Mentre facevo ricerche sulla cucina ebraica e sugli usi della Pesach, ho fatto una scoperta che mi ha riportato alla mia infanzia e ai miei primi approcci alla cucina.
Vediamo di che cosa sto parlando
PIZZA “SCIMMIA”. Il pane azzimo abruzzese
Nonna preparava sempre una pizza senza lievito, che lei chiamava “pizza scimmia”. In realtà si chiama “pizza scimia” ed è entrata nella cucina abruzzese grazie agli Ebrei.
Verso la fine del XIII secolo, infatti, giunsero sulle coste abruzzesi alcune famiglie ebraiche, per sfuggire alle solite persecuzioni religiose.
Stabilitisi nella zona di San Vito Chietino, furono proprio costoro a costruire i primi trabocchi!
Come ci viene raccontato in questo articolo (vedi QUI), il nome “scimia” deriva da “acime”, termine dialettale per “azzimo”!
La pizza scimmia è in pratica una focaccia bassa, con una consistenza friabile e croccante. Facilissima da preparare, si cuoce in fretta ed è un ottimo sostituto del pane.
La ricetta di Nonna prevedeva solo farina, olio e sale, ma ho trovato in giro anche ricette con vino!
PIZZA “SCIMMIA”. La ricetta
INGREDIENTI
- FARINA 500 g
- OLIO 200 ml
- SALE 1 pizzico
- ACQUA (oppure vino) q.b.
PREPARAZIONE
- Disponete la farina con un pizzico di sale su una spianatoia, creando un foro centrale.
- Aggiungete al centro, poco alla volta, l’olio e cominciate ad impastare.
- Se necessario, aggiungete acqua sufficiente ad ottenere un panetto morbido, facile da stendere con un matterello ad uno spessore di circa 1- 1.5 cm.
- Con un coltello, praticate delle incisioni lungo tutta la superficie dell’impasto e tracciate dei rombi.
- Infornate in forno preriscaldato a 200°C e fate cuocere per 15 – 20 minuti in forno statico, fino ad ottenere una bella colorazione dorata
- Sfornate e gustate come preferite!
