Libum focaccia al formaggio dell’Antica Roma

LIBUM FOCACCIA AL FORMAGGIO

Il libum è una specie di focaccetta, riportata nel De agri cultura di Marco Porcio Catone, che visse fra il 234 e il 149 a.C.

Realizzata con formaggio molle e farina, veniva cotta su foglie di alloro, assumendone gusto e aroma. Si consumava durante le libagioni per le celebrazioni delle divinità. Vediamo insieme di che cosa si tratta e come prepararla

Che cos’è il libum?

Era un tipo di pane (in realtà una focaccia) che veniva offerta agli dei dagli antichi romani in particolari occasioni.

Di solito gli sposi la offrivano a Giove durante la celebrazione del matrimonio ma anche agli dei come libagione in occasione di sacrifici. Ricordiamo che  “libum” deriva dal verbo libare, che significa offrire una libagione.

LIBUM FOCACCIA AL FORMAGGIO. La ricetta di Catone

Come dicevamo, una delle poche ricette dei nostri avi giunta sino a noi ce la regala Catone, nel suo De Agri cultura:

«Libum hoc modo facito.
Casei P. II bene disterat in mortario. Ubi bene distriverit, farinae siligineae libram aut, si voles tenerius esse, selibram similaginis eodem indito permiscetoque cum caseo bene. Ovum unum addito et una permisceto bene. Inde panem facito, folia subdito, in foco caldo sub testu coquito leniter». 
(Cato, De Agri Cultura, LXXV).

Ovvero, in lingua volgare:

Farai così il Libum. Sciogli bene in un mortaio due libbre di formaggio. Quando lo avrai reso del tutto liscio impasta bene col formaggio una libbra di farina o, se lo vuoi più leggero, mezza libbra. Aggiungi un uovo e di nuovo impasta tutto attentamente. Forma la pagnotta, ponila sopra un letto di foglie e falla cuocere lentamente in un forno caldo.’ Catone, De agricoltura, LXXV

Catone suggerisce inoltre di usare il grano tenero o quello duro invece del farro, meno ricco di glutine.

Una focaccia semplice da fare, dall’intenso profumo di alloro, adatta da servire, tagliata a pezzetti, con l’aperitivo. Noi l’abbiamo accompagnata con prosciutto e formaggio!

LIBUM FOCACCIA AL FORMAGGIO. Gli ingredienti

In “ingredienti” e misure moderne, possiamo quindi tradurla così

  • Farina (all’epoca, integrale) di grano tenero: 327 g
  • Formaggio pecorino poco stagionato o analogo molto saporito: 655 g
  • Uovo: 1
  • Foglie di alloro

Aggiustando gli ingredienti, possiamo calcolare 500 g di ricotta e 250 g di farina, per rispettare le proporzioni catoniane! Inoltre ho aggiunto due cucchiai di pecorino per dare più sapore!

Lasciate scolare la ricotta per farle perdere il siero. Passate poi la ricotta al setaccio in modo da ottenere una crema, aggiungete l’uovo leggermente sbattuto e mescolate.

Infine unite la farina poco per volta e il sale.

Lavate e asciugate le foglie di alloro e stenderle in una teglia, foderata con carta da forno bagnata e strizzata.

Formate delle focaccine con l’impasto e adagiatele sulle foglie di alloro.

Infornate a 180°C e fate cuocere per 30 minuti.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!