Ossario (# 8 Temperance Brennan) di Kathy Reichs

Ossario è l’OTTAVO romanzo scritto da Kathy Reichs e dedicato alle indagini di Temperance Brennan. Vediamo di che cosa parla

Ossario

Kathy Reichs

Titolo originale : Cross Bones

Traduttore: A. E. Giagheddu

Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli

Prima ed. originale : 2005

Prima edizione italiana : 2006

Pagine: 457 p.

Genere: medical thriller

 

Ossario. Descrizione

Il cadavere di un uomo colpito alla testa viene ritrovato in uno sgabuzzino, dove è rimasto intrappolato per giorni. Mentre l’antropologa forense Tempe Brennan cerca di trovare una risposta alle ferite e fratture, a prima vista inspiegabili, riportate dalla vittima, qualcuno le invia la fotografia di un antico scheletro.

A detta dello sconosciuto, la foto conterrebbe la chiave per risolvere il caso e incastrare il colpevole. Intanto, un numero sempre maggiore di indizi spinge Tempe e il detective Andrew Ryan, suo eterno fidanzato, a partire alla volta di Israele, per indagare sul contrabbando di reperti archeologici. Lì, Tempe viene a sapere di uno strano ossario a Masada…

Ossario. Riassunto e commento personale

Uno dei romanzi che più apprezzo della serie, che mi piace ogni volta di più. Vi avverto: il riassunto sarà lungo e vi rivelerò parecchi dettagli della trama. Inoltre, dati i riferimenti “storici” che si trovano nel libro, avremo anche molti argomenti da approfondire!

Proviamo a procedere con ordine. “Era il 16 febbraio, mercoledì” e Tempe è alle prese con uno scheletro completo trovato in una canna fumaria (p. 13). A quanto pare, il proprietario delle ossa era volontariamente salito sul tetto ed era poi rimasto incastrato nella canna fumaria…Forse pensava di essere Babbo Natale!

Pierre LaManche chiede l’intervento di “Temperòns”, come la chiama lui. Un cadavere in “stato avanzato di decomposizione” è stato ritrovato in uno sgabuzzino (p. 14):

«Avram Ferris, un ebreo ortodosso di 56 anni, era scomparso una settimana prima. Il corpo di Ferris era stato ritrovato il giorno precedente in un ripostiglio al primo piano dell’edificio in cui lavorava»

L’uomo si sarebbe sparato ma “la famiglia della vittima aveva rifiutato l’ipotesi del suicidio”.

Per questo viene effettuata l’autopsia,  nonostante l’opposizione del rabbino. Il corpo è particolarmente compromesso (p. 16):

«Avram Ferris aveva commesso l’errore di rimanere chiuso in un ripostiglio con due gatti soriani ed un siamese. E una scorta poco abbondante di croccantini»

Vi lascio immaginare il seguito

Temperance fa intanto la conoscenza della giovane moglie del morto, Miriam, e della madre di Avram, Dora (p. 21):

«Una madre non dovrebbe mai seppellire il proprio figlio»

commenta l’anziana donna. E non possiamo che essere d’accordo con lei…

Dopo aver salutato le due donne, Tempe viene avvicinata da un uomo, che le consegna una busta:

«Questo è il motivo per cui Avram Ferris è morto»

le dice il signor Kessler. All’interno, “la fotografia di uno scheletro in posizione supina, il cranio deformato, la mandibola spalancata in un urlo congelato”. Sul retro della foto, una data : OTTOBRE 1963. Kessler confida alla Brennan che Avram temeva per la sua vita, a causa di quei resti, rinvenuti in Israele.

Ma chi è Kessler in realtà?

Secondo Tempe la foto è stata scattata in un sito archeologico per cui chiede aiuto a Jacob “Jake” Drum, “un archeologo specializzato in questioni bibliche, che scavava in Medio Oriente da quasi 30 anni” (p. 33), per cercare di capire di quale sito si tratti.

Appena Jake riceve la foto, decide di correre a Montréal per vedere l’originale. Che cosa poteva esserci di così importante in quella foto? Come spiega Tempe a Ryan, Jake ha lavorato persino a Qumran, il sito in cui sono stati rinvenuti i famosi Rotoli del Mar Morto.

L’archeologo conferma alla Brennan che la foto è stata fatta in Israele, a Masada (p 45), l’ultima roccaforte zelota a cadere in mani romane. Pur di non capitolare, tutti gli occupanti della fortezza si uccisero. Si salvarono solo due donne e alcuni bambini, che poi narrarono gli eventi allo storico Giuseppe Flavio.

Come spiega Jake a Tempe (p. 47), morirono 960 persone, ma resta il mistero di quale fine fecero i resti di quegli zeloti. Nessuno ha infatti avuto il permesso di scavare sul posto fino al 1963, quando l’autorizzazione fu concessa a Yigael Yadin, che vi scavò tra il 1963 e il 1965. Fu proprio la squadra di Yadin a recuperare degli scheletri. E lo scheletro della foto non fu dichiarato nel conteggio totale… Perché??? Forse non apparteneva al gruppo degli Zeloti…

Ma Jake è un vero segugio e ritrova lo scheletro perduto, trafugato da un amico di Ferris, convinto che fosse lo scheletro di Gesù! Intanto Tempe riesce a stabilire che Avram Ferris è stato ucciso e intuisce che lo scheletro è stato consegnato ad un suo amico sacerdote…

Morissonneau è abate dell’abbazia de Sainte-Marie-des-Neiges,non troppo lontano da Montréal. E l’abate consegna lo scheletro a Temperance, perché le riconsegni ai Israeliani.

E a questo punto si innesta tutta una serie di sfortunati eventi, che porteranno Ryan e la Brennan ad indagare fino in Israele, dove la nostra eroina rischierà più volte di lasciarci le penne!

Un libro interessante, anche se ogni tanto l Reichs si dilunga in dettagli che spezzano un po’ il ritmo della narrazione

VOTO: 8 /10

 Ossario. Le ricette di Andrew Ryan

In questo ottavo volume, il tenente Ryan cucina ben due volte per la sua amata. A p. 39, prepara la sua famosa Puttanesca, con pomodori, acciughe, aglio e origano…andata per il pranzo di domani!

Invece in un’altra occasione prepara salmone con asparagi e purè di patate…insomma un bravo cuoco!

 

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!