La favolosa storia delle verdure. Biografia di pomodori & Co.
Un insolito libro, che ci fa conoscere la Storia attraverso le verdure che mangiamo! Vediamo come è possibile!
La favolosa storia delle verdure
Évelyne Bloch-Dano
Traduttore: S. Prencipe
Editore: ADD Editore
Anno edizione: 2017
Pagine: 192 p.
La favolosa storia delle verdure. Descrizione
La favolosa storia delle verdure. Breve riassunto e commento personale
E’ una vera e propria biografia delle verdure, ricca di aneddoti, riferimenti letterari, musicali e artistici, questo libro della scrittrice francese Évelyne Bloch-Dano. All’inizio del libro si legge:
“L’aria che respiriamo e gli alimenti che ingeriamo: per l’essere vivente nutrirsi è essenziale. Il cibo è ciò che ci mantiene in vita, ma è anche quello che ci lega all’ambiente circostante, alla nostra storia, alla nostra società, alla nostra epoca, al nostro status sociale, agli altri”.
Come ci spiega l’autrice, i vegetali, per molto tempo, hanno rappresentato se non la base della nostra tavola, garantita dai cereali, sicuramente una parte fondamentale.
Del resto, come avrete notato anche leggendo il mio blog, molte delle ricette con cui cuciniamo i vegetali provengono direttamente dalla tradizione familiare, dalla cucina delle nostre nonne.
La struttura del libro
L’autrice ci parla di 10 verdure: cardi e carciofi, topinambur, cavoli, pastinaca, carota, piselli, pomodori, fagioli, zucche e peperoncini.
Ogni capitolo è un mix di storia, linguistica, arte e folklore.
Per ognuna delle dieci verdure che ci vengono raccontate, la sezione relativa si apre con la descrizione di un quadro che le rappresenta o di un passo di un romanzo o poesia che le è stata dedicata.
Vengono poi ripercorse le tappe evolutive di ognuna delle verdure presentate. Dall’etimologia al termine attuale, dalla terra di origine, a volte completamente diversa da quella che crediamo di conoscere a quella in cui oggi ognuna di esse è prevalentemente coltivata.
ALCUNI PERSONAGGI
Dopo la storia dei cavoli, che, come sappiamo, appartengono alla famiglia delle Brassicacee, e sono uno degli ortaggi più antichi, già presente nel Paleolitico, scopriamo la storia dei piselli.
Anche la loro origine è antichissima. Addirittura le prime tracce di questi legumi risalgono al Neolitico antico, tra il 7000 e il 6000 a.C., in Medio Oriente.
Oggi, nel mondo, esistono ne migliaia di varietà, risultato di un paziente lavoro di selezione. Ricordiamo che fu proprio il pisello a permettere al naturalista, matematico e monaco agostiniano ceco Gregor Johann Mendel (1822-1884) di rivoluzionare la conoscenza delle leggi dell’ereditarietà.
MODA E CIBO
Leggendo queste pagine non ho potuto fare a meno di riflettere su quanto la moda influenzi persino la nostra alimentazione, spesso senza nemmeno che ce ne accorgiamo.
Pensate ai cavoli: venti anni fa erano considerati solo “puzzolenti” verdure per poveracci. Oggi, invece, fior di chef ne esaltano il gusto in piatti che di semplice e povero hanno ben poco. Come si legge anche nel libro :
“niente è più mutevole del gusto, influenzato dall’epoca, dal luogo, dal gruppo sociale cui apparteniamo, senza dimenticare la parte soggettiva e personale che coinvolge”.
In effetti, sottolinea la scrittrice,
«L’uomo è l’unico essere vivente a non subire meccanicamente i vincoli dell’ambiente che lo circonda ma a poter scegliere la propria alimentazione in base a criteri non fisiologici, bensì simbolici».
Un libro che vi consiglio se, come me, non potete fare a meno di fare la spesa e cucinare chiedendovi come sia arrivata la patata nei nostri piatti o perché non troviamo più i cedri!