Seupa à la Vapelenentse. La zuppa alla Valpellinese per le feste e non solo

Seupa à la Vapelenentse. E poi la chiamano cucina povera

È una delle pietanze più golose della cucina valdostana, con un posto speciale sulla tavola del giorno di Natale, quando  si arricchisce di tante saporite carni.

Seupa à la Vapelenentse. Che cos’è

La seuppa à la valpelleunentze (zuppa alla Valpellinese) è il piatto di uno dei più piccoli borghi italiani, Valpellinea pochi chilometri da Aosta, incastonato tra i monti delle Alpi Pennine, in una valle incontaminata che sembra appartenere a un’epoca lontana.

Più che a una vera e propria zuppa somiglia a un ricco “pasticcio”, preparato alternando strati di pane nero raffermo, cavolo verza e Fontina Valdostana DOP, bagnato con brodo e passato in forno, fino a quando sulla superficie si forma un’invitante crosticina dorata.

Qualche famiglia impreziosisce ulteriormente la ricetta originale, specie se si serve in occasione delle Feste di Natale, con un sostanzioso ragù bianco a base di carne di manzo tritata, lardo e pancetta, abbondanti cipolle ed erbe aromatiche.

Seupa à la Vapelenentse. La ricetta

Per fortuna, la ricetta originale è molto più semplice. Prevede infatti solo brodo di manzo, ma io ho usato l’acqua di cottura della verza

  • Preparazione: 20 Minuti
  • Cottura: 40 Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: 4 Persone
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • 500 g Verza (Circa la metà di una verza piccola)
  • 300 g Fontina
  • 50 g Burro
  • q.b. cannella
  • 300 g Pane di segale (Potete sostituirlo con un pane integrale)
  • 1 l Brodo di manzo (Io ho usato quello di verdure)
  • q.b. Sale
  • q.b. Pepe

Preparazione

    • Mettete a riscaldare in una capiente pentola del brodo di manzo (o di verdure) già pronto e portatelo ad ebollizione. 
    • Sfogliate la verza e eliminate il torsolo centrale e le foglie esterne più dure.
    • Lavate le foglie e poi tagliatele a strisce
    • Non appena il brodo arriva ad ebollizione, aggiungete la verza e fatela bollire a fuoco basso per una mezz’ora, fino a quando diventa molto tenera.

    NOTA : La versione tradizionale prevede di stufare la verza in una pentola con il burro. In questo caso, aggiungete le striscioline di verza e coprite il tegame con un coperchio, in modo tale che cuocendo perda la sua acqua. Lasciate cuocere finché la verza non sarà colorita e tenera.

    • Mentre la verza completa la sua cottura, tagliate il pane a fette di un cm scarso e la fontina a fettine sottili.
    • Imburrate una pirofila e distribuite sul fondo un primo strato di fette di pane.
    • Iniziate ora ad alternare, sovrapponendoli, uno strato di verza a uno di pane e a uno di fontina, terminando l’ultimo strato superiore con la fontina.
    • Infine bagnate il tutto con il brodo ed aspettate 10 minuti prima di infornare, in modo che il pane abbia il tempo per assorbire il brodo.
    • Infornate infine in forno preriscaldato a 180°C e fate cuocere per circa 20 -25 minuti, finché non si forma una bella crosticina dorata
    • Togliete la teglia dal forno e servite la zuppa versandovi sopra del burro fuso.

Note

Seupa à la Vapelenentse. IL PANE DI SEGALE

Per quanto riguarda il pane, la vera seuppa à la valpelleunentze ha come protagonista il pane di segale, molto più diffuso di quello di frumento  in Valle d’Aosta (la segale resiste infatti meglio del grano alle temperature rigide)

Negli anni passati, la produzione delle pagnotte di segale, cotte nei forni comunali con la legna raccolta nei boschi circostanti, avveniva soltanto una o due volte l’anno, così nelle case il pane veniva conservato per mesi all’interno dei solai, dove subiva una specie di stagionatura e diventava quindi saporito, ma anche durissimo.

Per consumarlo, le massaie lo sbriciolavano e lo impiegavano per dare corposità alle zuppe e minestre, tra cui, oltre alla seuppa valpelleunentze, con cavoli e fontina, ricordiamo:

  • la seuppa cogneintze (zuppa di Cogne), con riso, brodo e formaggio;
  • seuppa de l’ano (ZUPPA DELL’ASINO), o freida, con vino rosso e zucchero

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!

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