BENEDICTA LA FIGLIA DEL BOIA
Ambrose Bierce
Titolo originale : The monk and the hangman’s daughter
Prima pubblicazione: 1891
Editore: Edizioni Falsopiano
Data edizione : 2016
Pagine : 86 p.
Genere : thriller, noir
BENEDICTA LA FIGLIA DEL BOIA. Descrizione
Una ragazza bellissima, avvolta in una veste rossa come il fuoco, scalza in un campo di fiori. Sola di fronte a un uomo appena impiccato.
È questa la visione che sconvolge la mente del giovane frate Ambrosius, inviato dai suoi superiori in una remota e pericolosa località delle Alpi austriache.
Quella splendida creatura, il suo nome è Benedicta, deve essere protetta dalle insidie della vita e il giovane Ambrosius non si sottrae alla missione.
È la figlia del boia, perseguitata e irrisa da tutti per la professione del padre. Ma l’equilibrio mentale del frate deve combattere con la solitudine e una vocazione sempre più vacillante. Forse anche l’amore per Benedicta, un amore fatale.
Splendida favola noir con finale a sorpresa, Benedicta, la figlia del boia è uno degli incubi più affascinanti nati dalla penna di Ambrose Bierce.
BENEDICTA LA FIGLIA DEL BOIA. L’autore
Ambrose Gwinnett Bierce (Horse Cave Creek, 24 giugno 1842 – scomparso a Chihuahua l’11 gennaio 1914) è stato uno scrittore, giornalista, aforista e militare statunitense, tra i più noti della San Francisco, a cavallo tra il 1850 e i primi anni del XX secolo.
La morte dello scrittore è uno dei più grandi enigmi della letteratura americana. Nel 1913, a 71 anni, partì come corrispondente per il Messico, dilaniato dalla guerra civile di Pancho Villa ed Emiliano Zapata, scomparendo misteriosamente durante la battaglia di Ojinaga, l’11 gennaio 1914.
Secondo una tradizione orale locale, Bierce sarebbe stato fucilato contro il muro del cimitero di Sierra Mojada da alcuni uomini di Villa dopo un pesante diverbio, forse perché ritenuto una spia. Nel 2004 il reverendo James Lienert, un prete cattolico, prestando credito a questa versione dei fatti, ha fatto apporre una lapide sul luogo della presunta esecuzione.
In base a un’altra versione, lo scrittore non sarebbe sopravvissuto alle ferite riportate nella battaglia. Altri, infine, accreditano l’ipotesi del suicidio.
Bierce deve la sua fortuna di scrittore principalmente al suo Dizionario del Diavolo, e i suoi racconti brevi sono considerati tra i migliori del XIX secolo, soprattutto quelli di guerra
BENEDICTA LA FIGLIA DEL BOIA. Breve riassunto e commento personale
Uno strano romanzo, che ci racconta di un amore fatale, quello del giovane monaco Ambrosius per la bellissima figlia del boia, Benedicta, una creatura che mi ha fatto pensare alla Beatrice di Dante!
Già dal primo incontro tra i due è chiaro che uno strano destino li aspetta. Infatti avviene davanti al cadavere di un uomo, giustiziato per avere ucciso un altro uomo. Come spiega Benedicta, l’uomo impiccato
Si chiamava Nathaniel Alfinger e ha ucciso un altro uomo per amore di una donna
Da quel primo fatale incontro, Ambrosius si sentirà chiamato a proteggere quella giovane donna, allontanata da tutti perché considerata impura e indegna! Grazie all’espediente narrativo del diario, sentiamo il racconto degli eventi dalla viva voce di Ambrosius.
L’opera è una rivisitazione di un’antica novella tedesca dalle tinte fosche andata perduta nel tempo, il racconto Der mönch von Berchtesgaden di Richard Voss.
Il paesaggio, alquanto gotico, fa da cornice a una storia drammatica e struggente. In poche pagine condensa riflessioni e paure di una società bigotta, che teme il “diverso” e lo allontana. Incredibilmente attuale a 120 anni di distanza, ci riserva molte sorprese!
Da leggere se vi piacciono le ambientazioni “dark” e le trame noir!