ARRIVA L’ESTATE…oppure no???

ARRIVA L’ESTATE…solo sul calendario???

Oggi 21 giugno, per il calendario astronomico è il giorno del solstizio d’estate, ovvero il giorno più lungo dell’anno per tutte le zone a nord dell’equatore.

Per le zone a sud dell’Equatore, invece, è il giorno più breve. Infatti per quelle aree oggi cade il solstizio d’inverno.

ARRIVA L’ESTATE: CHE COS’È IL SOLSTIZIO

Il solstizio, da un punto di vista astronomico, rappresenta il momento esatto in cui il Sole è perpendicolare alla Terra, nel punto più distante possibile dall’equatore.

Questo punto si trova sul Tropico del Cancro, il parallelo terrestre che attraversa Egitto, Libia, Algeria e molti altri Paesi. Il Tropico viene infatti individuato proprio come la linea in cui si verifica questo fenomeno, cioè in cui il Sole raggiunge lo zenit nel giorno del solstizio.

Questo momento è stato alle 12.07 (10:07 UTC) di stamattina.

Il giorno del solstizio è anche il più lungo dell’anno: a Roma durerà  15 ore e 15 minuti e sarà naturalmente seguito dalla notte più corta.

UNA CURIOSITÀ

Il solstizio non cade sempre nello stesso giorno. Infatti ogni anno ritarda di circa 6 ore rispetto all’anno precedente: lo scorso anno cadeva alle 06.24 italiane.

Ciò è dovuto allo spostamento dell’asse attorno al quale la Terra compie la propria rotazione quotidiana. Viene riallineato ogni quattro anni, in corrispondenza dell’anno bisestile, introdotto proprio per evitare la progressiva divergenza delle stagioni con il calendario. Per questo motivo il solstizio può cadere il 20 o il 21 giugno. Lo stesso si verifica con il solstizio d’inverno, che può cadere il 21 o il 22 dicembre.

CHE COSA SIGNIFICA “SOLSTIZIO”?

Il termine solstizio deriva dal latino ‘solstitium’, “Solis statio”, che significa “fermata, arresto del Sole”. 

Infatti in questa data sembra che il soli fermi la sua ascesa, per poi iniziare a scendere verso equatore celeste. 

IL SOLSTIZIO D’ESTATE PER I POPOLI ANTICHI

Quella del solstizio d’estate è una ricorrenza celebrata sin dalle primissime civiltà umane. Per gli antichi, infatti, il fenomeno astronomico, determinando la giornata più lunga e soleggiata dell’anno, rappresentava  l’inizio di un periodo di fertilità, benessere e ricchezza. Inoltre il Sole era al centro di tutte le religioni delle antiche civiltà e rappresenta le divinità positive.

INCA E MOJONES

Per gli Inca, ad esempio, il Sole rappresentava la divinità Inti, sovrana della Terra. Famosi per le loro attente osservazioni astronomiche, gli Inca avevano elaborato un complesso sistema di torri,  chiamate Mojones, per stabilire l’arrivo di solstizi ed equinozi. Alcune di queste torri sono giunte fino a noi. Ad esempio, attorno a Cuzco, capitale dell’impero, sorgono i “Mojones”, torri usate come “mire” per stabilire i giorni degli equinozi e dei solstizi. A Macchu Picchu, luogo sacro degli Inca, si può ancora vedere il “Torreon”, una pietra semicircolare incisa per osservazioni astronomiche, e l’”Intihuatana”, un orologio solare ricavato nella roccia.

MAYA E AZTECHI

Anche i Maya conferivano estrema importanza al Sole, considerato fonte di vita ed essenziale per le attività umane, e il loro calendario ha incluso, oltre all’osservazione degli astri celesti, proprio solstizi ed equinozi.

Per gli Aztechi, invece, il Sole rappresentava un guerriero, che moriva ogni sera e ogni mattina risorgeva, sconfiggendo la Luna e le stelle. Per nutrire questo giovane guerriero, gli Aztechi sacrificavano vittime umane.

DRUIDI E SOLE

Stonehenge, il sito archeologico in Gran Bretagna caratterizzato da grandi pietre monolitiche disposte a forma circolare, sembra servisse ai popoli antichi proprio per lo studio dei fenomeni astronomici del Sole, tanto da diventare un vero e proprio tempio. L’asse del monumento è orientato astronomicamente, con un viale di accesso al cui centro si erge un macigno detto “pietra del calcagno” (Heel Stone).  Al solstizio d’estate il Sole si leva proprio al di sopra della Heel Stone.

SAN GIOVANNI E LA NOTTE DI MEZZA ESTATE

Nei Paesi del Nord e dell’Est Europa (Svezia, Norvegia, Polonia, Romania, Ucraina e molti altri) il solstizio corrisponde con la “Notte di Mezza Estate”, collegata alla figura di Giovanni Battista.

Infatti la festa di San Giovanni è una festa solstiziale, legata a credenze pagane, che la Chiesa degli inizi cercò di sostituire con propri cerimoniali. Così il Solstizio d’Estate divenne la festa di San Giovanni Battista, nato sei mesi prima di Gesù, mentre il Solstizio d’Inverno divenne il Natale.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!