CILIEGIE UNA BONTÀ IN ROSSO

CILIEGIE UNA BONTÀ IN ROSSO

Ne abbiamo parlato velocemente in un breve articolo qualche settimana fa (vedi QUI). Poi le abbiamo usate in diverse ricette. Oggi, finalmente, ci occupiamo delle ciliegie, questo meraviglioso frutto tra i miei preferiti in assoluto. Che ci regala tanta salute!

CILIEGIE UNA BONTÀ IN ROSSO. L’albero

La ciliegia (pl. CILIEGIE!!!) è il frutto di una pianta della famiglia delle Rosacee, il Prunus avium.  Originario dell’Europa. secondo Plinio il Vecchio fu introdotto in Italia dopo il 74 a.C. dal console romano Lucio Licinio Lucullo, che lo scoprì in Asia Minore. In realtà i semi di un certo numero di specie di ciliegie sono stati trovati in ritrovamenti archeologici dell’età del bronzo ed in siti archeologici pre-romani in tutta Europa. Probabilmente Lucullo portò in Italia una particolare specie.

L’albero cresce dai 15 ai 32 m di altezza ma, per renderli più facilmente accessibili alla raccolta, i coltivatori li mantengono di dimensioni più ridotte. Vive circa 100 anni e richiede molta luce.

  • La corteccia è levigata porpora-marrone.
  • Le foglie sono alternate, ovoidali acute semplici, lunghe 7-14 cm e larghe 4-7 cm, glabre di un verde pallido o brillante nella parte superiore. Hanno un margine serrato e una punta acuminata, con un picciolo lungo 2–3,5 cm che porta da due a cinque piccole ghiandole rosse. Anche la punta di ogni foglia porta delle ghiandole rosse. In autunno le foglie diventano arancioni, rosa o rosse prima di cadere.
  • I fiori bianchi peduncolati sono disposti in corimbi di due-sei assieme, ogni fiore pendente su di un peduncolo di 2–5 cm, del diametro di 2,5–3,5 cm, con cinque petali bianchi, stami gialli, ed un ovario supero; i fiori sono ermafroditi e vengono impollinati dalle api. La fioritura ha luogo all’inizio della primavera contemporaneamente alla produzione di nuove foglie.
  • Il frutto è una drupa carnosa (ciliegia) di 1–2 cm di diametro (più larga in alcune selezioni coltivate), di un rosso brillante fino ad un viola scuro quando matura a inizio estate. Il frutto commestibile ha un gusto da dolce ad abbastanza astringente e amaro, a seconda delle varietà, da mangiarsi fresco; esso contiene un singolo nocciolo lungo 8–12 mm, ampio 7–10 mm e spesso 6–8 mm, il seme dentro al guscio è lungo  6–8 mm. la maturazione si ha soprattutto in giugno

IL CILIEGIO DOLCE

Il ciliegio selvatico ha costituito fonte di nutrimento per gli umani per migliaia di anni. I noccioli sono stati trovati in depositi archeologici appartenenti a insediamenti dell’età del bronzo in varie zone europee, inclusa la Britannia.

Originato dal ciliegio selvatico, il ciliegio dolce è coltivato per il frutto, la ciliegia, che nei secoli è stato differenziato in moltissime varietà.

La coltivazione del ciliegio dolce è diffusa in tutto il mondo, dove le condizioni climatiche la permettono, e costituisce il fornitore principale del frutto detto ciliegia.

CILIEGIE UNA BONTÀ IN ROSSO. IL FRUTTO

Il frutto può nascere da due diverse specie botaniche:

  • il ciliegio dolce (il “ciliegio degli uccelli”, il Prunus avium), che produce le ciliegie che siamo abituati a consumare come frutta fresca;
  • il ciliegio acido (Prunus cerasus) che produce amarene, visciole o marasche, definite ciliegie acide.

La ciliegia, normalmente sferica, può assumere anche la forma a cuore o di sfera leggermente allungata. Il colore può variare dal giallo chiaro del graffione bianco piemontese al rosso quasi nero del durone nero di Vignola.

Anche la polpa assume colorazione e consistenza diverse a seconda della varietà e passa dal bianco al rosso nerastro nel primo caso e dal tenero al croccante nel secondo caso.

Il gusto è dolce, mai stucchevole, con punte di acidulo.

La ciliegia matura nel periodo primaverile-estivo e contiene un solo seme duro, color legno.

In italia sono principalmente diffuse due categorie di ciliegie: i duroni, più grandi e scuri, e le tenerine, più chiare e piccole

CURIOSITÀ LINGUISTICA

il nome cerasa, con cui li frutto viene indicato in diversi dialetti italiani e in numerose lingue, deriva  dal greco κέρασος (kérasos), a sua volta proveniente dal nome della città di Cerasunte (o meglio Giresun), nel Ponto (l’attuale Turchia) da cui, secondo Plinio il Vecchio, furono importati a Roma nel 72 a.C. da Lucio Licinio Lucullo i primi alberi di ciliegie.

CILIEGIA DI MAROSTICA IGP

E’ l’unica ciliegia italiana a marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta) e viene coltivata in provincia di Vicenza. Ha una forma caratteristica, che ricorda un piccolo cuore. La buccia è di colore rosso acceso mentre la polpa è quasi rosa, ma può variare fino al rosso più scuro. E’ un frutto succoso e molto dolce, con dimensioni superiori ai 2 cm

RACCOLTA

Le ciliegie si raccolgono da metà maggio a fine giugno e solo quando sono ormai mature. Infattiuna volta staccate dall’albero, non maturano più. Esiste però una varietà molto particolare, la ciliegia San Giacomo, che matura a fine luglio (La festa di San Giacomo è il 25 luglio) ed è tipica dei territori compresi tra Marzano Appio e Caianello.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!