Pasqua nelle Marche

Pasqua nelle Marche. Le tradizioni del periodo pasquale dei nostri vicini

Dopo l’Umbria, ci spostiamo nelle Marche, altra regione con cui ci disputiamo più di una ricetta. Ma la Pasqua di questa regione è ricca di tradizioni millenarie. Come accade anche in altre regioni d’Italia, riti cristiani e tradizioni popolari si fondono dando origine ad un insieme in cui è ormai quasi impossibile distinguere il sacro dal profano. Infatti ricordiamo che la Pasqua cristiana ha origine dalla Pasqua Ebraica, fusa con antichi riti pagani legati all’entrata della primavera e alla rinascita della natura.

Pasqua nelle Marche. I riti della Settimana Santa

In tutte le Marche si tengono Vie Crucis e processioni scenografiche ricche di storia, canti rituali e curiose feste di Pasqua. Ho scoperto che tra i più suggestivi riti del Venerdì Santo che si svolgono in questa regione. ci sono quelli della Bara di notte e del Cristo Morto, le cui origini sono da ricercare nelle sacre rappresentazioni medievali.

Queste affascinanti processioni si tengono a Porto RecanatiMonterubbiano e Cagli.

A Villa Musone, una frazione di Loreto (AN), si tiene una suggestiva rappresentazione della Passione di Cristo, La Morte del Giusto , simile ad una tragedia greca.

Invece il Lunedì dell’Angelo, a Urbania si gioca con le uova (come abbiamo visto anche in altre regioni, tra cui Umbria e Trentino). Il Punta e Cul è un antico gioco popolare in cui a combattere sono le uova!

In casa, invece, si gioca a  “Scoccetta”, un gioco popolare le cui origini si perdono nella notte dei tempi. La “Scoccetta” consiste nello sfidarsi a colpi di uova sode sul tavolino: chi resiste più a lungo senza rompere il guscio si appropria anche dell’uovo dell’altro.

Pasqua nelle Marche. La festa a tavola

La Pasqua nelle Marche viene festeggiata anche a tavola. Anche in questa regione resiste il “rito” della colazione di Pasqua. Anzi, in alcuni Comuni (a Camerino e Ussita), la colazione tradizionale è diventata un vero e proprio evento!

La colazione tradizionale prevede di mangiare il ciauscolo (il tipico salame spalmabile IGP) con la Pizza di Pasqua, dolce o al formaggio, che viene chiamata CRESCIA. Spesso, invece delle uova sode benedette, si rompeva il digiuno quaresimale con coratella e frittata. La coratella di agnello poteva essere in umido con il pomodoro oppure con la cipolla. In alcune zone la frittata contiene mentuccia, mentre in altre si usano erbe spontanee diverse. E, se la Pasqua capitava più avanti, non mancavano pecorino e fave fresche!

Se la colazione era più o meno uguale in tutta la regione, il pranzo pasquale invece è molto variabile. Come del resto accade anche da noi, ogni zona e ogni famiglia ha le proprie tradizioni.

In genere si comincia con un antipasto a base di salumi, cui segue un piatto, in brodo oppure asciutto a seconda della zona.

Per secondo, non sempre l’agnello è d’obbligo. L’agnello può essere fritto, arrosto oppure in umido. In altre zone il piatto forte del pranzo di Pasqua è a base di coniglio, spesso porchettato, oppure di pollo arrosto.I

Per i dolci c’è solo l’imbarazzo della scelta. Oltre alle tipiche ciambelle pasquali, glassate e ricoperte di zuccherini colorati, che ho scoperto chiamarsi CIAMBELLE STROZZOSE, si possono gustare i tipici PICONI CON LA RICOTTA O CON IL FORMAGGIO, molto simili ai nostri fiadoni.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!