LA MISTERIOSA SCOMPARSA DI DON VITO TRABIA

LA MISTERIOSA SCOMPARSA DI DON VITO TRABIA è un intrigante giallo dello scrittore Salvatore Ambra. Vediamo insieme di che cosa parla

LA MISTERIOSA SCOMPARSA DI DON VITO TRABIA

Sebastiano Ambra

Editore: Newton Compton Editori

Collana: Nuova narrativa Newton

Anno edizione: 2022

In commercio dal: 17 marzo 2022

Pagine: 288 p., Brossura

Genere : giallo

LA MISTERIOSA SCOMPARSA DI DON VITO TRABIA: il libro

Il giallo dell’anno
Enigmi e indovinelli per risolvere un complicato caso di sparizione
Una corsa contro il tempo tra le meraviglie di Palermo

L’operazione per catturare il pericoloso latitante Vito Trabìa finisce con un buco nell’acqua: i poliziotti, giunti sul posto in cui avrebbero dovuto sorprendere il boss, trovano solo un vecchio lattaio. Di don Vito nessuna traccia.

A Palermo l’ispettrice Malena Di Giacomo, reduce dalla difficile rottura con la sua ragazza, riceve quella che a prima vista sembra la lettera di un mitomane, ma che si rivela in realtà un guanto di sfida: qualcuno ha rapito Vito Trabìa e ora intima a Lena di ritrovarlo, entro ventiquattro ore e senza l’aiuto dei colleghi, altrimenti il boss verrà ucciso.

L’ispettrice non ha scelta, ma il compito è tutt’altro che semplice: per arrivare a capire dov’è don Vito, dovrà infatti risolvere la sequenza di indovinelli escogitata dal rapitore, enigmi che fondono arte e letteratura con la storia e le leggende del capoluogo siciliano.

Aiutata dallo psicologo Leonardo Colli, Lena intraprenderà così una pericolosa caccia al tesoro, che la condurrà tra i vicoli e i monumenti di una Palermo misteriosa ed esoterica, per giungere a perdifiato all’epilogo di una storia nella quale niente è come sembra.

LA MISTERIOSA SCOMPARSA DI DON VITO TRABIA : l’autore

Sebastiano Ambra (1979) è nato a Catania e vive ad Acireale. Laureato in lettere, è giornalista e si occupa di comunicazione.

Ha scritto per la carta stampata, il web e la TV. Ha pubblicato il romanzo L’enigma del secondo cerchio (2018), il saggio Tabaccai. Il fumo li uccide (2012) e Fango. Storie di gente che ha perso tutto (2010).

LA MISTERIOSA SCOMPARSA DI DON VITO TRABIA : breve riassunto e commento

Un giallo che mi è piaciuto parecchio per le sue tante particolarità. Innanzitutto la protagonista, Lena DI Giacomo, una poliziotta molto particolare che si fa apprezzare poco alla volta. Poi per l’ambientazione, tutta palermitana, che ci permette di conoscere meglio il capoluogo siciliano e le sue tante meraviglie. Infine per la trama, che ci regala una “caccia al tesoro” in stile Dan Brown.

Tutto si svolge in pochi giorni ed inizia con Filadelfo, detto Delfo, Scianna, pronto ad effettuare un blitz per catturare Don Vito Antonio Trabia, il capo della Cupola.

Quando però insieme ai suoi irrompe nel casolare in cui dovrebbe nascondersi il boss, Scianna lo trova vuoto.

Al passaggio degli “sbirri” assistono i luogotenenti di Trabia, Eugenio Coppolino detto Quartara, Totò e Salvatore Pricoco detto Torello, e don Caloro.

Temono che Trabia sia stato arrestato…

Se però non è stato arrestato e non è nel bunker, che fine ha fatto don Vito???

Un paio di giorni dopo conosciamo l’ispettore di fresca nomina Lena DI Giacomo, reduce da una colossale delusione, dopo aver scoperto il tradimento della sua compagna.

