Jota. La zuppa triestina per la cena di San Silvestro

Jota. Un piatto caldo della tradizione triestina fatto con ingredienti poveri ma nutrienti.

Una versione “riveduta e corretta” per accompagnare il classico cotechino durante il cenone di Fine Anno:

eliminerò i crauti ed aggiungerò 100 g di lenticchie secche e 100 g di cannellini. Ovviamente, al posto delle costine, aggiungerò il cotechino, preso fresco dal mio macellaio di fiducia!

  • Preparazione: 20 Minuti
  • Cottura: 180 Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: 4 Persone
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • 250 g Fagioli borlotti secchi
  • 100 g Pancetta affumicata
  • 100 g Crauti (Facoltativo)
  • 200 g Costine di maiale
  • 2 Patate
  • 2 spicchi Aglio
  • 1 foglia alloro
  • 2 cucchiai Farina
  • 1 cipolla
  • q.b. Olio extravergine d'oliva
  • q.b. Sale
  • q.b. Pepe

Preparazione

  1. FASE 1: PREPARARE LA ZUPPA CON LE COSTINE

    Lasciate i fagioli a bagno in acqua fredda una notte poi sgocciolateli e metteteli in una casseruola con le patate intere sbucciate, la cipolla tagliata ad anelli, l’alloro, 1 spicchio d’aglio, le costine, coprite con 1 litro e 1/2 d’acqua fredda, ponete sul fuoco e cuocete lentamente per circa 1 ora.

  2. FASE 2: preparare il roux

    • Nel frattempo in un tegamino scaldate 2-3 cucchiai d’olio, insaporitevi lo spicchio d’aglio rimasto tritato finemente, cospargete la farina, mescolate e cuocete fino a quando il composto è diventato color nocciola.
    • Aggiungete il composto ai fagioli e cuocete ancora per 30 minuti.
  3. FASE 3: cuocere i crauti

    • In un tegame scaldate due cucchiai d’olio, unite la pancetta tagliata a fettine spesse, dopo alcuni minuti mettete i crauti, salate, pepate, coprite e cuoceteli a fuoco dolce per circa 1 ora e 30 minuti, mescolandoli ogni tanto e, se asciugassero troppo, aggiungete dell’acqua calda.
  4. FASE 4: completare

    • A cottura ultimata dei crauti trasferiteli nella pentola dei fagioli, regolate sale e pepe, assaggiate e portate a cottura finale in circa 20 minuti.
    • Ritirate, fate riposare la minestra a temperatura ambiente e servitela tiepida.

Note

JOTA. UN  PO’ DI STORIA

Si tratta di una minestra originaria della cucina friulana. nella più famosa versione triestina è a base di crauti (in dialetto triestino capuzi garbi, cappucci acidi), fagioli e patate.

Viene insaporita con costine, cotenna o altra carne di maiale, affumicata e non, e semi di cumino.

Diversamente che a Trieste, dove non fu mai considerata cibo da poveri semmai l’opposto, la jota in Friuli veniva considerata una pietanza di ripiego.

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *