LA STRATEGIA DI BOSCH di Michael Connelly (# 17 Harry Bosch)

LA STRATEGIA DI BOSCH è il penultimo romanzo tradotto in italiano della serie di Harry Bosch. Negli USA sono già arrivati al # 20 e noi aspettiamo con impazienza che arrivino anche da noi

La strategia di Bosch

Michael Connelly

Titolo originale : The burning room

Prima ed. originale :  2014

Traduttore: A. Colitto

Editore: Piemme

Anno edizione italiana : 2016

Pagine: 372 p

 

La strategia di Bosch. Descrizione

Nell’Unità Casi Irrisolti della polizia di Los Angeles non succede spesso di doversi occupare di una vittima morta con dieci anni di ritardo rispetto alle intenzioni dell’omicida.

L’uomo era riuscito a resistere tutto quel tempo con un proiettile nella schiena, senza che si potesse individuare chi era stato a tentare di ucciderlo.

E ora a Bosch tocca risolvere un caso in cui il cadavere è ancora caldo, ma gli indizi e le eventuali prove si sono dissolti da tempo. Un compito difficile anche per un veterano come lui, ma ancor più per la sua giovane partner, Lucia Soto, che non ha alcuna esperienza di omicidi.

Il morto è un mariachi, uno di quei musicisti messicani che suonano per tradizione alle feste, e quando era stato ferito non c’era niente nella sua vita che potesse spiegare il tentativo di ucciderlo, tanto che all’inizio si era pensato a un proiettile vagante.

Ma ora Bosch sa che forse è proprio da lì, da quel proiettile, che deve iniziare la sua indagine, un’indagine che spalancherà abissi di avidità e corruzione.

Fino a coinvolgere un altro caso irrisolto, avvenuto vent’anni prima: un incendio che aveva causato la morte di molti bambini in un asilo non autorizzato. Toccherà a Bosch e a Lucia Soto trovare i collegamenti tra i due casi e sciogliere i nodi che impediscono di raggiungere la verità. Lo faranno, spesso a modo loro, o più precisamente alla maniera di Bosch: aggirando i divieti, sfidando la burocrazia e rischiando molto sul piano personale.

Man mano che l’indagine procede, Michael Connelly ci fa capire ancora una volta quello che rende Bosch così speciale. E una cosa è certa: qualsiasi cosa l’inimitabile Harry sceglierà di fare in futuro, lo accompagneremo volentieri nel suo viaggio.

La strategia di Bosch. Breve commento e riassunto personale

A Harry le conferenze stampa non sono mai piaciute. I capi in fibrillazione, il podio che scotta, i giornalisti che la sanno lunga, i parenti delle vittime piazzati in prima fila. E proprio alle prese con una conferenza lo troviamo all’inizio del libro.

A fare infuriare ulteriormente Harry è il suo capo, che lo definisce «Silverback». Poi gli spiega che il silverback (pag 39) “è il gorilla con più esperienza di tutto il branco”. Per fortuna a distrarre l’attenzione da Bosch è la sua nuova collega, la “pivellina” Lucia “Lucky Lucy”Soto, famosa per essere sopravvissuta ad un terribile conflitto a fuoco.

Ma torniamo allo strano caso.

La vittima, Orlando Merced, era stato colpito dieci anni da quello che si pensa “un proiettile vagante”. Il proiettile era rimasto conficcato nella vertebra T12 e lo aveva lasciato paralizzato. Inoltre, lo aveva portato lentamente alla morte:

“dieci anni erano stati necessari al proiettile per completare l’avvelenamento del sangue dell’uomo”

Il cadavere è caldo, ma il caso è freddo, perché l’attentato è rimasto un mistero.

Dopo l’autopsia si può finalmente analizzare il proiettile. Si scopre così che proveniva da un fucile da caccia e  che il colpo era stato sparato per uccidere da un albergo di fronte alla piazza.

Ma chi davvero poteva volere morto Orlando Merced, un semplice e pulito mariachi, tanto da sparare di persona o assoldare un killer?

I media impazziscono per il caso e i politici cavalcano l’onda mediatica. Uno di questi, in particolare, sfruttava da dieci anni il povero Merced per i suoi scopi. Zeyas aveva costruito la sua elezione a sindaco su quell’episodio. Ora vuole diventare governatore della California e sfrutta la rabbia dei latini, mette sotto pressione il Dipartimento. Quale sommo spregio, Zeyas si appropria pure del motto di Bosch. “contano tutti o non conta nessuno” e lo trasforma nello slogan della sua campagna (pag 223)!

ORRORE!!!

Bosch si convince che Zeyas non sia estraneo ai fatti e scava a fondo nella vita dell’ex sindaco, alla ricerca di indizi che provino la sua colpevolezza… Intanto Soto conduce una sua indagine privata su un incendio risalente a 20 anni prima. Nel rogo erano morti 9 bambini. E Lucky Lucy si era salvata solo per .

Bosch decide di aiutarla e presto si scopre che i due casi non sono affatto scollegati…

Un altro colpo da maestro di Connelly, che riesce sempre a costruire il racconto come se si trattasse di un caso vero e a tenerti incollato alle pagine del romanzo fino alla fine

VOTO: 9/10

 

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!