Cena di classe di Perissinotto e D’Ettorre

Cena di classe è un interessante giallo, scritto a quattro mani da Alessandro Perissinotto e Pero D’Ettorre. Vi racconto perché mi è piaciuto

Cena di classe. Il primo caso dell’avvocato Meroni

Alessandro Perissinotto e Pero D’Ettorre

Editore: Mondadori

Collana: Il giallo Mondadori

Anno edizione: 2022

In commercio dal : 13 settembre 2022

Pagine: 296 p.

Genere : legal thriller

Cena di classe : il libro

22 febbraio 2018. All’avvocato Giacomo Meroni pare una mattina come tante, fredda e limpida. I rituali di sempre: la colazione con sua moglie Rossana e il bacio, prima che lei e la sua sedia a rotelle spariscano nel taxi che le porta a scuola. E in quel bacio ci sono due sapori: l’amaro per non aver ancora individuato il pirata della strada che ha investito Rossana l’11 settembre 2001, e il piccante di una donna che non ha perso la voglia di insegnare, di fare l’amore, di essere felice e di sciare.

Ma quella non è una mattina come tante, perché, dopo aver attraversato in bicicletta una Torino silenziosa e magica, Giacomo trova ad aspettarlo in studio una madamin compita e affranta; suo figlio, Riccardo Corbini, un grigio ingegnere sulla cinquantina, è appena stato arrestato con un’accusa pesantissima: lo stupro e l’uccisione di una compagna di liceo durante una cena di classe nel giugno del 1984. Le indagini per quel delitto si sono trascinate stancamente per un tempo infinito, poi, come spesso accade nei cold case, all’improvviso è apparsa una nuova prova, quella che, secondo il PM, inchioda il cliente di Giacomo.

Ma Corbini è un colpevole al quale garantire un giusto processo o un innocente che deve essere salvato dall’errore giudiziario? Giacomo sa che il compito dell’avvocato non è stabilire la verità; eppure, per lui, scoprirla fa la differenza. Per questo si impegna in un’indagine difensiva che finirà per coinvolgere tutti i compagni di classe della vittima e dell’imputato, riportando a galla odi, amori e rancori mai sopiti.

Cena di classe : gli autori

Alessandro Perissinotto (Torino, 1964), professore di Storytelling all’Università di Torino, ha esordito nel 1997 con una trilogia di gialli storici pubblicata da Sellerio. I suoi romanzi sono tradotti in otto lingue e tra i suoi titoli più noti troviamo: Semina il vento, Le colpe dei padri (secondo classificato al Premio Strega 2013), Quello che l’acqua nasconde, editi da Piemme, Il silenzio della collina (Premio Lattes Grinzane 2019) e La congregazione, pubblicati da Mondadori.

Piero d’Ettorre (Torino, 1965), avvocato penalista patrocinante in Cassazione, è socio di un importante studio torinese. In trent’anni di professione ha guardato dentro le profondità oscure della Giustizia e ha visto vicende di incredibile umanità. Adesso ha deciso di raccontarle, prestando la sua esperienza all’avvocato Meroni.

PERISSINOTTO & d’ETTORRE è il nuovo binomio del legal thriller italiano. Nata un quarto di secolo fa sui campi da calcio e proseguita su quelli da crossminton, la loro amicizia oggi si fa scrittura.

Cena di classe : breve riassunto e commento personale

Davvero una bella lettura quella di questo libro, che ci fa conoscere Giacomo Meroni e la sua fantastica moglie, Rossana, insieme a numerosi altri personaggi. Meroni è circondato da donne forti. Infatti oltre alla già citata Rossana, a occuparsi di lui troviamo la segretaria chioccia Clelia Barbero e la praticante Giulia Cannizzaro. Non possiamo però dimenticare il suocero “impiccione”, Vittorio Actis

l’uomo che lo aveva trasformato da carabiniere laureato in Legge in avvocato penalista, il suocero che da lui non si era mai lasciato chiamare papà, ma che da padre si era sempre comportato

Uno dei personaggi più divertenti è il tassista romano Nando, che ci incuriosisce con la sua fede rossonera

L’origine della fede rossonera di Nando rimaneva un mistero, dal momento che Ferdinando Addessi era quantomai fiero di essere nato a Sperlonga e parlava con l’accento della zona, che, con grande disappunto degli abitanti del piccolo comune, tutti scambiavano per napoletano. 

