LA MAZZETTA di Attilio Veraldi

La mazzetta

Attilio Veraldi

Editore : Ponte alle Grazie

Pagine: 288

 

 

 

 

LA MAZZETTA – IL LIBRO

In una Napoli sensuale, disperata e viziosa, una ragazza sparisce portando con sé una cartella di documenti importanti – un appalto truccato.

Il padre della ragazza, don Michele Miletti -l’uomo forse più ricco di Napoli, sessantanove anni e «ancora il ritmo di un’Esportazione ogni cinque minuti, il tempo di fumare la precedente» – incarica Sasà Iovine, finto avvocato che si arrabatta con piccoli luridi affari, di ritrovare la figlia difficile e ribelle ma soprattutto di far sparire i documenti la cui pubblica circolazione avrebbe compromesso un giro di mazzette consistenti.

Sasà si ritrova coinvolto in un malaffare molto più grande di lui, famigliare e politico. Il malaffare è talmente sporco che Sasà le prende di santa ragione da due omoni grandi come armadi, i Gemelli, ma sopporta tutto perché insegue – come un cane inseguirebbe una salsiccia – una mazzetta, una percentualina che non ha alcuna intenzione, come tutti gli altri, di farsi sfuggire.

Tra corruzione, istinti famelici, cadaveri, adulteri e inganni si snoda questo romanzo, capostipite del giallo italiano, così attuale, ritmato e potente che sembra essere stato scritto domani

LA MAZZETTA – L’AUTORE

Attilio Veraldi (Napoli, 1925 – Monte Carlo, 1999) è stato uno scrittore e traduttore italiano. Nonostante la produzione tutto sommato poco copiosa, per l’eleganza della scrittura e la maestria delle descrizioni taglienti, a volte impietose e mai folkloristiche, Veraldi è considerato uno dei padri del giallo italiano.

Attilio Veraldi cominciò a scrivere romanzi gialli relativamente tardi, su insistenza dell’allora direttore editoriale della Rizzoli Mario Spagnol, che lo convinse a mettere mano a La mazzetta, pubblicato dalla stessa casa editrice nel 1976. Fino ad allora Veraldi era stato soprattutto traduttore raffinato ed elegante dall’inglese e da lingue scandinave, lavorando e viaggiando tra Milano, la Scandinavia, l’America del Sud e del nord.

Il primo hard boiled napoletano vendette 45.000 copie in pochi mesi; nel 1978 uscì anche un film, altrettanto fortunato, diretto da Sergio Corbucci. Con Ugo Tognazzi e Nino Manfredi.

Con La mazzetta, Veraldi creò il personaggio di Sasà Jovine, un ambiguo ma simpatico faccendiere di mezza tacca:

  • dedito al disbrigo di incombenze poco pulite
  • al servizio di personaggi compromessi con la camorra,
  • sempre in bilico tra legalità e illegalità,
  • in un’ambientazione da hard boiled californiano, senza nulla concedere alla macchietta partenopea.

Iovine tornò poi in Uomo di conseguenza, del 1978

Un altro fortunato personaggio di Veraldi è il commissario Apicella, presente sia in Naso di cane (anche questo diventato un film) che in L’amica degli amici.

Con Veraldi Napoli entrò così a pieno titolo nella geografia del giallo italiano contemporaneo. Con Il Vomerese l’autore fu uno dei primi a porre al centro di un romanzo il fenomeno del terrorismo rosso.

Veraldi morì a Montecarlo nel 1999.

Le Opere
  • La mazzetta (1976)
  • Uomo di conseguenza (1978)
  • Il vomerese (1980)
  • Naso di cane (1982)
  • L’amica degli amici (1984)
  • Donna da Quirinale (1990)
  • Scicco (1991)
  • L’ombra dell’avventura (1992)
  • L’ inseguimento (1925-1999

Al libro è dedicato un bell’articolo de La Repubblica

LA MAZZETTA – HARD BOILED ALLA NAPOLETANA

Ma che cos’è un “hard boiled”? Se dico Quentin Tarantino??? Lampadina accesa!

Hard boiled è un genere letterario che trova le proprie radici nei romanzi di Dashiell Hammett (il papà di Sam Spade, il protagonista de Il falcone maltese) verso la fine degli anni venti e che venne perfezionato da Raymond Chandler (beh, Philip Marlowe, interpretato da Humphrey Bogart,  è un mito!) nei tardi anni trenta.

«Hammett ha restituito il delitto alla gente che lo commette per un motivo, e non semplicemente per fornire un cadavere ai lettori; e con mezzi accessibili, non con pistole da duello intarsiate, curaro e pesci tropicali» (Raymond Chandler, La semplice arte del delitto)

L’hard boiled rientra nel genere poliziesco o detective fiction. Si distingue dal giallo deduttivo per una rappresentazione realistica del crimine, della violenza e del sesso. Il termine pulp fiction è spesso usato come sinonimo di hard boiled.

LA MAZZETTA – LA MIA OPINIONE

Un romanzo “arcaico”, diciamo così. Per tanti versi mi ricorda Scerbanenco e il suo Lamberti, ma Sasà è una figura tragicomica, estremamente attuale. Infatti “il romanzo potrebbe essere stato scritto domani” è l’unico modo di definirlo. Che invece risalga ad un’altra epoca ce lo indica il continuo riferimento alle lire, la nostra rimpianta e mai dimenticata moneta nazionale, sostituita dall’EURO dal 1 gennaio 2002.

Interessato solo al suo tornaconto personale, Sasà mi ricorda tanti piccoli e grandi faccendieri, che Mani Pulite avrebbe dovuto spazzare via e che invece si sono moltiplicati a dismisura….

Bello, avvincente, crudo e reale, ti tiene avvinto dalla prima all’ultima pagina. Anche dopo 40 anni, un bel libro è sempre un bel libro …. E un mondo di imbroglioni e lestofanti resta sempre un mondo di imbroglioni e di lestofanti.

Una Napoli viva e vera, quella di Veraldi, attualissima come i suoi personaggi. Nulla concede al folclore. Nessuna macchietta. Tutti personaggi tragici, a mostrare e a svelare l’anima greca della città, fondata dai Greci, non dai Romani!

Insomma, un romanzo che mi ha conquistato. Ve lo consiglio se siete appassionati di gialli. Per dimostrare che non sono solo gli stranieri a scrivere bene in questo genere.

 

VOTO : 8/10

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!