ALBA DI FUOCO (# 21 Dirk Pitt)

ALBA DI FUOCO è il VENTUNESIMO romanzo con protagonista Dirk Pitt. Che cosa saranno riusciti ad inventarsi questa volta i due Cussler?

ALBA DI FUOCO

Clive e Dirk Cussler

Titolo originale : Crescent Dawn

Prima ed. originale : 2011

Traduttore: S. Pezzani

Editore: Longanesi

Prima edizione italiana : 2011

Pagine: 512 p.

Genere : romanzo d’avventura

 

ALBA DI FUOCO. Descrizione

Le affascinanti profondità marine celano tesori e misteri meravigliosi e inimmaginabili, che sfidano il tempo e la memoria. Nessuno lo sa meglio di Dirk Pitt, direttore della Numa, e del suo braccio destro Al Giordino, che al mare hanno dedicato la vita e la professione.

Ma questa volta c’è un inspiegabile filo rosso che lega una galera romana affondata nel Mediterraneo da un attacco di pirati nel 327 a.C. e una nave da guerra britannica, misteriosamente scomparsa nel 1916 al largo delle isole Orcadi.

Un filo rosso di sangue che porta fino ai giorni nostri, a una serie di violenti attentati a danno di moschee al Cairo e a Istanbul, che rischiano di far precipitare la situazione già molto tesa del Medio Oriente.

A chi appartiene la mano omicida che muove le fila di questo terribile disegno di morte? Solo Dirk Pitt può venirne a capo, aiutato dai suoi figli Dirk jr e Summer, in un’avventura senza respiro che li porterà dai vicoli di Gerusalemme ai castelli della campagna inglese, allo splendido palazzo del Topkapi, in fuga da un’oscura e terribile organizzazione capeggiata da un criminale sadico che cova un folle sogno di grandezza.

Fino a una scoperta sensazionale, che potrebbe rimettere in discussione la Storia e le sue verità. Ma il prezzo da pagare per gli eroi della Numa sarà molto alto.

ALBA DI FUOCO. Riassunto e commento personale

Da qualche anno, Clive Cussler alterna romanzi incredibili a mezzi disastri, almeno secondo il mio punto di vista. Stavolta ha fatto centro e, insieme al figlio Dirk, ci regala un romanzo ricco di colpi di scena, che ci tiene incollati dalla prima all’ultima pagina

Anche questa volta, il riassunto sarà piuttosto “corposo”, per cui ATTENTI AGLI SPOILER!

Come sempre, ci troviamo a muoverci tra diversi piani temporali.  All’inizio ci troviamo nel 327 d. C, a bordo di una galera romana diretta a Bisanzio dalla Galilea. Che cosa trasportava di così importante da dover essere consegnato “nelle ma”nelle mani dell’imperatore” (p. 10) ? La nave non arriverà mai a Costantinopoli: un attacco pirata la farà affondare!

Ci spostiamo poi a Portsmouth, in Inghilterra, nel giugno del 1916, a bordo della Hampshire. Anche questa nave verrà affondata. Ma non dai sottomarini del Reich…Che cosa c’era sulla nave di così pericoloso per la Chiesa anglicana?

Eccoci infine ai nostri giorni. Il romanzo è ambientato nel 2012 e ci trasporta immediatamente nel vivo dell’azione, per assistere a un attentato alla moschea Al – Azhar del Cairo, “la quinta moschea più importante dell’Islam”.

Dal Cairo passiamo subito al largo dell’isola di Chio, dove la Aegean Explorer sta esplorando i fondali del Mar Egeo. Nel corso dei sopralluoghi, Giordino e Dirk senior scoprono i resti di un antico relitto e un contenitore di ceramica (p. 40). Quale sorpresa! Al suo interno, infatti, tra tante monete d’argento, i nostri eroi trovano una corona d’oro massiccio ed un’unica moneta d’oro con scritte in arabo.

