Da oggi e fino a giovedì, una serie di articoli dedicati ad un argomento che mi sta molto a cuore: le donne.
Eh, già…Ho sempre profondamente detestato la “festa delle donne” perché profondamente impoverita del suo significato.
A me bambina sembrava solo una scusa per uscire a fare baldoria lasciando a casa mariti e figli. In più, sono allergica alle mimose ed ho passato molte delle passate feste al Pronto Soccorso!
Stranamente, nessuno mi ha mai spiegato perché questo giorno fosse dedicato alle donne…Eppure l’ho chiesto alla maestra, alla Mamma, alle prof… Solo a 15 anni, finalmente, ho scoperto perché questa data fosse dedicata a noi donne.
E forse l’ho detestata ancora di più
Sinceramente io mi sento profondamente offesa per gli auguri e per i fiori! Vorrei che nel 2018 noi donne avessimo finalmente pari dignità, e non solo sulla carta o a parole.
A che serve dedicarci una giornata se poi siamo ancora trattate come esseri inferiori? Se per entrare in Parlamento abbiamo bisogno delle quote rosa? E che dire sul posto di lavoro, quando ci tocca sgobbare come quattro uomini per avere la giusta attenzione?
QUALCOSA E’ CAMBIATO???
Io non vedo troppi progressi, anzi, vedo soltanto che la situazione peggiora. Nessuna legge riesce a proteggerci. Stupri, omicidi, molestie sessuali e morali…ce n’è per tutti i gusti.
Il guaio è che i maschi li allevano le donne…
allora come è possibile che non riusciamo ad insegnare loro il rispetto? Permettiamo ai nostri stessi figli di trattarci come zerbini e poi ci lamentiamo…
Comunque, come sempre mi succede nella vita, ho letto tantissimi libri sull’argomento. Soprattutto negli ultimi anni, non riesco proprio a comprendere l’odio che sembriamo suscitare. Troppi folli gesti ci riguardano.
Credo che in parte sia proprio colpa del senso di destabilizzazione dovuto ai tanti progressi fatti nel campo dell’uguaglianza.
Perché il Maschio non sa più quale sia il suo ruolo. E questo ci riporta all’educazione che noi stesse impartiamo loro…
Vabbè, credo di aver parlato pure troppo e a sproposito. Vi propongo una carrellata dei libri che ho in giro per casa sull’argomento. Fateli leggere ai vostri compagni e ai vostri figli.
Perché la conoscenza è l’arma più forte di tutte
-
PROVA A DIRMELO GUARDANDOMI NEGLI OCCHI di Francesca Barra
E’ l’ultimo arrivato nella mia libreria virtuale e l’ho appena cominciato. Uscito in libreria l’8 Febbraio, il libro racconta la vicenda della con interviste esclusive a Maria Elena Boschi, Miriana Trevisan, Sonia Bruganelli, mamme di ragazzini che si sono suicidati a causa del cyberbullismo in Italia e all’estero e anche di ragazzini che invece ce l’hanno fatta.
LA PRESENTAZIONE (Dal sito Il libraio.it)
Contro la violenza della rete – Per la dignità delle donne
Ho deciso di proporre una soluzione anche per l’Italia, come già fatto in altri paesi: interdizione dai social e pene severe per chi diffama.
Vorrei che il coraggio fosse contagioso. Che l’impunità non diventasse l’alibi per distruggere un essere umano.
La rete sembra esser diventata una piazza virtuale dove tutto è lecito ed è possibile esprimere le più violente ingiurie sentendosi impunibili. Quotidianamente sperimentiamo come i social network siano sempre più – soprattutto per i più giovani – i luoghi ideali per atti di bullismo, insulti, aggressività. E non si tratta, come si potrebbe pensare, di un fenomeno che colpisce solamente personaggi pubblici: a subire le conseguenze più dolorose sono spesso persone comuni che da un momento all’altro possono ritrovarsi al centro di una tempesta mediatica da cui è impossibile difendersi, e che condiziona le loro vite per sempre. La rete non dimentica, e lascia tracce impossibili da rimuovere.
Francesca Barra sa cosa significa tutto questo: giornalista e conduttrice televisiva, ha subito sulla sua pelle quest’odio cieco e morboso, e quando le minacce sono arrivate persino a toccare i suoi figli ha deciso che era il momento di reagire. Aveva sopportato abbastanza. E ha denunciato, dando inizio sui giornali, in TV, online, a una campagna in difesa delle donne e contro l’odio gratuito e pericolosissimo di internet.
