SOLANACEE. UNA FAMIGLIA CONTROVERSA

SOLANACEE. UNA FAMIGLIA CONTROVERSA

Parliamo oggi di una famiglia che comprende molte delle verdure più utilizzate nella cucina italiana: le solanacee. Conosciamole insieme

SOLANACEE: DESCRIZIONE

Le solanacee sono una vasta famiglia di vegetali (angiosperme), alcuni molto usati in cucina:  melanzane, pomodori, peperoni (E PEPERONCINI) e patate.

Si adattano a diversi climi e crescono spontaneamente in tutti i continenti (tranne l’Antartide), in particolare nel Centro e Sud America, dove si trova la maggiore varietà di specie. Pomodoro, patata e peperoncino sono stati importati dall’America, dopo la sua scoperta, proprio da Cristoforo Colombo.

Solanacee. Piante utilissime ma anche tossiche

Le Solanacee sono note per il loro valore alimentare e per i principi attivi che contengono, spesso tossici. Molte sono commestibili: il pomodoro, la patata, la melanzana, il peperone. Altre, invece, come il tabacco, la mandragora, la belladonna, servono come medicinali o come droghe

Una famiglia numerosa, benefica e strana

Le Solanacee sono una famiglia di Angiosperme diffuse in tutto il globo. Essa comprende più di 2.500 specie. Danno da mangiare a milioni e milioni di esseri umani (patata, pomodoro, melanzana, peperone) e si usano sin dall’antichità come medicine (belladonna, stramonio) o come droghe (tabacco).

Possono però essere nocive.

Sono infatti ricche di alcaloidi, sostanze organiche con effetti particolari sul sistema nervoso umano.

Alcune (la belladonna, lo stramonio, il tabacco, la dulcamara, la mandragora) vengono considerate, a seconda della dose,  piante medicinali o veleni. Altre, invece, come la patata o il pomodoro, fanno parte della nostra alimentazione quotidiana. Eppure anch’esse possono contenere alcaloidi dannosi.

Tra i principi attivi più comuni nelle Solanacee troviamo atropina, scopolamina, solanina, nicotina. Tutte queste sostanze hanno un effetto psicotropo sul sistema nervoso.

Nelle antiche civiltà dell’America Latina, da cui molte provengono, alcune Solanacee venivano usate come farmaci, ma anche come piante allucinogene.

La radice delle streghe

Da sempre la mandragora (o mandragola) è stata considerata un’erba dai poteri magici. Ne esistono diverse specie, di cui almeno due crescono dalle nostre parti: Mandragora officinarum e Mandragora vernalis.

È un’erba dalle foglie lanceolate, con fiorellini bianchi o azzurri. Ciò che ha sempre impressionato è la radice, che ha un aspetto davvero curioso. Assomiglia vagamente a un essere umano. In uno dei film della serie di Harry Potter viene proprio presentata in veste di neonato grinzoso….Orripilante! 

E si giocava con la credenza che, estirpando la radice della mandragora, la pianta emetterebbe un grido di dolore quasi umano…

SOLANACEE E SOLANINA. Gli alcaloidi delle Solanacee

Questi ortaggi contengono delle sostanze chiamate glicoalcaloidi (o alcaloidi glicosidici. Sono alcaloidi con attaccato uno zucchero) leggermente tossici. Il più conosciuto è la solanina, ma ce ne sono molti altri. Ricordiamo la caconina (presente nelle patate quasi quanto la solanina), la tomatina (pomodori), la capsaicina (peperoni), la solasonina e la solamargina (melanzane).

Nell’insieme queste sostanze sono indicate come solanine o TGA (Total Glyco Alkaloid).

Servono alla pianta per difendersi dall’attacco di insetti, vermi, funghi, batteri e animali.

In passato, ad esempio, le foglie di pomodoro venivano usate come disinfettante per le ferite.

Sintomi di intossicazione: vomito, dolori addominali, disturbi gastrointestinali, mal di testa, vertigini, confusione mentale.

Dosi tossiche

Nell’uomo, la dose tossica di solanine sembra essere di 3 mg per chilo di peso corporeo (es. un uomo di 70 kg ha una dose tossica di 210 mg totali). La DOSE letale è di 6 mg/kg (420 mg/kg per un uomo di 70 kg).

La maggior parte delle solanine, però, non viene assorbita. Inoltre, le poche che si accumulano negli organi, si degradano nel giro di 1-2 mesi.

Per disintossicarci, eventualmente, dovremmo eliminare le solanacee dalla nostra dieta  per almeno 3-4 mesi!  Molto sembra dipendere dalla genetica: un sudamericano avrà geni più antichi che si sono adattati a digerirle, mentre noi europei le consumiamo da appena 400 anni).

In genere la solanina è concentrata nella buccia, nei semi ed in particolare nel fusto, nelle foglie e nelle radici della pianta, che infatti non sono commestibili.

Il contenuto di solanine varia molto in base alla conservazione, alla maturazione e ai trattamenti subiti dalla pianta prima della raccolta: ad esempio una cattiva stagione o la mancanza di pesticidi possono aumentarne il contenuto (sicuramente è meglio avere più solanina che pesticidi!). La pianta, infatti, utilizza le solanine come difesa dagli attacchi esterni; se la si tratta con i pesticidi la necessità di difesa viene meno.

