PATATE DOLCI O AMERICANE nel nostro orto!

PATATE DOLCI O AMERICANE nel nostro orto!

Adoro le patate americane e ho deciso di provare a coltivarle nel nostro orto! Così mi sono informata un po’ sulla possibilità di vita di questa pianta nel nostro clima. Vi racconto quello che ho imparato.

PATATE DOLCI O AMERICANE nel nostro orto! La pianta

Originarie dell’America Centrale e Meridionale, le patate dolci sono una specie annua che produce lunghi steli rampicanti che possono raggiungere e superare una lunghezza di 2 metri.

Le foglie hanno forma appuntita, con alla base altre quattro punte, meno pronunciate. Il colore è verde scuro. In condizioni climatiche soddisfacenti produce fiori campanulati in posizione terminale, azzurri o lilla.

tuberi radice crescono uno vicino all’altro, hanno forma affusolata, o allungata, e sono protetti da una pellicola suberosa liscia o corrugata, di colore variabile fra il rosa ed il violetto.

La polpa può essere chiara, gialla, violetta o tendente all’arancio.

PATATE DOLCI O AMERICANE nel nostro orto. Si può???

L’autunno è il periodo ideale per mettere da parte le batate con le quali produrre le piante destinate alla coltivazione nell’orto.

La patata americana, anche detta patata dolce batata, è la specie botanica Ipomoea batatas, appartenente alla famiglia delle Convolvulacee.

Da un punto di vista botanico, quindi, la patata americana ha poco in comune con la nostra classica patata, che appartiene alle SOLANACEE.

Essendo una pianta originaria delle zone tropicali delle Americhe, non tollera il freddo, per questo in Italia è una pianta a coltivazione tardo-primaverile o estiva.

Per dare il massimo, la batata andrebbe coltivata in ambienti con temperature medie di 24 °C e con esposizione soleggiate.

La batata è sensibile alla siccità mentre un eccesso di acqua può causare il marciume o la “rottura” dei tuberi.

A seconda delle condizioni di crescita, la batata impiega dai 2 ai 9 mesi dalla messa a dimora al raccolto.

PATATE DOLCI O AMERICANE nel nostro orto. Come piantarle

A causa del nostro clima, in Italia è praticamente impossibile coltivare la patata americana a partire dal seme. E nemmeno possiamo interrare i tuberi germogliati!

Per poterle coltivare, dobbiamo produrre delle TALEE ERBACEE. COME FARE???

Non è difficile. Bastano infatti due patate americane per produrre talee sufficienti a coltivare 10 metri quadrati di orto.

Tra ottobre e novembre, acquistate alcuni tuberi di patate americane derivate da agricoltura biologica.

Conservate i tuberi in ambienti dove la temperatura non scenda mai sotto i 15 °C e poi, a partire dai primi di marzo, preparate le vostre talee erbacee.

Mettete ogni tubero in un vaso dal diametro di 14-15 cm riempito con terriccio per semine (molto soffice e ricco di materia organica), lasciando fuori dal terreno circa 1/3 del tubero.

Ponete i vasi in un ambiente molto luminoso e dove la temperatura non scenda mai sotto i 12-15 °C, neppure di notte. Il terreno va mantenuto sempre umido.

Quando i tuberi avranno prodotto germogli di 15 cm, portate i vasi all’aperto in modo da far adattare i germogli alle temperature esterne.

Conviene coltivare la patata americana in pieno campo solo quando le temperature esterne non scendono sotto i 14 °C di notte.

In pratica, qui da noi dovremo aspettare la fine di maggio, mentre al Sud ci si dovrà regolare in base all’andamento climatico.

Quando i germogli saranno alti almeno 15 cm e avranno sviluppato 5-6 foglie, se le temperature lo consentono, dovrete staccarli dai tuberi e piantarli nel terreno.

Non tagliate i germogli, ma staccateli alla base con le mani, con una leggera, ma decisa, torsione.

L’operazione si effettua in due o più volte attendendo lo sviluppo dei germogli rimasti sul tubero.

Ogni tubero produce da 10 a 20 germogli.

Non abbiate fretta di prelevare i germogli: al di sotto dello stadio di sviluppo indicato hanno molte meno probabilità di attecchire.

La messa a dimora dei germogli andrà fatta a una distanza di 70-80 cm tra le file e 40-50 cm sulla stessa fila.

Irrigate al momento della messa a dimora e prestate più attenzione all’irrigazione nelle prime due settimane successive all’impianto.

Poi basterà irrigare solo nei lunghi periodi di siccità.

Potete raccogliere le patate dolci americane da fine settembre a metà ottobre.

ATTENZIONE:

le patate che troviamo in commercio, tanto quelle americane che quelle italiane, vengono trattate con una polvere anti-germinante.

Per la coltivazione BISOGNA scegliere patate bio, patate non trattate o patate americane acquistate appositamente presso consorzi agrari 

PATATE DOLCI O AMERICANE nel nostro orto. Raccolta e conservazione

La raccolta delle patate dolci inizia a partire da settembre, al sud e nei terreni più caldi, fino ad ottobre, in pianura padana.

I tuberi devono essere tolti dal terreno prima che le temperature si abbassino al di sotto dei 5°C perché i tuberi che soffrono il freddo sono meno conservabili.

Vanno raccolti quando quando le foglie a contatto con il terreno ingialliscono.

Tagliate la parte aerea e, con molta cura, scavate i tuberi dal terreno con l’ausilio di una vanga, tenendovi a debita distanza dal fusto per non rischiare di ferirli.

I tuberi lesionati devono essere accantonati per essere consumati per primi perché marciscono con facilità.

Una volta tolti dal terreno, i tuberi vanno lasciati asciugare qualche ora per poi essere separati uno dall’altro, liberati dalla terra e privati delle radici più grosse e i resti dei fusti.

Prima di essere immagazzinate le patate dolci si lasciano asciugare per almeno una settimana in un luogo ventilato, come un portico o al chiuso se la stagione è avanzata e fredda.

Si consumano solo dopo un periodo di maturazione di due settimane,

durante le quali i tuberi raggrinziscono perdendo acqua. La temperatura deve aggirarsi intorno ai 14°C.

Si lavano solo al momento dell’utilizzo.

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!