Intervistando e coinvolgendo in questo libro personalità del mondo delle istituzioni e dello spettacolo – da Miriana Trevisan a Paola Perego, da Laura Boldrini a Maria Elena Boschi – che hanno scelto di schierarsi in prima persona in una battaglia di civiltà che riguarda tutti noi, e avanzando proposte originali per contrastare questo fenomeno, la voce di Francesca Barra diventa quella di tutti coloro che sono costretti a subire in silenzio perché impauriti, per poter insegnare ai nostri figli a dire basta alla violenza in ogni sua forma, ed educarli a crescere con onestà, coraggio e rispetto.
-
Quando le donne governavano la terra di Vanna De Angelis
Uscito nel 2017, ho riletto questo libro con piacere, perché da sempre sono affascinata dal mito delle Amazzoni. Anche perché, ahinoi, con il tempo gli uomini sono riusciti a riprendersi il loro potere….ma noi siamo ancora indomite e fiere come le Amazzoni!
PRESENTAZIONE (dal sito dell’editore)
Millecinquecento anni prima di Cristo, ci furono donne che decisero di governarsi da sole. Dopo sanguinose guerre contro l’impero egiziano che decimarono gli uomini sciti, le loro donne furono costrette a farsi guerriere.
La fama di arciere abilissime, di combattenti indomite e coraggiose le precedeva ovunque e i popoli vicini si sottomisero o furono conquistati. Depositarie di poteri sciamanici e del grandioso segreto della fecondazione, gli uomini che sceglievano, stipulando lunghe tregue dedicate ai riti erotici della riproduzione, erano scacciati dopo la breve stagione dell’amore. Istituirono un regno tutto al femminile, dove trionfavano giustizia e solidarietà: il primo matriarcato che la storia ricordi. Le chiamavano Amazzoni.
Per i contemporanei, incarnavano la donna assoluta, un pericoloso miscuglio di sensualità femminile e violenza maschile, un essere indipendente e non bisognoso di protezione. Una minaccia carica di seduzione alla nascente società patriarcale. Da estirpare o sottomettere.
Ma, come un fiume carsico, l’essenza ribelle e combattiva delle Amazzoni non si è mai estinta perché nessuno è mai riuscito a soffocarla.
A un’altra donna forte, protagonista della Storia Inglese, è dedicato questo libro bellissimo, che mi ha fatto apprezzare ancora di più questa donna, che a tutti gli effetti può essere definita una vera regina amazzone.
Se volete conoscere meglio questo affascinante personaggio, cliccate QUI
-
Stai zitta e va’ in cucina. Breve storia del maschilismo in politica da Togliatti a Grillo di Filippo Maria Battaglia
PRESENTAZIONE del libro (da il libraio.it)
-
L’AMORE CRIMINALE di MATILDE D’ERRICO
Il saggio del 2014 ci racconta dei troppi “femminicidi” che funestano le nostre cronache. «La famiglia ammazza più della mafia». Inizia così questo saggio, che raccoglie le storie vere di vittime vere. Un libro choc
Presentazione del libro (dal sito dell’editore)
Ogni tre giorni, in Italia, un uomo uccide una donna. La uccide nonostante sia sua moglie, sua figlia o la sua ex.
La uccide perché è sua moglie, sua figlia o la sua ex. Le vittime del femminicidio muoiono per la rabbia, la gelosia, l’orgoglio degli uomini. Ma soprattutto muoiono perché sono donne, ancora troppo spesso silenziose, educate a una folle rassegnazione che non le spinge a denunciare chi abusa di loro.
Nel 2007 Matilde D’Errico ha cominciato a far emergere il dramma della violenza sulle donne nella trasmissione televisiva Amore criminale, di cui è autrice e regista.
In sette anni ha portato sullo schermo centinaia di storie vere – storie di vittime soprattutto, ma anche di chi, nonostante gli abusi, ce l’ha fatta – sempre senza morbosità, senza retorica. Ed è così, con la stessa misura, che ce ne racconta alcune in questo libro, dove a parlare, nella loro drammaticità, sono semplicemente i fatti.