Le varietà coltivate dall’uomo, selezionate nel corso degli anni, sono povere di solanina.
  • PATATE

Basti pensare che per raggiungere la dose tossica bisognerebbe consumare 3 kg circa di patate ben conservate e per la dose letale 6 kg. Per patate verdi e germogliate, la dose tossica scende a circa 1 kg, quella letale a 2 kg. Quando germogliano, per fortuna, le patate diventano molto amare. Risultano quindi immangiabili!

  • POMODORI

I pomodori maturi hanno un contenuto trascurabile di solanine. La dose tossica si raggiungerebbe mangiando 42 kg di pomodoro al giorno!.

Bisogna invece fare attenzione a consumare con parsimonia i pomodori verdi e a non darli ai bambini (per loro la dose soglia è molto minore).

  • PEPERONI

I peperoni rossi e gialli non sono un problema (dovremmo mangiarne 2-3 kg al giorno). Nemmeno quelli verdi danno disturbi, anche se hanno un contenuto di solanine maggiore.

  • MELANZANE

Possiamo consumare tranquillamente le melanzane. Per avere qualche disturbo ne dovremmo mangiare più di 3 kg. Inoltre, il loro contenuto di TGA si riduce sbucciandole. Togliendo la buccia, però, si perdono importanti antiossidanti.

Come ridurre i TGA

il contenuto di solanine dipende da:

  • Grado di maturazione: Con la maturazione la solanina è trasformata in sostanze non tossiche.
  • Sbucciatura: le solanine sono concentrate nella buccia e nei semi.
  • Cottura: i TGA non si degradano al di sotto dei 240°C, ma possono passare nell’acqua di cottura ed essere eliminati (se l’acqua di cottura non viene utilizzata).
  • Stagionalità: spesso le solanacee danno problemi perché li mangiamo tutto l’anno senza dar tempo al corpo di eliminare i TGA! D’estate, quando le solanacee raggiungono il giusto grado di maturazione, possiamo abbondare, a patto che da settembre-ottobre in poi non si consumino affatto se non sotto forma di conserva di pomodoro.

Consigli per il consumo di solanacee

  1. Osservare la stagionalità.È un consiglio valido sempre, a maggior ragione per questa famiglia di vegetali.
  2. Acquistare e consumare ortaggi maturi.
  3. Osservare le reazioni del nostro corpo, dopo il consumo di pomodori, patate, peperoni e melanzane.
  4. Meglio cuocere. La solanina viene parzialmente neutralizzata durante la cottura

Solanacee. Proprietà benefiche

Gli effetti positivi  derivanti dal consumo di solanacee sono sicuramente maggiori dei presunti effetti negativi. Vediamo in breve quali benefici comporta il consumo delle principali piante della famiglia

  • Pomodori:

Sono ricchi di vitamina A, che mantiene sane le mucose, migliora la capacità visiva, rafforza il sistema immunitario e favorisce il metabolismo del ferro.

Contengono anche tanta vitamina C, oltre a numerosi carotenoidi, come la luteina e la zeaxantina.

Infine, non dimentichiamo che i pomodori sono ricchissimi di licopene, un antiossidante che sembra avere proprietà antitumorali (soprattutto nei confronti del tumore alla prostata). Numerosi studi dimostrano che esercita anche una protezione contro gli effetti negativi della radioterapia e i danni indotti dalle radiazioni.

  • Peperoni

Contengono minerali, vitamine del gruppo B, vitamina A e C.

La capsaicina, presente soprattutto nei peperoni piccanti, stimola la circolazione, facilità il dimagrimento, riduce l’infiammazione e il dolore (per uso topico) ed ha inoltre un’azione immuno – modulante.

  • Patate:

Sono un sostituto di pane & co, per il loro alto apporto calorico e di carboidrati.

Risultano molto utili in diete ricostituenti o come fonte di carboidrati nelle diete senza glutine. Le patate sono ricche di potassiovitamina C(persa con la cottura) e B3 (niacina).

Hanno pochissime calorie e molte fibre, per cui sono utilissime nelle diete dimagranti.

Contengono vitamina C, beta caroteni e altri antiossidanti, presenti soprattutto nella buccia (danno il colore viola). Basta coprire con sale le fette di melanzana tagliate prima della cottura per ridurre il contenuto in alcaloidi.

Devono essere consumate cotte, alla griglia o al vapore, evitando di aggiungere troppo olio perché la loro consistenza spugnosa lo assorbe facilmente.

SOLANACEE : MANGIARLE O NON MANGIARLE…

Non possiamo certo dire che le solanacee siano ortaggi da escludere completamente, ma consumiamole con consapevolezza: durante la stagione estiva diamo il via libera a pomodori freschi, peperonate, melanzane grigliate o al funghetto, patate bollite condite con del prezzemolo o erba cipollina ad esempio.

D’inverno, invece, possiamo consumare 2 o 3 volte a settimana la conserva di pomodoro o i pomodori secchi. Se seguiamo una dieta varia, che rispetti le stagioni e che comprenda tanti tipi diversi di vegetali non correremo nessun rischio di intossicazione.

Moltissimi alimenti contengono anti nutrienti (legumi, ossalati in alcuni vegetali, fitati nei cereali integrali), ma non per questo sono dannosi, anzi. Basta qualche accorgimento (ammollo, bollitura, la pasta madre) a ridurre il contenuto di anti – nutrienti.

Insomma, tanta disinformazione fa male…per questo dobbiamo sempre cercare di imparare qualcosa!

Ho trovato molto interessante questo articolo, lungo ma completo, che fa veramente chiarezza sull’argomento.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!