PASQUA ORTODOSSA.

PASQUA ORTODOSSA.

Come ormai sappiamo (vedi QUI), la Pasqua ortodossa quest’anno si festeggia domenica 8 aprile. Infatti, va ricordato che le due Chiese seguono un diverso calendario. Mentre la Chiesa Ortodossa adotta ancora oggi il calendario giuliano, la chiesa cattolica segue invece il calendario gregoriano.

Inoltre la Chiesa ortodossa fa cadere Pasqua nella domenica che segue la prima luna NUOVA dopo l’equinozio di Primavera. 

Per la Chiesa cattolica e protestante, invece, Pasqua cade nella domenica successiva alla PRIMA LUNA PIENA dopo l’equinozio di Primavera.

Nel 2017 le due date hanno coinciso. Lo stesso accadrà nel 2025.

PASQUA ORTODOSSA. La festa più importante

Nella tradizione ortodossa, la Pasqua è considerata più importante del Natale. Il giorno della resurrezione di Gesù Cristo, inoltre, coincide con l’arrivo della primavera e con un’esplosione di colori.

Come per i cattolici, anche per gli Ortodossi la Pasqua arriva dopo un periodo di Quaresima, che dura ben 7 settimane, 48 giorni di sacrificio (vedi QUI).

Durante la Quaresima, molti fedeli decidono di non mangiare carne, uova, latticini e di non bere alcol, per tutti i 48 giorni. Alcuni scelgono anche di seguire quella che viene chiamata Quaresima nera, che prevede un digiuno assoluto, senza cibo né acqua, da Giovedì santo fino a Sabato notte, dopo la messa di resurrezione.

Anche nella religione ortodossa, la Pasqua è preceduta dalla Settimana Santa, che ha inizio alla fine della Domenica delle Palme.

DOMENICA DELLE PALME O DEI SALICI

Una settimana prima della Pasqua, gli Ortodossi, come tutti i cristiani, festeggiano l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, la Domenica delle Palme.

In Russia, questa festa è chiamata Domenica dei salici. Infatti nella fredda Russia le palme non crescono!

Come i cattolici, anche gli Ortodossi hanno l’usanza di conservare nel corso dell’anno i rametti degli ulivi o dei salici benedetti, per proteggere le case dalle malattie.

SETTIMANA SANTA O GRANDE SETTIMANA

La Grande settimana  è una settimana di lutto, meditazione e di sofferenza. Le messe che si svolgono questi giorni sono particolari: il Giovedì Santo vengono letti i 12 vangeli, uno per ogni ora del giorno, mentre il Venerdì Santo, o Venerdì nero, si celebra la messa di requiem, una messa funebre che include un momento particolarmente emozionante, in cui i fedeli circondano la chiesa, con le candele accese, ripercorrendo simbolicamente la Via Crucis, con le sue 14 stazioni.

Al nuovo ingresso nella chiesa, i credenti passano sotto l’epitaffio, un pezzo di stoffa, mantenuto da quattro uomini, che porta ricamato o dipinto la sepoltura di Cristo.

MESSA DI PASQUA

La messa della resurrezione inizia sabato a mezzanotte, quando nelle chiese si spengono le luci e il prete esce dall’altare, portando una candela accesa. Il pope invita tre volte i fedeli ad attingere la luce con le loro candele: “Venite a prendere la luce!”

Dopo il rituale iniziale, il sacerdote si rivolge ai fedeli dicendo “Cristo è risorto!” e loro rispondono “E’ veramente risorto!” .

Tutta la messa viene accompagnata da canti bizantini, intonati non solo dal coro ufficiale della chiesa ma anche dalla folla. I fedeli tornano a casa con la candela accesa, perché si dice che coloro che riescono a tenere accesa la luce presa in chiesa fino all’arrivo a casa avranno un anno benedetto.

La tradizione vuole che, di ritorno dalla messa,  le famiglie si siedano intorno alla tavola imbandita e mangino il pane benedetto imbevuto nel vino, simbolo del corpo e del sangue di Cristo.

Al centro della tavolata, si trova il simbolo pasquale per eccellenza: le uova rosse, il cui colore simboleggia il sangue di Cristo.

BATTAGLIA DELLE UOVA

In molti Paesi dell’Europa dell’Est, prima del Pranzo pasquale si svolge una simpatica battaglia delle uova. Ognuno impugna in mano il proprio uovo sodo e colpisce l’uovo dell’avversario. Il grido di “battaglia” è: “Il Cristo è risorto!” e “Davvero è risorto!”.  Ovviamente vince l’uovo più resistente, ovvero chi avrà l’uovo meno danneggiato.

PRANZO PASQUALE

Il pranzo pasquale ortodosso ha delle tradizioni importanti da rispettare.

Nei Paesi dell’Est, come Russia e Romania, si inizia con una zuppa acida, chiamata ciorba.

Si prosegue con insalata, agnello al forno ed il drob, un polpettone fatto con agnello, frattaglie, pane umido, prezzemolo, aglio e cipolla verde.

Si conclude con la pasca (torta a base di pasta frolla con uvetta sultanina e ricotta) e il cozonac, un panettone fatto in casa.

Spesso i dolci sono decorati con le lettere XB, abbreviazione della frase “Cristo è risorto” ((Христос Воскрес).

In Russia, la mattina del giorno di Pasqua le famiglie si recano sulla tomba di un parente, dove viene consumato una specie di pranzo.

Durante i quaranta giorni successivi alla Pasqua, in molti Paesi ortodossi è di rito salutare chi si incontra con “Cristo è risorto”ed è consuetudine ricevere in risposta “Veramente è risorto”.

LE UOVA FABERGÉ.

Nel 1885, lo zar Alessandro III di Russia, come sorpresa di Pasqua per la moglie Maria Fëdorovna, incaricò Peter Carl Fabergé di  creare un uovo speciale.

L’uovo, di colore bianco con smalto opaco, aveva una struttura a matrioske russe: all’interno vi era un tuorlo tutto d’oro, contenente a sua volta una gallinella colorata d’oro e smalti con gli occhi di rubino. Quest’ultima racchiudeva una copia in miniatura della corona imperiale contenente un piccolo rubino a forma d’uovo.

La zarina fu così contenta di questo regalo che Fabergé fu nominato da Alessandro “gioielliere di corte” e  incaricato di creare ogni anno un nuovo uovo di Pasqua. Ovviamente ogni uovo doveva essere unico e contenere una sorpresa.

A partire dal 1895, anno in cui morì Alessandro III e salì al trono il figlio Nicola II , vennero prodotte due uova ogni anno, uno per la nuova zarina Aleksandra Fëdorovna Romanova e uno per la regina madre. Nessun uovo venne fabbricato nel 1904 e nel 1905 per via delle restrizioni imposte dalla Guerra russo-giapponese.

Fino al 1917, anno della Rivoluzione russa, Fabergé realizzò per gli zar 52 di queste preziose uova.

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!