FERRAGOSTO 2020 E INFORTUNI

FERRAGOSTO 2020 E INFORTUNI

Come già vi ho raccontato in precedenza, da oltre un mese combatto con una fastidiosa borsite / epicondilite, che nel frattempo è peggiorata e diventata bilaterale.

Confesso di non essere una paziente facile da gestire e di aver approfittato del braccio sano, sovraccaricandolo di lavoro… Il “guaio” è che io non posso prendere farmaci, essendo allergica a gran parte dei medicinali…

Quindi niente antibiotici e niente antidolorifici, solo riposo e ghiaccio! Finora ho sfruttato il lavoro dei Nipoti per digitare al posto  mio, ma fino a dopo Ferragosto mi abbandoneranno a me stessa! Non potendo cucinare, leggo tantissimo e cerco di riordinare il caos del blog, che certo organizzato non è, dal momento che seguo spesso la curiosità del momento…

Intanto ne approfitto per raccontarvi meglio le varie problematiche, nella speranza che la mia esperienza possa essere di aiuto ad altri.

Nel prossimo articolo, poi, ci concentreremo sulle allergie ai farmaci, un vero e proprio problema per tantissime persone!

Insomma, invece di dedicarmi a conserve e ricette per Ferragosto, riesco a malapena a sfogliare le pagine dell’ebook reader! Figurarsi scrivere…

FERRAGOSTO 2020 E INFORTUNI: l’epicondilite

Meglio nota come “gomito del tennista” se interessa la parte esterna del gomito o come “gomito del golfista” se interessa la parte interna, è una scocciante patologia del gomito, che causa un forte dolore locale, unito alla difficoltà nell’eseguire alcuni movimenti specifici.

In realtà è dovuta più spesso ad attività lavorative che richiedono movimenti ripetitivi del polso e della mano piuttosto che ad attività sportive.

Da un punto di vista medico,  il gomito del tennista è definito come una tendinopatia inserzionale: il processo infiammatorio interessa l’inserzione dei muscoli epicondilei estensori dell’avambraccio, che originano dall’epicondilo laterale del gomito.

In pratica è causato da un’infiammazione a carico dei muscoli e dei tendini che si inseriscono nell’epicondilo laterale e che sono responsabili dell’estensione del polso o delle dita della mano.

Le cure possibili

In genere risultano efficaci impacchi di ghiaccio, riposo, analgesici ed esercizi.

Un episodio di epicondilite laterale può durare, di solito, tra i sei mesi e i due anni. Tuttavia, la maggioranza delle persone tende a recuperare entro un anno.

Niente antidolorifici per me a causa delle mie allergie e nemmeno le infiltrazioni di cortisone stanno dando risultati…

L’unica e fondamentale cura è quella di tenere la parte interessata a riposo: solo rimuovendo la causa scatenante si può sperare di ridurre la problematica!

FERRAGOSTO 2020 E INFORTUNI: la borsite olecranica

Ovviamente io non potevo farmi mancare una bella borsite, che fa assomigliare le mie braccia a quelle di Braccio di Ferro!!! Vi racconto quello che ho imparato su questa patologia grazie al mio paziente ortopedico, che mi segue da oltre 40 anni!

In generale, una borsite è un’infiammazione del liquido sieroso (liquido sinoviale) contenuto all’interno di piccole sacche, dette “borse”, che proteggono articolazioni ed altre parti anatomiche. Queste borse si trovano ad esempio in gomito, spalla, ginocchio ed anca.

Esse permettono di rendere più fluido il movimento e assicurano la protezione da usure e traumi delle parti interessate. In pratica servono a lubrificare le articolazioni!

Le borsiti, cioè le infiammazioni di queste borse, provocano sintomi dolorosi, che rendono difficile o addirittura impossibile il movimento.

Non ve la tiro troppo lunga e vi dico solo che esistono due tipi di borsiti, emorragiche o infiammatorie.

Le cause della borsite possono essere diverse:

  • stress meccanici, causati da movimenti ripetuti, sfregamento, attrito;
  • patologie sistemiche, come artrite reumatoide o gotta;
  • infezioni batteriche o virali;
  • traumi, come cadute e incidenti;

L’invecchiamento e lavori o hobby, che prevedono sempre lo stesso movimento, tipico ad esempio di musicisti o artigiani, sono fattori di rischio che moltiplicano la probabilità di soffrire di borsite.

Quali sono i sintomi della borsite?

I sintomi della borsite sono:

  • dolore, amplificato dal movimento o dalla pressione;
  • arrossamento e gonfiore;
  • presenza di lividi (ecchimosi o ematomi) che corrispondono a piccoli versamenti di sangue;
  • eruzioni cutanee;
  • febbre (in caso di infezione o importante versamento di sangue)

Prevenire la borsite

Io avevo già sofferto di borsite, alle ginocchia e al gomito sinistro, oltre 20 anni fa. Dopo l’intervento, il mio ortopedico mi aveva raccomandato particolari accorgimenti, per evitare che il problema si ripresentasse.  Tali accorgimenti sono diventati ancora più importanti dopo che mi è stata diagnosticata l’artrite reumatoide.

Per venti anni hanno funzionato, ma alla fine il problema si è comunque ripresentato, anche perché negli ultimi mesi avevo passato davvero troppe ore davanti al PC…

Come evitare quindi che il problema della borsite si presenti o ripresenti???

  •  Cercate di evitare di poggiare sui gomiti quando lavorate alla scrivania;
  • Usate imbottiture specifiche per proteggere le ginocchia e piegare le gambe quando vi alzate o sollevate un peso, specie se svolgete attività lavorative ripetute e pesanti;
  • Per quanto possibile, evitate sforzi eccessivi o di sollevare carichi troppo pesanti;
  • Correte su superfici adeguate;
  • Riscaldate sempre i muscoli prima di ogni esercizio fisico, allenate il corpo all’equilibrio e al mantenimento di una corretta postura;
  • Non fate movimenti ripetuti ed evitate di tenere la stessa posizione troppo a lungo;
  • Cercate di evitare il sovrappeso corporeo.

CURARE LA BORSITE

Se la borsite è di grado leggero di solito basta l’uso della borsa del ghiaccio ed osservare un periodo di riposo. Il tutto è associato a un farmaco antiinfiammatorio per ridurre flogosi e dolore. Spesso viene anche applicata una benda elastica compressiva, per ridurre il disagio provocato dai movimenti.

In alcuni casi può essere necessario procedere all’aspirazione del liquido sinoviale contenuto nella borsa infiammata, ed eventualmente all’iniezione (infiltrazione) di corticosteroidi direttamente nella borsa, in modo da spegnere la flogosi e ridurre il rischio che si formi nuovamente.

Se è presente un’infezione, servono anche gli antibiotici…

Possono anche servire terapie fisiche locali (come laserterapia, crioterapia o ultrasuoni).

Nei casi più gravi, viene di solito consigliata l’asportazione chirurgica della borsa infiammata.

FERRAGOSTO 2020 E INFORTUNI

Insomma, data la situazione mi è stato imposta la totale astensione dal lavoro con PC… Per cui da lunedì sarò praticamente bloccata e non potrò scrivere altri articoli, visto che i miei giovani aiutanti mi abbandonano per andare in vacanza! Ben più grave, il Maritozzo dovrà provvedere da solo ai suoi pasti, visto che anche la Mamma va in ferie… L’abbiamo costretta a partire per fare visita ai suoi amati nipotini, che non vede dalla fine di Dicembre!!!

Domani vi racconterò meglio delle allergie ai farmaci

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!