ASSASSINIO AL BRITISH MUSEUM

ASSASSINIO AL BRITISH MUSEUM è un bel giallo classico dello scrittore inglese John Rowland. Vi racconto perché mi è piaciuto

ASSASSINIO AL BRITISH MUSEUM

John Rowland

Titolo originale : Murder in the museum

PRIMA PUBBLICAZIONE IN LINGUA ORIGINALE : 1938

Editore: Vallardi A.

Collana: I classici del giallo della British Library

Prima edizione italiana : 2022

Pagine: 224 p.

Genere: gialli, mystery

ASSASSINIO AL BRITISH MUSEUM: IL LIBRO

Nella sala di lettura del British Museum il professor Julius Arnell esala l’ultimo respiro. Sembrerebbe la classica morte per cause naturali.

Ma dei confetti avvelenati compaiono nelle sue tasche. All’ispettore Shelley e al suo improbabile compagno di indagini non resterà che usare tutto il loro fiuto per scoprire l’identità del pericoloso omicida.

Henry Fairhurst, un uomo dall’aspetto timido e mansueto, è intento nel suo gioco preferito: osservare la platea di sconosciuti che siede nella sala di lettura del British Museum e – come un novello Sherlock Holmes – indovinare l’occupazione degli utenti. Mentre studia dettagli e posture, la sua attenzione viene catturata dal profondo e innaturale russare che rompe il silenzio ovattato della sala.

Ma quando Fairhurst si avvicina per svegliare il colpevole, scopre che il professor Julius Arnell, esperto di letteratura elisabettiana, è appena deceduto.

Inizialmente ricondotta a cause naturali, la morte di Arnell si tinge presto di mistero: un sacchetto di confetti avvelenati viene trovato nelle sue tasche. Inoltre, uno strano legame sembra unire il professore di letteratura a un facoltoso petroliere texano.

Convocato a Scotland Yard, Henry rivela ben presto un talento straordinario come detective e finisce con l’affiancare l’ispettore Shelley nelle indagini. Nuove morti si aggiungono alla prima e i corpi rinvenuti appartengono tutti a studiosi di teatro elisabettiano. Che cosa mai unirà questi delitti premeditati: una questione di soldi o una tacita rivalità accademica?

ASSASSINIO AL BRITISH MUSEUM : l’autore

John Rowland (1907-1984) è stato un giornalista e scrittore britannico. Ha lavorato come insegnante di chimica, per poi passare al giornalismo e alla narrativa poliziesca. Dopo aver scritto diversi romanzi gialli tra gli anni Trenta e Cinquanta è diventato un ministro della Chiesa unitariana.

ASSASSINIO AL BRITISH MUSEUM : breve riassunto e commento personale

Vallardi continua la pubblicazione di “classici del giallo” sconosciuti in Italia e ci regala un altro bel romanzo, capace di immergerci nelle atmosfere alla “Sherlock Holmes” sin dalle sue prime pagine. Infatti conosciamo Henry Fairhurst proprio mentre “gioca a Sherlock” nella sala di lettura del British Museum, cercando di indovinare le vite degli altri da alcuni dettagli.

Quando sente russare, però, Henry decide di intervenire per accertarsi che il responsabile stia bene. Mentre si avvicina, però, il russare si trasforma in un respiro che si affievolisce sempre più.

E quando prova a scuotere l’uomo, questi si affloscia e scivola sul pavimento:

Non c’era traccia di pulsazioni. L’uomo era morto”

Così Henry si ritrova testimone di una strana morte e viene interrogato dall’ispettore Shelley. Quando l’ispettore rivela che il morto era il professor Julius Arnell, Fairhurst ha un sussulto. Conosce infatti bene Arnell, “il più grande esperto al mondo sugli Elisabettiani minori”.

A quanto pare, qualcuno ha avvelenato il professore con cianuro! Fairhurst riferisce anche di aver visto una giovane donna allontanarsi dall’uomo, che era molto ricco.

Henry ha intanto deciso di indagare per conto suo. Quando racconta l’evento di cui è stato testimone alla sorella Sarah, la donna gli riferisce della morte di un altro professore, avvenuta qualche mese prima. La conferma viene dall’amico giornalista, Angus MacGregor. Il morto era un certo Wilkinson, professore di letteratura inglese all’università di Northfield e “grande esperto di teatro elisabettiano”.

Sembra però che l’uomo sia morto di morte naturale e che a testimoniare sulla sua malattia cardiaca fosse stato proprio Arnell.

Intanto Shelley interroga la figlia di Arnell, Violet, che ha una strana reazione quando l’ispettore le spiega l’accaduto. Secondo la ragazza, il padre aveva il cuore malandato e rimane profondamente scossa quando apprende che l’uomo è stato avvelenato!

Violet non andava molto d’accordo con il genitore, che minacciava di diseredarla se avesse sposato Harry Baker, che per Arnell era un cacciatore di dote…

E proprio Baker diventa il principale sospettato. Infatti il giovane era un lontano parente di Wilkinson, che ha lasciato tutto a lui. Ma il sergente Cunningham è certo che Harry sia innocente. Intanto viene ucciso anche un altro accademico, praticamente davanti a Shelley e sul luogo del delitto compare proprio Baker.

Naturalmente il giovane viene arrestato e Violet chiede aiuto proprio a Fairhurst. Subito Henry scopre che il testamento di Arnell è un falso e, mentre riferisce a Shelley, Violet viene rapita!

Colpevole sembra essere il cugino Moses Moss, beneficiario del testamento… e mentre tutti cercano la giovane, Henry è sempre più coinvolto nelle indagini e dà un prezioso aiuto all’ispettore.

Che solo grazie a lui riesce a scoprire gli indizi decisivi per la cattura del colpevole.

Ma i nostri arriveranno in tempo per salvare Violet???

Il romanzo regala atmosfere anni Trenta del XX secolo e personaggi che usano il cervello per assicurare i colpevoli alla giustizia. Solo grazie alle “celluline grigie” infatti, poco alla volta il mistero si risolve… Se amate i gialli classici, questo romanzo fa per voi!

VOTO : 8 / 10

1,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!