Approfittando dell’arrivo di Loren Smith, sua moglie da qualche anno a Istanbul, Pitt decide di far vedere il tutto al professor Rey Ruppé (p. 45), “il massimo esperto di antichità marine bizantine e ottomane del Mediterraneo Orientale”. Si parla naturalmente della situazione politica turca e dei movimenti fondamentalisti che vi stanno trovando sempre maggiore seguito, come quello di un certo Mufti Battal.

Secondo Ruppé, il relitto trovato da Pitt risale a Solimano il Magnifico ma la corona riserva qualche sorpresa: infatti al suo interno è incisa una scritta in latino..ma non hanno tempo di tradurla: una serie di esplosioni li interrompe. Qualcuno sta cercando di entrare nel Museo del Topkapi. I ladri sottraggono un’importante collezione di reliquie sacre all’Islam e Loren viene presa in ostaggio. Naturalmente Pitt riesce a liberare la moglie, che recupera pure alcuni degli oggetti rubati.

Il resto della refurtiva viene consegnato dalla misteriosa Maria a Ozden Aktan Celik…Si tratta dell’ultimo erede del deposto Mehmet VI, ultimo sultano dell’Impero ottomano. C’è forse lui dietro l’attentato al Cairo e al furto al Topkapi?

Ecco comparire Dirk Junior, uno dei due figli di Pitt, impegnato in una serie di scavi a Cesarea, la città fondata da Erode. Qui conosce Sophie Elkin, un’archeologa che lavora per il servizio della Antichità israeliano…Ed è amore a prima vista!

Alla Casa Bianca, intanto, sono preoccupati per la situazione turca alla vigilia delle elezioni.

Mentre si godono una crociera sul Bosforo, Dirk e Loren si rendono conto di essere seguiti…solo l’intervento con Clive Cussler permetterà loro di mettersi in salvo!

Ma nemmeno Junior è al sicuro… infatti poco dopo la scoperta di un papiro in cui si parla della cattura di una nave pirata, l’accampamento degli archeologi viene attaccato e solo la prontezza di Dirk Junior riesce a salvare la vita alla maggior parte degli studiosi!

Chi manca ancora all’appello? Summer! La ragazza, gemella di Junior, si trova nel luogo dell’affondamento della Hampshire insieme ad un’archeologa britannica, Julie Goodyear, decisa a svelare il mistero dell’affondamento della nave (p. 166). Infatti all’epoca si era vociferato che a bordo dell’Hampshire era stata messa una bomba per eliminare Lord Kitchener. L’uomo era diretto in Russia, dove lo zar Nicola II aveva richiesto la sua consulenza. Perché quindi eliminarlo insieme a oltre 700 persone?

Mentre poco alla volta tutte le tessere del puzzle vanno a posto e i tre Pitt si rendono conto di possedere pezzi dello stesso mosaico, Celik è intenzionato a portare a compimento il suo folle piano per portare al potere Battal: vuole far saltare il Corno Grande!

E forse questa volta nemmeno Dirk Pitt riuscirà ad impedire che il Male trionfi!

Come avrete capito dal riassunto, il romanzo è esaltante e ci regala tantissimi colpi di scena e diverse “storie nella storia”. Inoltre ci fornisce tanti argomenti di approfondimento e di riflessione, non essendo troppo diversa la situazione mediorientale descritta nel libro da quella attuale…

VOTO : 9 /10

Perlmutter e il COMMANDARIA, uno dei vini più antichi

St Julien Perlmutter, il massimo esperto di storia marittima del mondo, è anche un esperto gastronomo. E lui nomina il vino commandaria, uno dei vini più antichi del mondo. Si produce sull’isola di Cipro ed effettivamente potrebbe essere proprio così.

La tradizione vinicola di Cipro è infatti antichissima e alcuni scavi archeologici  hanno dimostrato che  5000 anni fa a Cipro avvenivano le prime vendemmie d’Europa. Il Commandaria, per il Guinness World Record, sarebbe il vino più vecchio del mondo, prodotto già nell’800 a.C.. Ne parla infatti ESIODO!

Se volete saperne di più su questo vino, cliccate QUI

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!