Matera capitale europea della cultura 2019

Matera capitale europea della cultura 2019

Pensavate mi fossi dimenticata di questo importantissimo evento? Invece aspettavo solo il momento giusto per parlarvene.

Infatti Matera sarà la meta di un nostro prossimo viaggio. Intanto vi racconto che cosa accade nella città lucana

Matera capitale europea della cultura 2019. Di che cosa si tratta

Dal 19 gennaio 2019, giorno della cerimonia di apertura, la cittadina della Basilicata ospita eventi di ogni sorta, per accontentare tutti i tipi di pubblico e mostrare al mondo la sua storia e le sue tradizioni.

La cerimonia di chiusura è prevista per il 20 dicembre 2019.

Matera condivide il titolo di capitale europea della cultura 2019 con Plovdiv (l’antica Filippopoli), seconda città della Bulgaria e capitale storica della Tracia

L’ultima città italiana ad aver ottenuto questo prestigioso riconoscimento era stata Genova nel 2004.

Un’occasione per far conoscere la storia e le tradizioni di un piccolo grande gioiello del nostro Paese.

Si tratta della prima città del sud Italia a ricevere questo riconoscimento.

Una vetrina prestigiosa per la cittadina lucana (e per tutto il Meridione)

Ogni anno, a partire dal 1985, viene scelta una città dell’Unione Europea, che possa mettere in mostra le sue bellezze artistiche e culturali.

Cinque i temi  e quattro le  grandi mostre ospitate in città, per  raccontare Matera e la Basilicata dal passato al futuro.

LE QUATTRO MOSTRE PRINCIPALI

⇒ “Ars Excavandi

la mostra, dedicata alle città rupestri nel mondo. Curata dall’architetto e urbanista, esperto Unesco Pietro Laureano, chiuderà i battenti il 31 luglio 2019

⇒ “Rinascimento visto da Sud

incentrata sulle più importanti emergenze culturali, è curata da Marta Ragozzino, Direttrice del Polo Museale della Basilicata. Aprirà a Matera il 19 aprile 2019

⇒ “La poetica dei numeri primi”

sulla scienza e la matematica con un focus su Pitagora. Curata da Piergiorgio Odifreddi, uno dei maggiori divulgatori scientifici italiani, verrà inaugurata il 21 giugno del 2019 a Metaponto

⇒“Stratigrafie. Osservatorio dell’Antropocene”

sarà inaugurata nel settembre del 2019 e proseguirà fino a gennaio 2020. Curata dal fotografo e film-maker Armin Linke, indagherà il ruolo delle istituzioni scientifiche, politiche e attivistiche che negoziano temi di geologia, atmosfera ed oceani. Esaminerà in particolare le conseguenze dei cambiamenti climatici sul territorio e nella biosfera riconducibili all’uomo.

L’impatto tangibile, l’ampia portata e la rapidità di questi cambiamenti hanno infatti dato vita ad un forte dibattito incentrato sul presunto inizio di una nuova era geologica dopo l’Olocene, proposta inizialmente negli anni ’80 dal premio Nobel per la chimica Paul Cruzen, conosciuta come “Antropocene”,definita dalle azioni dell’uomo.

I TEMI DI Matera capitale europea della cultura 2019

  • FUTURO REMOTO : una riflessione sul millenario rapporto dell’umanità con lo spazio e le stelle che, ripercorrendo i passi di uno dei residenti più illustri della regione (Pitagora), esplora l’antica bellezza della matematica e analizza le infinite possibilità del dialogo tra uomo e natura, ambientando concerti e percorsi di visita in luoghi di suggestione.
  • CONTINUITÀ E ROTTURE: un’opportunità per riflettere sulle molteplici forme di vergogna a livello europeo. Dalle crescenti diseguaglianze sociali al risorgere del razzismo, fino all’incapacità di molti paesi europei di offrire futuro e speranza ai loro giovani. Senza dimenticare il dramma dell’esodo di disperati in fuga dalle guerre in corso in Africa e in Asia.
  • RIFLESSIONI E CONNESSIONIIl tema prende le mosse dal classico motto latino, in seguito  adottato da Lorenzo de’ Medici, “Festina lente” (affrettati lentamente): dobbiamo riscoprire il valore del tempo e della lentezza, prendere le distanze dall’egemonia del presente immediato e fare un passo indietro rispetto al ritmo accelerato che scandisce la vita del XXI secolo.
  • UTOPIE E DISTOPIE testare nuovi schemi innovativi che rappresentino una sfida ai preconcetti: che per le città del Sud il turismo sia l’unica strada percorribile per raggiungere la stabilità economica, la tecnologia il solo modello di mediazione possibile nelle relazioni, la monocultura industriale l’unica opportunità di sviluppo e l’enogastronomia il principale fattore identitario di un territorio.
  • RADICI E PERCORSI : esplora le straordinarie possibilità della cultura della mobilità, linfa vitale della regione. Da sempre, la Basilicata è stata spazio di incontro e convergenza. Di recente, come molte altre regioni rurali d’Europa, ha dovuto affrontare devastanti diaspore migratorie. Eppure oggi si assiste al ritorno di una generazione di giovanissimi, attratti dai valori espressi dalla cultura meridionale.
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!