La grande ignoranza di Irene Tinagli

La grande ignoranza è un interessante saggio che Irene Tinagli ha pubblicato nel 2019 per cercare di comprendere il disamore degli Italiani per la politica. L’ho riletto poco prima delle Politiche 2022. Provo a spiegarvi perché dovremmo leggerlo

La grande ignoranza

Irene Tinagli

Editore: Rizzoli

Collana: BUR Saggi

Anno edizione: 2019

Pagine: 272 p.

Genere: saggi

La grande ignoranza : il libro

Perché gli italiani hanno perso fiducia nella politica? Come siamo arrivati alla situazione attuale, dove l’incompetenza regna sovrana? Irene Tinagli, grazie alla sua esperienza diretta e alle informazioni raccolte in un ricco database su tutti i membri della Camera dei deputati e dei governi dal 1948 a oggi, traccia il ritratto di un’Italia dove la qualità della politica e dei politici è stata erosa, al punto di lasciare un Paese assuefatto al linguaggio sgangherato e all’ignoranza elevata a segnale di freschezza, spontaneità, vicinanza al “popolo”. Un’analisi precisa e dettagliata che esamina formazione e carriere di parlamentari e ministri, meccanismi interni ai partiti e dati sui criteri di selezione. E che non manca di valutare i fattori esterni che sulla politica hanno inevitabile effetto, come l’evoluzione dei mass media o l’ondata di anti-intellettualismo che dilaga in Europa e nel mondo.

Questo libro è un lavoro fondamentale che spinge a chiederci in che direzione stiamo andando, quali possibili soluzioni ci offre la letteratura esistente e come possono essere migliorate e applicate in questa Italia alla deriva, che per cambiare dovrebbe smettere di cercare nuovi messia, salvatori della patria o ricette miracolose. E iniziare a porsi una semplice domanda: “E se per una volta provassimo, banalmente, a mettere al potere dei politici preparati e competenti?”.

La grande ignoranza : l’autrice

Irene Tinagli Eurodeputata e Presidente della Commissione Problemi Economici e Monetari del Parlamento Europeo, vicesegretaria vicaria del Partito Democratico.

Dopo la Laurea in Management conseguita presso l’Università L. Bocconi, ha conseguito un Master of Science e un Dottorato in Public Policy presso la Carnegie Mellon University di Pittsburgh, con specializzazione in economia dell’innovazione e sviluppo. E’ stata consulente per le Nazioni Unite, la Commissione Europea e numerosi governi nazionali e regionali sui temi delle politiche per l’innovazione, l’attrattività, lo sviluppo economico regionale e urbano.

Nel maggio 2019 è stata eletta al Parlamento Europeo nella circoscrizione Nord-Ovest. Nel settembre 2019 è stata eletta Presidente della Commissione Problemi Economici e Monetari del Parlamento Europeo. Da Marzo 2021 nominata vice segretaria nazionale del Partito Democratico.

E’ stata editorialista del quotidiano La Stampa e ha pubblicato alcuni saggi tra i quali: Talento da Svendere (Einaudi, 2008), Un futuro a Colori (Rizzoli, 2014), La Grande Ignoranza (Rizzoli, 2019).

La grande ignoranza : breve riassunto e commento personale

Vi dico subito che no, non voto per il Partito Democratico, ma il saggio della Tinagli mi ha dato molto su cui riflettere. Infatti l’autrice ci fornisce un’analisi spassionata e crudele della società odierna e del suo deprimente livello intellettuale.

Con estrema semplicità,  la Tinagli ci spiega come si è degradata la qualità del sistema politico in italia… Nonostante sia evidente la posizione di chi scrive, vale la pena leggerlo perché fa capire veramente tante cose… Ben documentato con metodo e rigore scientifico,  dimostra come si tenda a confondere ignoranza con freschezza e onestà.

Per certi verso un vero e proprio cazzotto in pancia. Decisamente irrealizzabili le soluzioni proposte, cosa di cui è ben consapevole anche l’autrice.

Particolarmente incisiva l’introduzione

Ai giorni nostri si può essere di tutto – volgari, aggressivi, ignoranti, millantatori, costruttori abusivi, evasori e falsari –, ma guai a difendere l’istruzione e le competenze conquistate con l’impegno e il duro lavoro.

… Oggi i politici sono quelli che sanno dar voce, possibilmente sbraitando più forte degli altri, ai bisogni della gente, sono quelli che ascoltano la «pancia» degli italiani, quelli che sollevano polveroni e denunciano problemi e ingiustizie.

Ma poi chi elabora le soluzioni?

… nel mondo attuale, con l’incalzare del progresso tecnologico e l’intensificarsi della competizione nei mercati globali, le competenze scientifiche, economiche, manageriali ma anche politiche e diplomatiche necessarie per governare un Paese sono ancora più complesse che nel passato.

E di fronte a queste sfide non possiamo permetterci un sistema politico che non sia in grado di formare, selezionare e valorizzare le persone migliori e più preparate…

Ci hanno fatto credere che con l’ignoranza al potere si potesse trovare una scorciatoia e dare un colpo alle élite, agli intellettuali e ai poteri forti.

Ma è un abbaglio, è un grandissimo inganno….

Denigrare l’istruzione, togliere valore alla faticosa conquista della competenza significa creare una società in cui non ci saranno più ascensori sociali e in cui vinceranno solo la forza, la ricchezza e la furbizia, in cui i poteri forti e opachi saranno sempre più forti e sempre più opachi, mentre i deboli e gli onesti saranno sempre più emarginati…

Se un Paese aumenta il proprio debito pubblico per pagare più sussidi anziché fare investimenti, se si gioca la credibilità internazionale e gli investitori scappano, se le aziende chiudono, se i tassi di interesse schizzano alle stelle e i mutui diventano inaccessibili, se si decide di uscire o di farsi cacciare dall’euro e i risparmi si svalutano…

Restituire valore alla competenza significa fare in modo che i cittadini siano rappresentati e governati da persone che mettono al servizio del Paese non solo passione e dedizione, ma anche esperienze e conoscenze qualificate, nell’interesse collettivo.

… Pretendere che i politici mettano nel loro lavoro lo stesso impegno, la stessa serietà, studio e competenza che tanti italiani hanno messo e mettono ogni giorno nel loro lavoro non è quindi un capriccio da elitari, ma un nostro diritto di cittadini.

Insomma, un saggio tutto da leggere

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!