Vi racconto perché mi è piaciuta
L’IMPICCAGIONE DI ANN WARE E ALTRE STORIE
Margaret Doody
PRIMA PUBBLICAZIONE : 2020
EDITORE : Mondadori
Traduzione : Rosalia Coci
Pagine : 144 p.
Generi: Thriller, Giallo, Giallo storico
L’IMPICCAGIONE DI ANN WARE E ALTRE STORIE : IL LIBRO (dal sito dell’editore)
Misteri apparentemente insolubili, atmosfere vittoriane, persino fantasmi… una raccolta da brivido
Una ragazza accusata di omicidio e in attesa di essere impiccata pubblicamente continua a dichiararsi innocente mentre uno scrittore, non convinto della sua colpevolezza, cerca di capire cosa è realmente accaduto.
Una bella istitutrice che lavora in una villa appartenuta a un conte dalla pessima fama sparisce misteriosamente per ore e notti intere per poi far ritorno come nulla fosse.
Una tranquilla giornata tra le vigne californiane si trasforma in un incubo per Sylvia e George via via che un uomo a cui hanno dato un passaggio racconta loro una vecchia, inquietante storia.
L’immaginazione sconfinata e divertita di Margaret Doody dà superba prova di sé in questa breve raccolta di racconti dove l’occulto, la suspense e il mistero entrano con prepotenza nella vita quotidiana, a gettare un po’ di scompiglio, ma soprattutto allegria.
Una piccola gemma da non perdere per gli amanti della celebre autrice di Aristotele detective.
L’IMPICCAGIONE DI ANN WARE E ALTRE STORIE : l’autrice
Margaret Anne Doody (1939) è una scrittrice canadese, docente di letteratura comparata presso la University of Notre Dame (uno dei college più prestigiosi degli USA, a South Bend, Indiana).
A lei si deve una teoria letteraria che fa risalire la nascita del romanzo all’età classica, esposta nel saggio La vera storia del romanzo (The True Story of the Novel) (2000).
Come scrittrice, ha pubblicato, alla fine degli anni Settanta del XX secolo, un romanzo giallo ed un racconto, con protagonista il filosofo stagirita Aristotele.
Le pubblicazioni non ebbero successo e la Doody non scrisse per molti anni.
Nel 1999 i due volumi sono stati ripubblicati in Italia, riscuotendo grande consenso di pubblico. Ovviamente la scrittrice ha ripreso la serie e ci ha regalato nuove avventure con un Aristotele nell’insolita veste di Sherlock Holmes.
L’IMPICCAGIONE DI ANN WARE E ALTRE STORIE: i racconti del libro
- L’Impiccagione di Ann Ware (The Hanging of Ann Ware, Margaret Doody 2020) è ambientato a Londra nell’Ottobre 1748
- Il caso dell’Istitutrice Scomparsa (The Case of the Disappearing Governess, Margaret Doody 2020) ci porta invece nel novembre 1850 nel Gloucestershire;
- I passi del Duellante (The Duellist’s Footsteps, Margaret Doody 2020) è invece ambientato a Oxford, nel settembre 1976;
- La Storia dei Denti di Edie (The Tale of Edie’s Teeth, Margaret Doody 1980), ci trasporta in Nuova Scozia, nel periodo Giugno-Settembre 1953
- Falchi in volo e Profumo d’uva (Sight of Hawks, Smell of Grapes, Margaret Doody 2020) è ambientato nella California del Nord, nel marzo 1980;
- Vetro veneziano (Venetian Glass, Margaret Doody 2020), è infine ambientato in Italia, a Venezia, nel periodo di dicembre 2002
L’IMPICCAGIONE DI ANN WARE E ALTRE STORIE : breve riassunto e commento personale
All’avvicinarsi di Halloween mi sono ritrovata per le mani questa raccolta di racconti di una delle mie scrittrici preferite, Margaret Doody, e così mi sono presa una pausa da romanzi gialli e saggi vari, che in questo periodo stanno invadendo la mia vita…
Ed ho fatto davvero bene! Infatti i racconti sono davvero avvincenti, a parte forse l’ultimo, in cui non sono ben riuscita a comprendere dove l’autrice volesse andare a parare fino alla fine…
Come detto, il libro raccoglie sei racconti scritti da Margaret Doody nel 2020, ad esclusione di “La storia dei denti di Edie”, risalente invece al 1980.
Nella prefazione leggiamo:
Tutte le storie di fantasmi sono un’occasione per dilettarsi col tempo. I racconti presentati in questa raccolta sono ambientati in periodi diversi, e l’epoca in cui vivono i personaggi è determinante nel dar forma alle loro esperienze, sia naturali che “sovrannaturali”.
Tutti noi siamo influenzati da fantasie e fantasmi coltivati nel passato e da idee sul futuro. Qualsiasi futuro, nel momento in cui si compie, sarà a sua volta ossessionato dal proprio passato e dagli eventi a venire.
L’autrice ci spiega poi che alcuni dei luoghi in cui sono ambientati i racconti riflettono le sue esperienze di vita in luoghi ben precisi.
La storia dei denti di Edie è ambientata in una zona della costa nord della Nuova Scozia (la mia terra avita).
L’Università di Oxford è il posto in cui si svolge I passi del duellante, in cui mi sono cimentata in uno dei giochi preferiti degli autori britannici, inventare un college a Oxford (sebbene la storia sia basata su un luogo reale).
Il mio eterno amore per l’Italia ha ispirato l’ambientazione di Vetro veneziano.
Ci spiega poi che con il termine “fantasmi” indichiamo “una categoria più ampia dei semplici “spiriti”.
Tracce di fantasmi accompagnano ogni essere umano. Essi possono indicare le timorose verità che custodiamo dentro di noi e non possiamo elargire o trasmettere. I fantasmi possono essere qualcosa di profondamente intimo o che aleggia su tutti quanti, come il fumo.
Dei sei racconti, senza dubbio il mio preferito è il primo, in cui ci ritroviamo nella Londra del 1748. Ad appassionarmi sono stati, oltre al giallo in sé, il racconto dettagliato del periodo storico e della condizione femminile. Che dire poi della protagonista, la giovanissima Ann, il cui comportamento è degno di una grande eroina!
Il racconto non manca di farci indignare e tenerci con il fiato sospeso…
Interessanti anche gli altri racconti, in particolare “I passi del duellante”.
In questo racconto l’autrice dà il meglio di sé, regalandoci una storia che mi ha fatto venire in mente “Il fantasma di Canterville”, di Oscar Wilde… Ho adorato la parte romantica della storia!
Insomma, se amate i racconti intriganti, questo libro fa per voi!
