OMICIDIO SULLA MARTESANA DI G.CARFAGNO

OMICIDIO SULLA MARTESANA è un romanzo giallo scritto da GIUSEPPE CARFAGNO. Mi è capitato di leggerlo quasi per caso e mi è piaciuto davvero tanto. Vi racconto perché.

OMICIDIO SULLA MARTESANA

GIUSEPPE CARFAGNO

Editore: Il Ciliegio

Collana: NoireGialli

Prima pubblicazione: 2020

Pagine: 224 p.

Genere : gialli

OMICIDIO SULLA MARTESANA : descrizione (dal sito dell’editore)

Una notte di febbraio, a Milano, un giovane informatico viene assassinato lungo la Martesana da un individuo travestito da Pierrot.

Le indagini della polizia non riescono a impedire altri efferati delitti, in una sinistra scia di sangue misteriosamente collegata a un’azienda che si occupa di sviluppo tecnologico dell’intelligenza artificiale.

Cosa spinge l’assassino? Avidità, odio, vendetta? Solo decifrando ogni segnale la squadra di investigatori riuscirà a trovare una risposta.

OMICIDIO SULLA MARTESANA : l’autore

Giuseppe Carfagno Vive a Milano, dove ha insegnato lettere in una scuola media. Conduce corsi di scrittura creativa presso la Società Umanitaria.

Appassionato di storia, che racconta con entusiasmo e competenza, ha scritto e pubblicato numerosi romanzi e racconti. Con le Edizioni il Ciliegio ha pubblicato: Titina. Storia di un cane Nobile (2013); Bruno. Un cucciolo da salvare (2015); Ciro, il piccolo dinosauro italiano (2017) e Il sogno di Leonardo (2019).

OMICIDIO SULLA MARTESANA : breve riassunto e commento personale

Come vi avevo accennato, mi è capitato quasi per caso di leggere questo romanzo lo scorso anno, nei mesi del lockdown, in cui sono arrivata a divorare tantissimi libri al giorno. Così tanti che non sono più stata in grado di raccontarveli!

Il romanzo mi è piaciuto davvero tanto, sia per la trama che per i personaggi proposti. Certo, a tratti lo stile mi sembrava un po’ “immaturo”, ma comunque il libro è davvero gradevole. In particolare, ho apprezzato che non ci fosse una “primadonna”, ma un gruppo di investigatori che lavorano insieme, sfruttando al meglio le capacità di ognuno. Provo a raccontarvi la storia.

Nel prologo assistiamo ad un omicidio:

L’aveva pedinato per almeno un mese, e conosceva ormai a memoria tutti i suoi movimenti. Quello che tuttavia gli interessava di più era l’ultimo, quando a mezzanotte, finito il lavoro, il giovane usciva a far due passi e si fermava davanti al monumento dei Piccoli Martiri.

La vittima, colpita al cuore, si ritrova a sprofondare nelle acque della Martesana… A trovarne il cadavere è una guardia giurata, Gaetano Fisicchio, che allerta il 112. Sul posto arrivano il  vice ispettore di Polizia Lucia Sacchi e l’ispettore capo Giorgio Cattaneo. Appare subito evidente che non è stato un suicidio:

«è stato accoltellato al cuore, con un colpo inferto dal basso»

Il nuovo medico legale, Marco Lombardi conferma:

«l’omicida non si è accontentato di colpirlo in maniera precisa, e anche questo ci porta alla premeditazione, ma ha anche ruotato l’arma nel corpo».

Ha inflitto alla sua vittima una morte dolorosa ed ha colpito con particolare ferocia…

La vittima non ha documenti e la sua identificazione appare difficile. Per fortuna Fisicchio ha chiamato anche un suo amico giornalista, Gianni Montesi, che si offre di pubblicare le foto del giovane. Fisicchio ha anche notato un altro dettaglio. Infatti ha incrociato  un signore con cappotto, sciarpa e cappello.

Il Commissario Andrea Costa autorizza la divulgazione delle foto della vittima e l’iniziativa avrà successo: infatti si scopre che anche un altro testimone, Mauro Lavigna, ha assistito all’omicidio. La sera prima aveva visto un giovane che discuteva con un uomo nero vestito da Pierrot.

Soprattutto, si fa avanti qualcuno che conosceva bene l’uomo. E’ la fidanzata, Monica Lauria, che riconosce Enrico Zanetti, un giovane informatico con cui aveva una relazione da poco più d’un mese.

«aveva ventisette anni e lavorava presso un’azienda informatica cinese.»

