Le ciaramelle di Giovanni Pascoli. Ancora poesie dell’infanzia

Le ciaramelle. Un’altra delle “allegre” poesie di Pascoli dedicata alle festività appena trascorse

Una delle mie poesie preferite in assoluto. Lo confesso senza vergogna: come per La Befana, anche con questa poesia piango sempre.

Credo che dipenda dal ritmo stesso impresso da Pascoli…Non riesco a farne a meno. Arrivo a un certo punto e comincio a piangere silenziose lacrime…

Le ciaramelle di Giovanni Pascoli

Udii tra il sonno le ciaramelle,
ho udito un suono di ninne nanne,
ci sono in cielo tutte le stelle,
ci sono i lumi nelle capanne.

Sono venute dai monti oscuri
le ciaramelle senza dir niente;
hanno destata ne’ suoi tuguri
tutta la buona povera gente.

Ognuno è sorto dal suo giaciglio;
accende il lume sotto la trave:
sanno quei lumi d’ombra e sbadiglio,
di cauti passi, di voce grave.

Le pie lucerne brillano intorno,
là nella casa, qua su la siepe:
sembra la terra, prima di giorno,
un piccoletto grande presepe.

Nel cielo azzurro tutte le stelle
paion restare come in attesa;
ed ecco alzare le ciaramelle
il loro dolce suono di chiesa

suono di chiesa, suono di chiostro,
suono di casa, suono di culla,
suono di mamma, suono del nostro
dolce e passato pianger di nulla.

O ciaramelle degli anni primi,
d’avanti il giorno, d’avanti il vero,
or che le stelle son là sublimi,
conscie del nostro breve mistero;

che non ancora si pensa al pane,
che non ancora s’accende il fuoco;
prima del grido delle campane
fateci dunque piangere un poco.

Non più di nulla, sì di qualcosa,
di tante cose! Ma il cuor lo vuole,
quel pianto grande che poi riposa,
quel gran dolore che poi non duole:

sopra le nuove pene sue vere
vuol quei singulti senza ragione:
sul suo martòro, sul suo piacere,
vuol quelle antiche lagrime buone!

Le ciaramelle.Qualche curiosità

Il componimento fa parte della raccolta Canti di Castelvecchio (1903).

Considerato tra i “canti minori”, in realtà rispecchia in pieno la poetica di Pascoli, con quel suo guardare al mondo con gli occhi di un bambino.

Ciaramella, secondo il vocabolario, è uno strumento popolare a fiato, ad ancia doppia, di antica origine, dal quale si fa derivare il moderno oboe.

È ancora oggi diffuso in alcune regioni italiane centro-meridionali, dove è suonato soprattutto nel periodo natalizio insieme alla zampogna.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!