LA FIGLIA PIÙ BELLA di Hans Tuzzi (Le indagini di Melis)

LA FIGLIA PIÙ BELLA di Hans Tuzzi è un romanzo della serie dedicata al vice-questore Norberto Melis. Vediamo che cosa succede…

 

La figlia più bella

Hans Tuzzi

Editore: Bollati Boringhieri

Anno edizione: 2015

Pagine: 158 p

 

 

La figlia più bella. Descrizione

Giugno 1986. Mentre tutta l’Italia segue i mondiali di calcio, una ragazza viene trovata affogata in una roggia nelle campagne di Abbiategrasso: non è un incidente, ma l’assassino non ha abusato sessualmente della vittima.

L’indagine, partita male, viene affidata a Melis. Che sa bene come, in questi casi, i primi sospetti si devono concentrare sulla cerchia dei famigliari.

I quali, però, nella loro cascina isolata fra i campi, non soltanto forniscono solidi alibi l’uno con l’altro, ma sembrano sinceramente provati dal dolore.

L’attenzione del commissario si sposta perciò sulla cittadina, dove tutti, o quasi, conducono una vita apparentemente esemplare ma dove in realtà ciascuno ha i propri più o meno inconfessabili segreti.

Non mancano poi le lettere anonime, a schizzar fango e sospetti ora su questo ora su quello, arrivando persino a gettare ombre sul passato della povera ragazza morta alla quale, forse, qualcuno aveva promesso una carriera da attrice cinematografica.

Coadiuvato da personale di polizia a lui sconosciuto, Melis non sottovaluta nessuna traccia, eppure qualcosa gli dice che le origini del delitto vanno cercate altrove…

La figlia più bella.Breve riassunto e commento personale

Domenica 22 giugno 1986. Dopo la passeggiata mattutina con Kim, il loro cane, Fiorenza e Melis si godono una tranquilla domenica d’inizio estate…  Norberto si fuma la sua prima pipa e intanto legge il giornale. Una notizia attira la sua attenzione (pag 7):

«Anche questo finirà nel nulla… io sono venuto a Milano nel 1975…Quando arrivai qui, avevano appena ammazzato una poveretta… non si trovò mai il colpevole…

Scoprii che in città, tra il 1970 e il 1975, vennero uccise a coltellate undici donne… alcune erano prostitute…ma quella povera ragazza, Simonetta Ferrero, uccisa nei bagni della Cattolica senza che mai sia stato scoperto l’assassino?»

In realtà l’omicidio che ha attirato l’attenzione di Melis non è stato commesso per accoltellamento. La giovane vittima “E’ stata tenuta con la testa sott’acqua finché non è morta“.

Fiorenza, invece, era rimasta colpita dalle figure dei due genitori assediati dai cronisti e trascina Melis ad Abbiategrasso, dove il delitto è avvenuto.

Non vuole indagare, Melis, ma accompagna comunque la sua fidanzata…

Quando il caso…

Nonostante la reticenza di Melis, l’indagine gli viene affidata direttamente dal questore, quando il titolare dell’inchiesta subisce un grave incidente.

Chiamato a mettere ordine in un’indagine portata avanti con molta approssimazione, Melis non esita a smuovere mari e monti pur di concedere giustizia alla giovane vittima, perchè, come dice a Fiorenza

Ai morti si deve la verità

Giovanna era “la figlia più bella”, della famiglia, che ha anche una seconda ragazza cui pensare. Una sedicenne con la sindrome di Down, Piera, che si rivelerà fonte di grande stupore per tutti…

“Lei aveva la vita. Io solo la pietà”

Un romanzo sconvolgente, sotto molti punti di vista. Che conquista lentamente, come sempre nei romanzi di Tuzzi

VOTO : 8/10

/ 5
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!