Con Monica e la polizia entriamo a casa del giovane e scopriamo che Enrico aveva due passioni: il suo lavoro e la narrativa:

« avrebbe voluto scrivere un libro, aveva un’idea fantastica per un giallo-noir.»

Il portatile è scomparso ma ci sono tanti soldi!!! Da dove provengono? E perché il giovane li teneva in casa?

Conosciamo intanto l’agente Alfonso Zacconi, detto Grizzly: « per mole e forza somiglia all’orso americano.» Un’altra freccia nella faretra di Costa!

Enrico lavorava per la Cinetex insieme ad altri due giovani: Xian Hishin, studioso di intelligenze artificiali, e Marc Kruger, esperto in nanotecnologie. C’è anche un supervisore: Hu Lin.

Secondo Hu Lin negli ultimi tempi Enrico sembrava distratto.

«Un giorno gliene ho chiesto il motivo e lui mi ha risposto che stava rielaborando un’idea balenata leggendo un romanzo.»

I colleghi di Enrico confermano. Nemmeno il tempo di finire di interrogare i colleghi di Enrico che Cattaneo riceve una telefonata di Costa :

«Corri a Precotto, vicino al metrò. Ci vediamo là, Pierrot ha colpito ancora!»

Il corpo di un anziano era stato scaricato a terra da un’auto di grossa cilindrata, guidata da un nero vestito da Pierrot. I primi soccorsi avevano constatato la morte della vittima, dovuta presumibilmente ad accoltellamento. E il medico legale conferma:

«La lama pare la stessa: lunga, sottile e affilata come un rasoio, da una parte e dall’altra. Il colpo è stato inferto con estrema facilità, anche grazie alla corporatura dell’aggressore, che non dovrebbe superare il metro e settanta.»

Sul posto ancora Lavigna e Montesi. Che anche questa volta, sono molto utili: Lavigna ha infatti notato un signore di pelle scura che stava indossando qualcosa di bianco prima di entrare in auto. Proprio come il Pierrot del ponte sulla Martesana. Invece Montesi ha notato un tizio con cappotto cammello e Borsalino pendant. E ha visto che è “un quarantenne, viso regolare, alto circa un metro e ottanta, leggermente claudicante”. Proprio come l’uomo incrociato da Fisicchio…

Il morto è un settantenne, Luigi Saraceno, proprietario di una stamperia artigiana. A casa dell’uomo la stessa scoperta fatta a casa di Enrico: tanti soldi!!!

Prese il finto-libro, scese dalla sedia e si voltò verso la collega, l’aprì e notò blocchetti di banconote da cento e cinquanta avvolti da fascette; a occhio potevano essere trentamila euro.

E’ Zacconi a fare due più due:

«Ma allora il giovane Zanetti è da mettere in relazione con questo Saraceno… La scatola-libro è addirittura uguale e l’ha usata allo stesso modo.»

Invece Lucia Sacchi trae un’altra conclusione:

«So che mi prenderete per matta, ma io credo che Pierrot non solo sia un bianco ma sia una donna.»

Intanto è chiaro che Pierrot e l’uomo col cappello sono complici. Per risolvere il caso, bisogna scavare nella vita delle due vittime e scoprire che cosa stiano facendo davvero alla Cinetex!

Non mancano i momenti divertenti, come la battuta della moglie di Costa, insegnante di scuola media. Ad un Costa che non riesce a prendere sonno dopo un banchetto particolarmente abbondante a base di pasta al forno fumante, vassoi di ceramica pugliese con patatine, arancini, cotolette alla milanese, frittelle, fiori di zucca, baccalà, alici, peperoni friggitelli e a parte la pasta, tutto cotto con l’olio, la donna commenta:

«Andre’, ti sei mangiato e bevuto mezza Italia!»

Squadra vincente quella di Costa, che da bravo direttore d’orchestra riesce  a sfruttare i punti di forza di ciascuno degli elementi alle sue dipendenze, guidandoli con bravura

E questo è l’elemento che più mi è piaciuto del libro: non c’è una primadonna ma il lavoro di un gruppo affiatato!

Il “Burattinaio” appare davvero cattivo ed è forse la figura meno riuscita di tutte… alla fine viene messo in ridicolo e fatto apparire alquanto debole. Giudizio sospeso su Pierrot e sugli altri personaggi coinvolti nell’inchiesta: troppo facili da manovrare!

Insomma un libro che vi consiglio di leggere

VOTO : 8/10

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!