Alla scoperta dei segreti dell’antico Egitto
Stefania Bonura
Editore: Newton Compton
Prima pubblicazione : 2018
Pagine: 872 p., ill.
Genere : saggi, storia
Alla scoperta dei segreti dell’antico Egitto. Descrizione
Geroglifici, faraoni, piramidi: il fascino di una storia millenaria e misteriosa svelato attraverso documenti, reperti e ricostruzioni.
C’è sempre stato un posto d’onore per la civiltà egizia nell’immaginario collettivo di tutti i tempi, a partire dagli antichi greci. Fin da allora la cultura occidentale si è lasciata avvincere da mummie, piramidi, obelischi, sfingi, urei, maschere d’oro, zampe di leone, serpenti, ibis, teste di sciacallo, scarabei, papiri e molto altro ancora.
Ma qual è il loro vero significato?
Per scoprirlo vale la pena intraprendere un lungo viaggio nel passato alla ricerca delle “innumerevoli meraviglie” d’Egitto e spingersi a curiosare nelle dimore della gente comune o nella reggia di un faraone, nel cantiere di una piramide o nella tomba di un dignitario, lungo la via processionale di un dio o nel giardino di un tempio.
Per conoscere davvero questa importante civiltà perduta, la sua lingua muta, la sua cultura estranea e i suoi protagonisti imbalsamati, va fatto uno sforzo di immaginazione.
Le storie di vita privata e pubblica, estratte dalla creta, dal granito, dal papiro, possono così riprendere vita, come se fossero state liberate dopo millenni, per svelarci trame antiche, ma ancora oggi suggestive perché ammantate di mistero.
Alla scoperta dei segreti dell’antico Egitto. L’autrice
Laureatasi a Firenze in Scienze politiche, nel 2006 Stefania Bonura ha fondato la XL edizioni, piccola casa editrice romana, che ha diretto fino al 2015. Oggi vive in Sicilia e, oltre a scrivere libri, si occupa di editing e grafica.
Appassionata di storia antica e di storia delle donne, di recente ha pubblicato una biografia di Frida Kahlo. Con la Newton Compton ha pubblicato 101 misteri dell’antico Egitto che non puoi non conoscere, Le grandi donne che hanno cambiato il mondo, Le 101 donne più malvagie della storia e Alla scoperta dei segreti dell’antico Egitto.
Alla scoperta dei segreti dell’antico Egitto. Breve riassunto e commento personale
Un bellissimo libro, che riesce a raccontare l’Antico Egitto anche a chi non ne sa nulla, illustrandoci aspetti della storia di questa civiltà molto spesso trascurati da altri saggi sull’argomento.
Ed io ne ho letti a bizzeffe! Infatti, come ci racconta la stessa autrice nell’introduzione:
L’Antico Egitto ha sempre suscitato grandi passioni…C’è sempre stato un posto d’onore per questa civiltà nell’immaginario collettivo di tutti i tempi, a partire dagli antichi Greci
Il libro è diviso in dieci sezioni, ognuna dedicata ad un particolare aspetto della civiltà egizia:
- Lungo le sponde del Nilo
- Alla ricerca delle origini
- Il Pantheon Egizio
- Ai tempi delle piramidi
- Viaggio nell’oltretomba
- L’età di mezzo
- La vita al tempo degli Egizi
- L’Impero
- La lingua degli dei
- Apogeo e decadenza
Ovviamente il libro non poteva che cominciare dal Nilo. Infatti
L’Egitto è prima di tutto un fiume
Come sappiamo, del resto, sin dagli albori
Il Nilo è l’ossatura su cui venne eretta la civiltà dei Faraoni
Ho trovato particolarmente interessante il capitolo dedicato alla ricerca delle origini della civiltà egizia, che non cominciò certo con la costruzione delle piramidi! Si tratta di un aspetto non sempre affrontato nei libri che parlano di Egitto ed ho apprezzato tantissimo la dovizia di particolari con cui la scrittrice ci racconta come nacque l’Egitto. Non certo per intervento degli alieni!
Il periodo predinastico si fa tradizionalmente iniziare con la comparsa di villaggi agricoli lungo la Valle del Nilo tra il V e il IV Millennio a.C.
Molto bella e interessante anche la parte dedicata alla vita al tempo dei Faraoni, che ci spiega aspetti della vita quotidiana degli antichi Egizi. Mi è piaciuto il capitolo dedicato alla BIRRA, definita “motore della storia”.
Infatti
Pane e birra erano gli elementi basilari della dieta degli antichi Egizi
fin dal periodo predinastico. La birra si otteneva dalla fermentazione di pani d’orzo ed era più simile a un cibo nutriente che alla bevanda odierna. Del resto, come nota anche l’autrice, doveva avere una bassissima gradazione alcolica, dal momento che ne bevevano anche i bambini.
Tante le notizie riportate, che ci fanno comprendere quanto eccezionale sia stata questa civiltà ancora di più. E il desiderio di tornare presto in Egitto comincia ad aumentare!
Fino al 2013, infatti, io e il Maritozzo in Febbraio ci concedevamo una settimana in questa terra meravigliosa e sfortunata… Ma sono ormai sei anni che abbiamo rinunciato. Per paura, lo confesso… Ma abbiamo ancora così tante cose da vedere!!!
Tornando al libro, ve lo consiglio, se siete affascinati da questa civiltà e siete curiosi di saperne di più!
VOTO : 8 /10
CURIOSITÀ
Sapevate che il nome Egitto deriva da Hut-ka-Ptah (sacrario del Ka di Ptah), con cui gli egizi designavano, verso la metà del II millennio a.C., la città di Menfi e la zona circostante?
Il nome fu reso dai greci in Aigyptos. Gli egizi chiamavano invece la loro terra Kemet (la nera), distinguendola dalla circostante regione inospitale detta Deshert (la rossa).
Distinguevano inoltre fra Basso Egitto, dal Mediterraneo sino a Menfi (poco a sud dell’attuale Il Cairo), e Alto Egitto, fino alla prima cateratta del Nilo (presso l’attuale Assuan), nella zona confinante con la Nubia (nell’attuale Sudan).
