Carne e ossa
Kathy Reichs
Titolo originale: Break no bones
Traduttore: I. Annoni N. Pomilio
Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
Prima ed. originale : 2006
Prima ed. italiana : 2009
Pagine: 441 p.
Genere: medical thriller
Ambientazione: Isola di Dewees, Charleston, South Carolina
Carne e ossa. Descrizione
Sesso. Aspetto. Età. Antenati. Storia clinica. Spesso perfino la morte. È tutto scritto nelle ossa e Tempe Brennan, antropologa forense, di certo sa come leggerle.
Ma quando gli scavi nell’antico cimitero indiano di Dewee, in South Carolina, riportano inaspettatamente alla luce uno scheletro recente, l’esame al microscopio mostra una serie di indecifrabili, sottilissime scalfitture lungo la colonna.
Il mistero si complica quando un nuovo corpo, ritrovato appeso ad un albero, senza testa e cotto dal sole, rivela identici segni in corrispondenza delle medesime vertebre. Mentre un terzo cadavere, una donna, affiora dalle acque di una palude, Tempe incomincia a mettere insieme le tessere di un puzzle intricato e perverso. man mano che si avvicina alla soluzione, la posta in gioco sale e il rischio per la sua vita si fa più reale.
Ma per Tempe la verità è un vizio, più duro delle ossa, più forte della morte.
Carne e ossa. Breve riassunto e commento personale
La dottoressa Brennan si trova insieme ad un gruppo di studenti in un antico cimitero indiano del South Carolina. Tra i piedi, un giornalista, Homer Winborne, che indispettisce Temperance con una serie di assurde domande. Per fortuna, la sua attenzione è richiamata da uno studente (p. 11):
«Intruso insolito nella tre-est»
dichiara il ragazzo. Insolito? Intrusivo? Mai come il soggetto che si presenta sul sito: Richard L. “Dickie” Dupree, “imprenditore, immobiliarista e marcio fin nel midollo”. In parole povere, l’uomo che vuole costruire sul sito archeologico. Infatti prova persino a corrompere Tempe!
La Brennan non deve nemmeno arrivare nella buca che avverte (p. 15) “un odore che non avrebbe dovuto esserci”, l’inconfondibile odore della deomposizione. Sul posto, arriva il coroner, una cara amica di Tempe, Emma Rousseau. Che coinvolge l’amica nelle indagini.
Siccome le brutte notizie non arrivano mai da sole, Tempe viene avvertita dal suo ex marito Pete che sta per raggiungerla. Deve indagare su un telepredicatore, Aubrey Herron, su richiesta di un cliente, preoccupato per la scomparsa della figlia e pure dell’investigatore, Noble Cruikshank, che aveva assunto per ritrovarla.
Intanto Ryan è alle prese con le crisi della figlia Lily, ma è intenzionato a raggiungere Tempe a Charleston. Che intanto ci regale le sue riflessioni sulla violenza (p. 31):
«La violenza ferisce il corpo e l’anima…ci umilia tutti»
Emma è molto malata, ma cerca comunque di svolgere i suoi compiti al meglio. Lo scheletro “intruso” appartiene a un maschio bianco di mezza età, morto da almeno due anni. Strane scalfitture lungo la colonenna vertebrale fanno pensare ad un omicidio.
Ovviamente dove è Temperance i cadaveri fioccano ed un altro corpo viene ritrovato appeso ad un albero…senza testa e completamente cotto dal sole. Grazie alla patente, viene identificato come Chester Tyrus Pickney. Ma l’uomo è vivo e vegeto!
Sul secondo scheletro, segni analoghi a quelli riscontrati sul precedente. Figurarsi la faccia di Temperance quando scopre che l’impiccato è il detective scomparso!
Pete e Tempe cercano di seguire le sue ultime tracce e si ritrovano coinvolti in un caso terribile… che metterà a rischio, come sempre, le loro stesse vite…E
Un thriller a tinte fosche, che ci porta come sempre a riflettere sulla crudeltà insita nella natura umana. Un libro da leggere tutto d’un fiato, con un finale decisamente inatteso.