BRUTTI MA BUONI

BRUTTI MA BUONI

Prosegue l’avvicinamento al Natale, con la preparazione di tanti dolcetti sfiziosi, anche da regalare! Dalla tradizione piemontese, oggi vi propongo i “brutti ma buoni”.

Prima però vi racconto di che cosa si tratta

BRUTTI MA BUONI. Che cosa sono

Come dice il nome, i “ brutti ma buoni ” sono dolcetti con un aspetto rustico e grezzo, dal colore piuttosto spento.

A base di mandorle e nocciole, sono tipici del Natale e, nonostante l’aspetto, sono una vera bontà.

La loro origine è contesa tra la zona di Borgomanero in Piemonte e altre zone d’Italia, per questo troviamo diverse versioni di questo dolce.

Secondo alcuni, sarebbero stati inventati nel 1878 dal mastro pasticcere Costantino Veniani a Gavirate in provincia di Varese, per altri invece sarebbero originari di Emilia Romagna o della zona di Prato.

Prevedono l’uso di soli albumi e qui in Abruzzo l’impasto prevede l’uso di noci ed è arricchito con cacao e gocce di cioccolato!

Vi propongo la versione classica piemontese e quella abruzzese!

BRUTTI MA BUONI. La ricetta piemontese

  • DIFFICOLTÀ : bassa
  • PREPARAZIONE : 10 minuti
  • COTTURA : 30 minuti
  • COSTO : medio

INGREDIENTI

  • MANDORLE 200 g
  • NOCCIOLE 200 g
  • ZUCCHERO SEMOLATO 300 g
  • ALBUMI 5-6 albumi (circa 160 g)

PREPARAZIONE

Prima di tutto montate perfettamente gli albumi a neve fermissima per almeno 5 minuti, dovrete ottenere una spuma bianca e densa. Aggiungete lo zucchero e la vaniglia, continuate a montare fino ad ottenere una meringa fermissima e lucida, ci vorranno 2 – 3 minuti.

Tritate intanto le mandorle e le nocciole ed aggiungetele alla meringa amalgamando con una spatola dal basso verso l’altro per non smontare il composto.

Accendete il forno a 150°C.  Distribuite l’impasto a cucchiaiate su una teglia ricoperta di carta da forno, tenendo ben distanziate le cucchiaiate , e cuocete in forno ormai caldo per circa 25-30 minuti.

Lasciate raffreddare i Brutti ma Buoni fuori dalla teglia.

Ache se vi sembreranno un po’ mollicci, non preoccupatevi: raffreddandosi acquisteranno consistenza

CONSERVARE I BRUTTI MA BUONI 

I brutti ma buoni possono essere conservati per 7 giorni riposti in un barattolo di vetro con chiusura ermetica o all’interno di una scatola di latta. L’umidità è loro nemica, pertanto è sconsigliato congelarli.

BRUTTI MA BUONI. LA VERSIONE ABRUZZESE

Se volete preparare la versione abruzzese, invece delle mandorle usate uno stesso quantitativo di gherigli di noce, tritati grossolanamente e aggiungete al composto due cucchiai di cacao amaro, mescolati con lo zucchero.

Unite alla frutta secca anche 50 -60 g di gocce di cioccolato e procedete come nella ricetta principale.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!