Al suo arrivo al commissariato Oreto, trova ad aspettarla una lettera consegnata a mano. E le tocca pure la ramanzina del Commissario D’Orrico! Che le ricorda quanto sia poco amata dai colleghi. Soprattutto per il modo in cui ha chiarito a tutti di non essere interessata alle loro avances.

Tra quelli che più erano rimasti male, l’ispettore capo Corrado Gambino. Con Lena commenta il fallito blitz e parla di una probabile talpa.

L’agente scelto Filippo Russo spiega invece a Lena che D’Orrico è stressato per “questo fatto di don Vito Trabia”. Russo legge poi la lettera ricevuta da Lena:

Gli occhi dell’intera nazione saranno su di lei… le informazioni che seguono potrebbero portarla al ritrovamento del latitante Vito Antonio Trabia

Lena è sicura che si tratti di un mitomane e la butta nel cestino. Il tizio però non demorde e chiama Serafino Impallomeni, meglio noto come Mago Fifi, durante la sua seguitissima trasmissione televisiva:

Ho chiamato per sapere se poteva dirmi qualcosa riguardo a don Vito Trabia”.

E lui vorrebbe che venisse ritrovato dalle forze dell’ordine. Spiega anche di aver inviato un messaggio “con un elemento attendibile” a Lena Di Giacomo.

Sottolinea poi che a don Vito restano poco più di 24 ore. D’Orrico intanto incontra il suo amico psicologo, Leonardo Colli. E lo trascina ad incontrare la Di Giacomo. Che intanto viene assalita da due brutti ceffi. E la poveretta non sa ancora perché!!!

Fortuna vuole che il messaggio venga recuperato. Ma quale sarà l’elemento attendibile??? Nella busta, la crosta di  un formaggio. Lo stesso trovato nel casolare al momento del blitz.

Lena si ritrova con Leonardo alle costole e i due si mettono a caccia del rapitore. Gli uomini del boss sono dietro di loro. Del resto, don Vito li aveva avvertiti: se gli fosse successo qualcosa avrebbero dovuto aspettare tre giorni prima di intervenire.

Divertenti i battibecchi tra Lena e Leo. La poliziotta vuole capire perché lo psicologo abbia accettato di aiutare d’Orrico, buttandosi in quella pericolosa situazione senza pensarci troppo:

“Lo sai che le cose si possono mettere male?

Basta una battuta nel bar in cui Lena di solito prende il caffè per mettere in moto il cervello dei due e capire che cosa cercare: Palermo, meglio noto come “Genio”, un protettore della città.

Nella caccia al tesoro preparata dal rapitore per Lena abbiamo modo di scoprire tanti angoli del capoluogo siciliano, come i GIARDINI DI VILLA GIULIA, in cui Goethe leggeva Omero. Oppure la maestosa PORTA FELICE; che da mezzo millennio fa da ingresso alla città sulle acque del Mediterraneo”.

Su Lena vegliano il Dottore e il Monaco, che vogliono assicurarsi che ritrovi don Vito, vivo o morto.

“La dobbiamo fare lavorar, senza che qualcuno si metta nel mezzo per fermarla”.

In ogni “caccia” che si rispetti compare il “quadrato del SATOR”.. Mimì, il barista amico di Lena, è una fonte preziosa e mette la giovane in contatto con un certo Avvocato La Barbera, che conosce il vecchio boss meglio di chiunque altro. A lui Trabia aveva confidato di nutrire dubbi sul nipote Totuccio:

Se Totuccio scalzasse don Vito, lo spostamento degli equilibri potrebbe travolgere anche me”

Rivela l’avvocato. Che teme anche che, nel giro di qualche giorno, possa iniziare una guerra di mafia.

Un altro dei luoghi meravigliosi in cui ci porta Lena è LA ZISA, regalandoci vari dettagli…. E mentre con Lena e Leo corriamo per la città, il ritmo cresce e gli eventi si susseguono veloci… fino ad un finale davvero a sorpresa.

Peccato per il numero di parolacce, che trovo sempre piuttosto fastidiose…

Comunque un romanzo che vi consiglio se amate i gialli decisamente particolari

VOTO : 8/10

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!