Ghiaccio Nero di Michael Connelly (Harry Bosch # 2)

Ghiaccio Nero di Michael Connelly è il secondo volume della serie avente come protagonista Harry Bosch, il tenebroso detective della Divisione Hollywood della polizia di Los Angeles.

Scopriamo insieme di che cosa parla

Ghiaccio nero

Titolo originale : The Black Ice

Autore: Michael Connelly

Traduttore: G. Montanari

Editore: Piemme

Anno edizione: 2008

1ª ed. originale : 1993

Pagine: 393 p.

 

 

 

Ghiaccio nero. Descrizione

In un motel di periferia viene rinvenuto il cadavere di un poliziotto. Si è sparato alla testa con un fucile a canna doppia e ha lasciato un biglietto d’addio.

Sembra un caso semplice, ma Harry Bosch, detective della Divisione Hollywood a Los Angeles, non è convinto.

Calexico Moore, il presunto suicida, stava indagando sul traffico di una nuova droga, il “ghiaccio nero”, e Bosch sapeva che non aveva alcun motivo di togliersi la vita.

Deciso ad andare fino in fondo, Bosch si fa mandare in Messico per continuare l’indagine iniziata da Moore.

GHIACCIO NERO. IL TITOLO

Ghiaccio nero è  il nome di una nuova droga prodotta dai Messicani. Si tratta di una copia del Vetro degli Hawaiani, un mix di altre droghe (“una sostanza stupefacente ottenuta combinando eroina, cocaina e PCP”, pag 69) proveniente dalle Isole del Pacifico.

Ma nel corso del libro scopriremo che si tratta anche di un modo di dire.

Ghiaccio nero. Breve riassunto e commento personale

Nuovo viaggio di Harry Bosch nel nero dell’animo umano. Stavolta si troverà a combattere con narcotrafficanti, poliziotti corrotti, politici intriganti e cattivi della peggior specie, rischiando più volte di lasciarci le penne.

Sicuramente uno dei libri più belli della serie, con tanta suspense e tantissima azione… Altro che film! L’ho riletto tutto d’un fiato e mi sono resa conto che avrebbe potuto benissimo essere stato scritto oggi, invece che nel 1993.

Ma procediamo per ordine…

IL “SUICIDIO” DI CALEXICO

Calexico “Cal” Moore era un detective della Divisione Narcotici di Hollywood. Scomparso da alcuni giorni, viene trovato la sera di Natale con la faccia spappolata in un infimo motel di Hollywood Boulevard.

Bosch  è di turno (ah, la iella!) ed avrebbe dovuto essere il primo ad arrivare sulla scena del presunto suicidio. Ma, quando arriva al motel, trova tutti i “Pezzi Grossi” già al lavoro. Il Capo Irving, per tenerlo lontano dalle indagini, gli affida il “lavoro sporco”: avvertire la moglie separata del collega morto.

LA VEDOVA MOORE

Sylvia Moore ci piace sin da subito (come pure a Bosch!). E’ un’insegnante di letteratura ed una donna di straordinaria forza morale (oltre che di una bellezza sconvolgente, naturalmente) ed accoglie Harry con una citazione tratta da Il Lungo Addio di Raymond Chandler (pag 45):

“Non c’è trappola più mortale di quella che ci prepariamo da soli”

Cal Moore ha lasciato un biglietto : “Ho scoperto chi ero”. Che cosa ossessionava Moore? Quale parte del suo passato lo ha spinto a quel gesto estremo.

“FUORI DAI PIEDI”!

Irving vuole Bosch lontano dal caso Moore. Considerazioni politiche hanno portato alla decisione di far passare un omicidio di un poliziotto corrotto come il suicidio di un eroe americano.

Il Tenente Pounds, superiore diretto di Bosch, per rendergli impossibile indagare per conto suo, gli affida uno dei casi di un suo collega, Porter, che ha deciso di andare in pensione. Per Bosch (pag 53)

“Pounds era un burocrate, una nullità. Vedeva il crimine, gli spargimenti di sangue, la sofferenza degli esseri umani come VOCI STATISTICHE”

Mai errore fu più grave:

Bosch si dedica al nuovo caso: Uno sconosciuto di origine ispanica (Juan Doe # 67) trovato morto una settimana prima dietro una tavola calda. A trovare il corpo, proprio Cal Moore…Da questa “coincidenza” (e Harry non crede alle coincidenze), Bosch si ritrova ad indagare, solo contro tutti, anche sull’omicidio del collega, che, tra l’altro, ha lasciato un fascicolo proprio per Harry.

Infatti i due si erano visti qualche tempo prima: Bosch stava indagando sulla morte di un corriere della droga hawaiano, Jimmy Kappalanni.

GUERRA DI DROGA

Secondo la tesi di Bosch (e della DEA), Kappalanni era stato eliminato da qualcuno del Cartello Messicano, guidato da “El Papa”, Humberto Zorrillo, un messicano di Mexicali, che(pag 74)

“gode dell’appoggio e della collaborazione di agenti della Polizia Giudiziaria Statale messicana…è rispettato come un eroe”

nei barrios (quartieri popolari tipo favelas brasiliane) da cui proviene. Un intoccabile, insomma…

Stranamente, Moore non aveva detto nulla di tutto ciò a Bosch…Che cosa stava combinando il collega??? Era davvero passato “al lato oscuro”? e che cosa c’entra Juan Doe con tutta la storia???

Se la montagna non va da Maometto…

Per avere giustizia per lo sconosciuto Juan Doe # 67, Bosch è disposto a tutto. Di tasca sua, se ne va in Messico per trovare la verità… e forse non gli piacerà quello che scoprirà laggiù…

Perché Bosch non può fare come i suoi capi,non può (pag 199)

“lasciar correre, dimenticare questa storia. A loro non importa chi ha ucciso Cal, perché aveva sgarrato. Lo cancellano come una specie di debito sfortunato…a me importa, invece”

Del resto, forse Cal è stato ucciso perché stava provando a redimersi, mettendo insieme il dossier per Bosch…

VOTO: 10/10

Si, un bel 10 a questo libro PAZZESCO!

HARRY BOSCH COME HARRY HALLER

Mi ha colpito il fatto che il padre naturale di Bosch, Michael Haller, nel corso del loro unico incontro, gli abbia detto (p. 210): ” Harry Haller. Avresti potuto essere tu”, se lui lo avesse riconosciuto.

Harry Haller è il protagonista del mio libro preferito in assoluto, Il lupo della steppa di Herman Hesse.

In effetti Bosch è molto “LUPO della STEPPA”. Come Haller,  si trova da solo in una società che non riconosce e non lo apprezza. Come il personaggio di Hesse, anche Bosch fa fatica a trovare posto in un mondo governato da valori che lui non accetta, un mondo privo di ideali, in cui conta solo fare carriera e arrivare in alto.

Dove “verità e giustizia” non sono più nemmeno voci del dizionario…

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!