LA SOTTILE DIFFERENZA DI FEDERICO FABBRI

LA SOTTILE DIFFERENZA è un bellissimo romanzo di FEDERICO FABBRI. Vi racconto perché mi è piaciuto

LA SOTTILE DIFFERENZA

FEDERICO FABBRI

Editore: LuoghInteriori

Collana: Interline@

Anno edizione: 2021

In commercio dal: 10 luglio 2021

Pagine: 328 p., Brossura

Genere : romanzo contemporaneo

LA SOTTILE DIFFERENZA : il libro

Lo spazio dei sentimenti è un territorio sismico. Una provocazione continua alla sicurezza di casa, al grattacielo dei legami familiari. Non esiste verità di cuore che non sia capace di radere al suolo legami tenuti in piedi a fatica per anni. È proprio questa la sottile differenza: la scossa che può cambiarci la vita, l’intercapedine inaspettata tra le macerie di un rapporto che sa dirci che sì, c’è differenza, tra vivere la vita e lasciarsene solo attraversare, tra pensare di non avere alternative e scoprire una nuova strada.

Con “La sottile differenza” scopriamo uno spazio contrario e ribelle, come la sfumatura che non raccoglie più colore (o li comprende tutti) nel grande dipinto nascosto in questo romanzo, uno spaccato di vita familiare che è come un silenzioso atto di guerra: alle facili convinzioni, alla morale imperante, al comunemente detto.

È insomma quell’atto di rivolta – che non è rivoluzione – per capovolgere le zolle di macerie familiari difficili da accettare, ma non meno lontane dal vissuto di tante famiglie reali.

LA SOTTILE DIFFERENZA : l’autore

Nato a Firenze, il 25 luglio 1970, secondo di tre fratelli. Dopo il diploma di ragioneria, viene assunto in una grande banca.
Venti anni dopo, ha ripreso il suo sogno di diventare uno scrittore e ha pubblicato il suo primo libro, “Maledette ortensie”.
Continua ancora a lavorare in banca ma intanto continua a coltivare la sua passione e ha pubblicato altri libri.
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LA SOTTILE DIFFERENZA: breve riassunto e commento personale

Amanda, Baby, Pietro e Rachele : quattro mondi diversi che raramente si incontrano e più spesso si scontrano.

Li conosciamo in un momento particolare. Amanda, figlia di Pietro e Rachele, ha avuto un incidente in motorino e il medico che la soccorre riesce a contattare solo Baby.

Scopriremo che si tratta della nonna di Amanda, nonché madre di Rachele. I tre si trovano nella sala d’attesa dell’ospedale e subito è guerra aperta. Rachele, ex top model che ha deciso di lasciare le passerelle a soli diciotto anni per sposarsi e avere Amanda, ha fatto di tutto per rovinarsi la vita, come ammette lei stessa.

Da sempre vive un rapporto conflittuale con sua madre, affermata artista. Che ammette di non aver mai voluto fare la madre e di non avere alcun legame con Rachele:

“siamo unite dagli effetti di un processo organico che non presuppone transfer emotivi

Invece Baby ha creato un profondo legame con Amanda, a differenza di Rachele:

“l’empatia tra due persone non è scontata, anche se si tratta di madre e figlia”.

Pietro ha lasciato che sua moglie andasse alla deriva e vive una sua vita al di fuori della famiglia, facendo i suoi comodi e nascondendosi dietro “le necessità fisiologiche” maschili:

la famiglia è tutta qui. Un arcipelago di isole disabitate, sparse a casaccio in mezzo al mare”

Pagina dopo pagina, i punti di vista dei protagonisti si alternano e vediamo le reazioni di ognuno davanti alla possibilità che Amanda resti paralizzata.

Decisamente tutti sono sollevati quando il medico comunica loro che la ragazza riporterà una leggera zoppia.

Ma comunque l’incidente di Amanda rivoluzionerà la vita dei quattro. Darà infatti a Rachele la forza per guardarsi dentro e andare avanti con la sua vita, gettando via i “pesi morti”.

In senso figurato e letterale. Baby invece ci stupirà con la sua forza e la sua determinazione e comprenderemo infine che non è affatto l’egoista che ci appare nelle prime pagine.

E la ammireremo quando arriverà a “sfregiare” il suo dipinto più famoso. Solo lei sa che cosa quel gesto rappresenti. Naturalmente lo comprendiamo anche noi lettori, che, pagina dopo pagina, impariamo ad apprezzare le tre donne. E ci troviamo a ridere di Pietro. Alla fine, il debole è lui, che ci fa anche pena con il suo atteggiamento da latin lover.

Stupefacente che sia un uomo a scrivere un libro così “femminile” e “femminista”. Mi piacciono le parole di Baby:

“non si è mai ciò che gli altri si aspettano. Siamo fatti per deludere… ma questo non significa essere sbagliati. Qualsiasi colore può essere accostato da un altro. Non esiste una regola che escluda a priori questa possibilità… non ci si può sentire diversi per avere scelto di essere libera”.

Perché la libertà è quella di essere noi stessi, senza preoccuparci di quello che gli altri pensano di noi. A commuovermi fino alle lacrime sono le parole di Rachele:

“ho capito che l’amore non si pretende, non si compra, non può essere il prezzo di un riscatto. L’amore è solo una variabile. Fuori da un’equazione, è una lettera priva di significato”.

La narrazione in prima persona rende ancora più coinvolgente la storia, che ci permette di riflettere su quanto spesso i nostri “rapporti familiari” siano ipocriti, specie per quello che riguarda il legame genitori-figli. E l’autore affronta uno dei temi più caldi della nostra epoca, quello della maternità, senza ipocrisie e falsità, regalandoci un punto di vista davvero onesto e lasciandoci così la libertà di esprimere il nostro giudizio

Un romanzo che vi consiglio

VOTO : 10/10

/ 5
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!