Pancetta di maiale brasata con finocchi e carote

Stavolta ho superato me stessa: avevo un trancio di pancetta nel congelatore e non sapevo come consumarlo…Allora ho provato a cucinarlo nella pentola a pressione ed è stato un successo strepitoso!

Si scioglieva in bocca! Con i finocchi e le carote poi, è risultata anche non troppo grassa. Per completare l’opera di alleggerimento, abbiamo consumato insieme anche la zuppa fredda di cetrioli. Digestiva!

  • Preparazione: 10
  • Cottura: 60
  • Difficoltà: Molto facile
  • Porzioni: 4 persone
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • 1 cucchiaino Olio extravergine d'oliva
  • 600 g Pancetta fresca di maiale (in un unico pezzo)
  • 1 spicchio Aglio
  • 150 ml Vino rosso
  • 200 ml Acqua
  • 1 cipolla
  • 500 g Finocchi
  • 200 g Carote
  • 2-3 foglie Salvia
  • 1 rametto Rosmarino
  • 1 pizzico Sale fino

Preparazione

  1. FASE 1: ROSOLARE LA PANCIA DI MAIALE

    • Mettete il cucchiaino di olio sul fondo della pentola a pressione
    • Rosolate la pancetta su tutti i lati a fuoco vivace.
    • Bagnate con il vino rosso e fate evaporare l’alcool.
    • Aggiungete l’acqua e salate
  2. FASE 2: UNIRE LE VERDURE 

    • Mentre evapora l’alcol, tagliate a pezzi piuttosto grossi finocchi, carote e cipolle
    • Aggiungete lo spicchio di aglio, le erbe aromatiche e i pezzi di verdura alla pancetta
    • Chiudete la pentola a pressione con il coperchio e fate cuocere per 45 minuti dall’inizio del sibilo.
    • Spegnete e fate uscire tutto il vapore
  3. FASE 3: PREPARARE LA SALSA

    • Quando sarete sicuri, aprite la pentola a pressione
    • Togliete la carne e le verdure dalla pentola ed adagiatela su un piatto
    • Affettate la pancetta e tenetela in caldo
    • Rimettete la pentola sul fuoco e fate ridurre la salsa per qualche minuto. Io l’ho lasciata alquanto liquida. Se per voi risultasse troppo liquida, aggiungete un cucchiaio di farina per addensarla, mescolando con una frusta
    • Servite la pancetta con la sua salsa e le verdure

Note

Un piatto decisamente poco estivo, ma con la pentola a pressione si dimezzano i tempi di cottura.

La pancetta o pancia fresca è di solito cotta tramite grigliatura ; questo metodo fa sì che venga ridotta una buona parte del contenuto lipidico della pancetta.  Resta comunque un taglio molto grasso, che non va consumato troppo spesso. Anzi, un nutrizionista vi  direbbe QUASI MAI

Che differenza c’è tra Pancetta e Guanciale?

Quando si parla di pancetta e guanciale, spesso qualcuno si domanda se siano la stessa cosa. NO!

  • Il guanciale viene ricavato dalla guancia e da parte del collo del maiale. La sua particolarità sta nel condimento esterno con sale, pepe, aglio, salvia e rosmarino (questi sono gli ingredienti tipici del Lazio); poi il guanciale viene lasciato stagionare per circa tre mesi. Durante questo periodo si forma una crosta dura nella parte esterna, mentre all’interno acquisisce un sapore molto intenso. Si accosta molto bene con i sughi ma è ottimo anche per le bruschette o magari tagliato in maniera sottile e servito come affettato.
  • La pancetta invece si ricava dalla pancia del maiale. Esistono varie tipologie di pancetta in Italia e nel mondo, essendo un alimento molto grasso e quindi molto saporito, si può usare fresca per fare ottimi arrosti; ma spesso viene stagionata. La pancetta è infatti molto conosciuta come salume, un ingrediente importante in molte ricette della cucina italiana basate sulla pancetta, basta pensare alla “celebre” pasta alla carbonara o l’Amatriciana.
  • Una differenza poco conosciuta tra pancetta e guanciale sta anche nelle calorie: 100 grammi di pancetta contengono mediamente 450 calorie, 45 % di grassi, lo 0,66% di carboidrati, l’11,6% di proteine e il 40% di acqua mentre 100 grammi di guanciale contengono 655 calorie, il 70% di grassi, il 6,40% di proteine e 22% di acqua.

PARLIAMO DEL METODO DI COTTURA

Che cos’è la brasatura?

Brasare indica il tipo di cottura di un cibo in un recipiente ermeticamente chiuso e con una modesta quantità di liquido. Quest’ultimo e il vapore che si forma nel recipiente consentono una cottura lenta mediante la quale viene esaltato tutto il sapore del cibo.

Brasare deriva da brace e risale ai tempi in cui si cucinava sul fuoco del camino, mettendo la pentola ben chiusa sulla brace e aggiungendo brace anche sul coperchio.

La brasatura prevede una base di soffritto nel quale si fa insaporire l’alimento e l’aggiunta poi di vino o brodo e di pomodoro. La carne andrebbe lardellata in modo che acquisti maggiore tenerezza. Il recipiente ideale per brasare è quello, pesante, in ghisa, ma lo si può anche sostituire con una casseruola di coccio o di acciaio inossidabile dal fondo spesso.

L’importante è che il recipiente sia di dimensioni poco più grandi del volume dell’alimento da cuocere in modo che questo sia a stretto contatto con le verdure del soffritto e ben immerso nel liquido di cottura.

La pentola a pressione permette di ottenere lo stesso tipo di cottura in tempi molto ridotti.

 

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *