibi. Poco alla volta, si trasformò da procacciatore improvvisato in raccoglitore e, infine, divenne un apicoltore.

Pensate: ci sono rimaste testimonianze dell’apicoltura in alcuni graffiti risalenti a 8.000- 9.000 anni fa, ritrovati nel Sud dell’Africa.

Alcune pitture rupestri ritrovate in Spagna (risalenti al 7.000 a.C.) raffigurano un uomo che raccoglie miele.

Apicoltura e viticoltura si diffusero dall’Asia Minore fino all’Egitto tra la fine del VI millennio e la metà del IV. In contemporaneo, assistiamo anche allo sviluppo dell’agricoltura e della pastorizia.

Esistono testimonianze sumeriche del III millennio a.C. sulla diffusione di bevande alcoliche ricavate da datteri e orzo e dolcificate con il miele. Pure documentato è l’uso del miele come farmaco, per la preparazione di creme di bellezza e come alimento per la produzione di focaccine.

Presso i Babilonesi il mestiere di apicoltore era molto stimato. Lo sapevate che il Codice di Hammurabi puniva il furto del miele e delle arnie molto severamente?

Anche in Egitto il miele era considerato un alimento di primaria importanza. Era utilizzato come ingrediente per produrre medicine e bevande pregiate, tra cui l’idromele. Sempre in Egitto, sono stati rinvenuti documenti risalenti al 2500 a.C., che illustrano l’allevamento delle api e l’utilizzo del miele e della cera.

Anche in India, il miele era apprezzato e impiegato non solo come dolcificante o nella preparazione dei dolci tradizionali. Era infatti molto utilizzato anche come farmaco. Per la medicina ayurvedica, il miele è una specie di panacea.

STORIA DEL MIELE. Il miele nel mondo greco e romano

Nel mondo greco e romano il miele era aggiunto al vino insieme ad altre sostanze (spezie, resina, acqua di mare) per coprirne il sapore acido e prolungarne la conservazione.

Era inoltre utilizzato come dolcificante e come ingrediente di molte preparazioni dolci.

I Greci lo consideravano “cibo degli dei” ed esso rappresentava  una componente importantissima nei riti che prevedevano offerte votive. Probabilmente i Greci praticavano un’apicoltura evoluta già dal IV secolo a.C.

Nel 461 a.C. Pericle riferiva che, nella sola regione dell’Attica, erano presenti oltre 20.000 alveari. 

Come abbiamo imparato anche leggendo i romanzi di Margaret Doody, il miele dell’Attica era ritenuto il migliore del mondo. La sua fama  durò inalterata fino al Rinascimento italiano.

Pensate: alla fine del XV secolo, l’umanista Bartolomeo Sacchi, detto il Plàtina, continuava a ritenere che proprio i mieli di timo prodotti in Attica e in Sicilia fossero insuperabili.

Anche i Romani importavano grandi quantità di miele da Creta, Cipro, Spagna e Malta, anche se era assai diffusa in tutte le campagne la pratica dell’apicoltura.

Anche Germani, Slavi, Celti praticavano l’allevamento delle api.

Presso di essi, il miele veniva scambiato e utilizzato come farmaco, dolcificante, conservante per alimenti e ingrediente per la preparazione di salse agrodolci.

STORIA DEL MIELE. Dal Medioevo all’età moderna

Con la caduta dell’Impero Romano, l’apicoltura fu quasi abbandonata.

Tornò finalmente ad essere apprezzata e incentivata dopo l’anno Mille, quando nei monasteri, i monaci cominciarono a produrre miele e cera, per le candele e i riti nelle chiese.

Per tutto il Medioevo grandi proprietari di arnie si trovavano nel Nord Europa, soprattutto in Inghilterra, Germania e Olanda.

A partire dal 900 d.C. nella preparazione dei dolci al miele si cominciò ad affiancare lo zucchero di canna, importato come spezie dai territori arabi.

Il miele rimase comunque ancora per molti secoli il dolcificante più utilizzato soprattutto fra i ceti poveri delle città e delle campagne.

Lo zucchero di canna, per il suo costo molto elevato, era impiegato al posto del miele solo nelle cucine dei nobili.

Questo stato di cose durò almeno fino all’Ottocento, quando lo zucchero iniziò a divenire più conveniente del miele.

Nei trattati dal Trecento al Cinquecento, le ricette di pasticceria prevedevano quasi tutte l’uso del miele.

Tra il XII e il XIV secolo, tra le classi abbienti il miele cominciò ad essere fuori moda. Considerato un ingrediente rustico e adatto ai contadini, fu lentamente sostituito dallo zucchero in molte ricette di corte.

Ai poveri il miele, ai ricchi lo zucchero.

Con la scoperta delle Americhe e la conquista del continente americano divenne sempre più facile reperire lo zucchero.

Esso rimase ancora a lungo un prodotto costoso.

L’apicoltura europea nel Cinquecento poté quindi continuare a prosperare. Durante i secoli XVII e XVIII il consumo di zucchero di canna continuò ad aumentare, mentre il consumo del miele subì una riduzione.

Oggi stiamo recuperando il suo utilizzo e lo consideriamo alimento buono, naturale e sano.

Si consolida invece sempre di più la diffidenza nei confronti di dolci e dolcificanti per i loro effetti negativi sulla salute.

E di questo argomento torneremo ad occuparci nei prossimi giorni! Cominceremo dagli zuccheri e proseguiremo poi con i problemi legati ad un loro eccessivo consumo.

Da sempre, infatti, cerco di tenere sotto controllo il “carico glicemico”!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!