Io adoro lo scrittore finlandese Arto Paasilinna, che ho scoperto tantissimi anni fa con un romanzo al limite dell’assurdo, L’anno della lepre.
Ed appena esce un suo nuovo libro, corro a comprarlo! Finora non mi ha mai deluso…. Scopriamo insieme il suo ultimo romanzo.
Emilia l’elefante
Arto Paasilinna
Traduttore: F. Felici
Editore: Iperborea
Prima pubblicazione : 28/02/2018
Pagine: 252 p., Brossura
Emilia l’elefante. Descrizione (dal sito dell’editore)
Se nel picaresco universo di Paasilinna gli animali selvatici sono i paladini di quella libertà irriverente che dà gusto alla vita, è l’elefante Emilia a essere stavolta catapultata nel selvaggio Nord.
Corre l’anno 1986 quando al Circo Finlandia, a Kerava, nasce una stella, che a sei mesi sventola già fiera con la proboscide la bandierina finlandese e in pochi anni conquista il Circo di Mosca e parte in tournée sulla Transiberiana, allietando i passeggeri con la danza dei cosacchi.
Ma l’Unione Sovietica è ormai al collasso, il circo al tramonto, e l’Europa si mette pure a vietare ogni esibizione di animali esotici, per quanto dotati di ben più talento di tanti umani commedianti.
All’intrepida padroncina Lucia Lucander non resta che salire in groppa alla pachidermica compagna di mille ribalte e lanciarsi nel circo del mondo per riportare Emilia tra i suoi simili. Comincia così la loro acrobatica odissea dalle piane del Satakunta alle foreste del Pirkanmaa, dalla regione dei laghi alla Carelia e poi alla volta del Sudafrica, in fuga da eco-complottisti e macellai megalomani, con l’aiuto di un pompiere, un gestore di minimarket e un latifondista in pene d’amore, sotto la benedizione di un prete maniaco-suicida e di un industriale fallito intento a costruirsi un sommergibile per farne un museo sottomarino.
La fantasia e il naturismo politicamente scorretto di Paasilinna si scatenano nelle più esilaranti avventure in questo barocco safari afro-finnico, che con il paradosso mette in scena la commedia umana, nella spensierata consapevolezza che se il mondo è pazzo, tanto vale fare di necessità risorsa e godersi a fondo le proprie follie.
Emilia l’elefante. Breve riassunto e commento personale
Leggere un libro di Paasilinna è sempre come salire sulle montagne russe. Sali a bordo tutto sorridente e poi scendi malfermo sulle gambe…
Ti ritrovi a compiere strane acrobazie tra assurdi personaggi (che poi tanto assurdi non sono) e non capisci come hai fatto a ritrovarti in una rissa tra animalisti complottisti, davanti ad un prete alcolizzato o su un camion dei pompieri!
E che dire del lungo viaggio di Emilia e della sua padroncina, Lucia Licander? Come diavolo hanno fatto a trascinarci da Kerava, poco a Nord di Helsinki, fino alle steppe siberiane?
Allora ti procuri una mappa e provi a seguire le due amiche nel loro lungo viaggio, che le riporterà infine “a casa”, in Finlandia.
Da qui, comincia l’avventura vera e propria di Lucia, disposta a tutto pur di garantire ad Emilia un futuro. Persino a trasformarsi in ladra!
Un lungo viaggio aspetta le due artiste circensi, che saranno aiutate nel loro percorso (che è soprattutto un viaggio di formazione) da tanti strambi personaggi.
Il cammino delle due amiche termina, pensate un po’, in Africa.
Infatti nell’epilogo Paasilinna ci racconta di essere andato ricerca di Emilia al Parco nazionale di Addo, 72 km a nord di Port Elizabeth….
L’avrà trovata???
A voi scoprirlo.
Un altro centro dello scrittore finlandese, di cui torneremo presto a parlare!
VOTO : 9 / 10
Se volete saperne di più sul PARCO NAZIONALE ADDO ELEPHANT, CLICCATE QUI
Pensate un po’: dal 1931, anno in cui è nato il Parco, gli elefanti sono passati da 16 a 451!
