IL SIGILLO DI POLIDORO di Andrea Maggi (# 3 della serie)

IL SIGILLO DI POLIDORO di Andrea Maggi è il terzo romanzo della serie. Stavolta Apollofane si trova ad indagare addirittura a Sparta…

IL SIGILLO DI POLIDORO

Andrea Maggi

Editore: GARZANTI
Prima pubblicazione: 2015
Pagine : 263 pag

 

 

 

 

 

 

IL SIGILLO DI POLIDORO. Descrizione

La luce del sole tramonta sui boschi alle porte di Sparta. Un urlo all’improvviso rompe il silenzio. La voce appartiene a una ragazza che implora aiuto da un piccolo tempio nascosto tra le fronde.

I primi a soccorrerla sono Apollofane e Filossena. Il giovane mercante e l’affascinante filosofa sono in viaggio da giorni dalla lontana Atene.

Quando lo sguardo di Filossena incrocia gli occhi della fanciulla, non può credere a quello che vede: si tratta di Agesistrata, sua nipote, figlia di suo fratello Tisameno, che non vede da anni.

Sono giorni che l’uomo riceve minacce alla sua famiglia, e sospetta che il movente sia politico. Filossena e Apollofane, che non ha mai nascosto la sua passione per le indagini, decidono di aiutarlo.

Un anello con il sigillo di Polidoro, eroe spartano, sarà il loro lasciapassare per cercare indizi nei luoghi più segreti e oscuri della città. Ma trovare chi ha sequestrato Agesistrata si rivela impresa ardua e pericolosa.

Perché Sparta non è sicura, è spezzata da agitazioni profonde. Voglia di vendetta, paura e sete di rivolta riecheggiano nell’aria. Ma nulla può fermare Apollofane e Filossena nella ricerca della verità.

Neanche l’oplita misterioso che tenta di ucciderli. Neanche il colore rosso fuoco del sangue di cui si tinge Sparta: la vendetta dei ribelli iloti è cominciata. Il caos si impadronisce della città.  Apollofane si trova invischiato in un gioco più grande di lui.

Eppure non può tirarsi indietro: ora qualcuno ha rapito la persona a cui tiene maggiormente al mondo, Filossena. Il mercante deve assolutamente salvarla. Perché il suo cuore non reggerebbe il dolore di perderla. E perché la salvezza di Sparta dipende dalla sua libertà.

IL SIGILLO DI POLIDORO: Breve riassunto e commento personale

Filossena ha ricevuto una strana lettera dal fratello Tisameno, in esilio da ben 17 anni a Sparta. Ed ha deciso di partire. Con lei, Apollofane e il fedele Strepsiade, oltre all’invincibile Mida, “l’asino da guardia” del mercante, che in più occasione gli ha già salvato la vita.

Poco prima di raggiungere Sparta, però, i tre si imbattono in un fanciulla legata in un tempietto. Dice di chiamarsi Agesistrata e di essere stata rapita cinque giorni prima.

SEI MIA NIPOTE

Filossena comprende subito di avere davanti la figlia di suo fratello. Dopo averla liberata, i nostri vengono accolti da Tisameno e da sua moglie Atria.

La filosofa è arrabbiata con il fratello e vorremmo scoprire i motivi di tanto odio…Perché Tisameno ha dovuto lasciare Atene?

Intanto Apollofane ci ricorda che, a Sparta, vige ancora la Costituzione di Licurgo

“La legge che regolava gli usi e i costumi della città”.

Tisameno spiega ai suoi ospiti che “a Sparta, la dea della vittoria si rappresenta senza ali, perché non abbandoni mai la città” (pag 26).

Ma il tebano Strepsiade rammenta, con sarcasmo, che la Vittoria “è fuggita da un pezzo, a gambe levate”. Infatti, cinquant’anni prima Tebe aveva sconfitto Sparta a Leuttra, distruggendo per sempre il mito dell’imbattibilità degli opliti spartani.

Secondo Tisameno, responsabile del rapimento di Agesistrata è uno degli spartiati, Dercilida (pag 27):

«Vuole che io e la mia famiglia lasciamo Sparta….per una proposta di riforma che ho avanzato ai membri della gherusia, il senato spartano…Ho proposto ai gheronti di aprire la classe degli spartiati ai membri più meritevoli delle classi inferiori, perieci e iloti»

Ricordiamo che la società spartana era divisa in tre rigide caste. Gli Spartiati erano gli unici a godere di diritto di vita e di morte sui membri delle altre due. I perieci erano gli stranieri che vivevano a Sparta, mentre gli iloti erano veri e propri schiavi al servizio degli Spartiati.

Tisameno è convinto che (pag 29):

«Se gli Spartiati non faranno alcune concessioni alle classi inferiori, presto contro di loro potrebbe scoppiare una rivolta»

Apollofane deve indagare

La discussione tra Tisameno e Apollofane è interrotta addirittura dei messi dei re, che hanno convocato i due uomini. Cleomene e Eudamida, i re in carica (pag 34), “Vogliono che sia fatta chiarezza” sul rapimento di Agesistrata.

Per garantire l’imparzialità dell’inchiesta, Cleomene affida all’ateniese Apollofane il sigillo di Polidoro, dandogli in pratica pieni poteri.

Infatti re Polidoro fu molto amato e le massime cariche della città “sigillano ancora i documenti più importanti con la sua effigie” (pag 38).

A COLUI CHE HA SALVATO AGESISTRATA, IL COMPITO DI SALVARE ANCHE SPARTA

Ma le sorprese non finiscono qui…A Sparta è appena giunta anche Sofronia, la combattiva madre di Apollofane. Una donna che, a dispetto di quanto predica, è forse più indipendente di Filossena.

Due grandi figure femminili, a contendersi l’amore di Apollofane…

Mentre il nostro mercante indaga, le due donne combattono a suon di battute…mentre le donne spartane si dimostrano più toste dei loro uomini…

Un romanzo bellissimo, forse il più bello dei tre, con tanta azione e tanti colpi di scena… Le donne sono artefici del loro destino, nel bene e nel male.

Non vi racconto altro, perché sarebbe troppo lungo e perché vi rovinerei il romanzo…

VOTO 9/10

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!