Tutti coinvolti in un modo o nell’altro nell’indagine che Giacomo è costretto a portare avanti per difendere l’ingegnere Riccardo Corbini.  Accusato di aver stuprato e ucciso, nel giugno 1984, una sua compagna di classe, Antonella Bettini.

 «È stato nel 1984, l’anno della maturità. Antonella era una loro compagna. A giugno, poco prima degli esami, hanno fatto la cena di classe. Sono andati in collina, nella cascina di un’altra compagna, Marta Grandi. Anche Riccardo qualche volta aveva partecipato alle feste che facevano lì, ma di rado, e quella sera non c’era.»

Certo Riccardo non attira le simpatie di Giacomo, che nutre qualche perplessità sulla sincerità dell’uomo.

Difendere gli assassini gli procurava sempre un certo disagio. I colleghi ripetevano che il compito dell’avvocato è quello di garantire l’equità del processo, non di stabilire la verità e ancor meno quello di far condannare i colpevoli e assolvere gli innocenti. Però a lui, forse per via del suo passato da carabiniere, forse per via di suo padre, che da carabiniere ci era vissuto e morto, a lui, Giacomo Meroni, la verità interessava.

Eppure  nonostante il dubbio che l’uomo sia colpevole, Giacomo e Giulia sono sicuri che qualcosa non torna nell’impianto accusatorio messo in piedi dal PM  Mario Rossi…

Gli stessi dubbi, del resto, li nutre anche l’amico fraterno di Giacomo, il colonnello Antonio Nicolosi:

 «Quella di Corbini è un’operazione poco chiara. Era tutto combinato: la pattuglia stradale, l’etilometro rotto, l’accertamento in ospedale… Tutto orchestrato dal PM per arrivare al test del DNA… La verità è che intorno a questa vicenda c’è davvero puzza di marcio: se te ne parlo è perché anch’io vorrei togliermi un po’ di dubbi»

Una cosa è chiara: Corbini è stato incastrato da qualcuno estraneo alla procura e alle forze dell’ordine. Chi dunque aveva interesse ad agire contro Corbini per far scagionare il Vallardi?

Poco alla volta, alternando all’inchiesta per stabilire la verità sull’omicidio di Antonella quella per trovare il suo personale Bin Laden e le gare di sci di Rossana, ci ritroviamo coinvolti in questo giallo decisamente interessante.

Nonostante le “spiegazioni tecniche”, infatti, gli autori riescono a non annoiare e anzi a coinvolgere il lettore sempre di più… e così non sono riuscita a staccarmi dal romanzo fino alla parola fine!!! Ed ora vorrei proprio sapere chi è il misterioso investitore di Rossana!

Molto interessanti anche i riferimenti ai terribili “Anni di Piombo”, che ci insegnano parecchio sulla dolorosa storia di quegli anni:

 «Lo sai chi erano Lorusso e Cutugno?»

Come Giulia, anche noi siamo impreparati. Ma ci pensa Giacomo a ricordare le vite spezzate dei due agenti di custodia Lorenzo Cutugno e Lorusso, il primo ucciso dalle Brigate Rosse, il secondo da Prima Linea.

«Chi viveva nelle grandi città del Nord ha un ricordo diverso del terrorismo. Torino, Milano, Genova: sembrava di essere in guerra. Un morto al giorno. Figurati poi come si viveva nella mia famiglia con un padre carabiniere!»

Insomma un romanzo di cui aspettiamo con impazienza il seguito

VOTO : 8/10

/ 5
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!