Pinza della Befana o Pinza dea marantega

Pinza della Befana o Pinza dea marantega. Un dolce veneto per l’Epifania.

“Marantega” significa Befana. Nell’antica tradizione contadina del Veneto questa torta dell’Epifania veniva messa a cottura sotto la cenere dei falò accesi durante il giorno dell’Epifania, in mezzo a uno strato piuttosto spesso di foglie di cavolo.

Nella zona di Vicenza la torta viene chiamata ”putana”, probabilmente sempre in riferimento al metodo di cottura.

Ovviamente ogni famiglia ha la sua ricetta della pinsa che si tramanda di generazione in generazione.

Questa l’ho trovata su uno dei miei libri di cucina e l’ho preparata, ma senza uvetta.

Devo dire che è un dolce buonissimo e facile da preparare. Ovviamente potete usare gli aromi che preferite, sostituendo il liquore o i canditi con quello che più vi piace

  • Preparazione: 20 Minuti
  • Cottura: 45 Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: 6 -8 Persone
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • 500 g Farina di Mais (Io ho usato il fioretto, a grana fine)
  • 200 g Farina 00
  • 1 l Latte
  • 1 bustina Lievito in polvere per dolci
  • 200 g Burro
  • 300 g Zucchero
  • 50 g Pinoli
  • 50 g Gherigli di noce
  • 1 Mela
  • 100 g Fichi secchi
  • 100 g Uvetta
  • 1 Arancia (la buccia grattugiata)
  • q.b. Semi di finocchio (Facoltativi)
  • 100 ml Grappa

Preparazione

    • Tagliate a pezzetti la mela e i fichi secchi.
    • Tritate grossolanamente le noci
    • Mettete in ammollo l’uvetta in un bicchierino di grappa e  nel frattempo preparate la polenta.
    • Unite le due farine ed un pizzico di sale al latte, mescolando con la frusta per evitare che si formino grumi.
    • Diluite la preparazione con acqua sufficiente ad ottenere un composto morbido, che farete cuocere per 20 minuti(io ho aggiunto circa 500 ml di acqua).
    • Lasciate intiepidire la polenta e poi unitevi lo zucchero, il burro e gli altri ingredienti, tranne i semi di finocchio.
    • Mescolate fino ad ottenere un impasto ben amalgamato, soffice e non eccessivamente denso.
    • Imburrate una teglia e cospargetela di pangrattato.
    • Versate al suo interno il composto e cospargete la superficie con i semi di finocchio.
    • Infornate in forno preriscaldato a 180°C per circa 45 minuti o comunque fino a quando la superficie non avrà formato una crosticina dorata.
    • Prima di servire in tavola potete guarnire con dello zucchero a velo.

Note

Pinza della Befana o Pinza dea marantega. La storia

E’ sicuramente uno dei dolci più antichi della tradizione veneta e viene servito in occasione dell’Epifania. Come per tutte le ricette della tradizione, non esiste una vera e propria ricetta codificata, perché le sue origini sono legate alla cultura contadina, durante l’inverno, si utilizzavano gli ingredienti che la stagione metteva a disposizione, come noci, fichi, semi di finocchio o farina di polenta.

La tradizione consisteva nel preparare l’impasto della torta il 5 gennaio, avvolgerlo in foglie di verza e cuocerlo sotto le braci dei falò beneauguranti accesi in occasione del cosiddetto “pan e vin”, un rito organizzato per propiziare i raccolti futuri.

Questa torta può essere preparata con la farina gialla oppure con il pane raffermo, a cui vengono aggiunti differenti tipi di frutta secca ed aromi.

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *