AFFARI DI FAMIGLIA di Francesco Muzzopappa

AFFARI DI FAMIGLIA è un irriverente romanzo di Francesco Muzzopappa.  Si ride a crepapelle dalla prima all’ultima pagina. Scoprite di quale famiglia Muzzopappa fa la parodia!

 

AFFARI DI FAMIGLIA

Francesco Muzzopappa

Editore: Fazi

Prima edizione: 2014

Pagine: 234 p.

Genere : romanzo satirico

 

 

 

 

AFFARI DI FAMIGLIA. Descrizione

Algida, sarcastica e decisamente snob, la contessa Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna, discendente diretta dell’ultimo grande casato torinese, potrebbe trascorrere le sue giornate addentando deliziose frolle fresche di pasticceria e sorseggiando coppe di champagne millesimato.

Si ritrova invece a mangiare gocciole e pessimo gelato da discount per colpa di una crisi economica che ha colpito persino la sua famiglia, costringendola a vendere proprietà, pignorare mobili e decimare il personale.

A servizio, ormai, è rimasto solo Orlando, maggiordomo con la forte passione per le poesie di William Blake, devoto e sempre presente.

Nel momento in cui un’intera generazione di trentenni lotta contro la gerontocrazia al potere, Emanuele, il figlio della contessa, tanto bello quanto cretino, concorre a prosciugare il misero conto in banca ereditato, correndo dietro a una ballerina di fila, tale Ludmilla Coprova, e regalandole in più il preziosissimo Koh-i-Noor di famiglia.

Prossima ormai alla bancarotta, Maria Vittoria decide di salvare il suo patrimonio e la sua villa. Per riuscirci è disposta a tutto, persino a organizzare un sequestro di persona. Il suo.

AFFARI DI FAMIGLIA. L’autore

Francesco Muzzopappa barese, nato nel 1976, vive e lavora a Milano ed è un copywriter stimato, specie nel campo delle pubblicità radiofoniche. Allievo della scuola di scrittura di Raul Montanari, ha esordito con successo nel 2013 con Una posizione scomoda, pubblicato da Fazi Editore nelle Meraviglie

AFFARI DI FAMIGLIA.Breve riassunto e commento personale

Un romanzo esilarante, in cui si ride dalla prima all’ultima pagina. Forse perché ci fa pensare ad un’altra algida nobildonna, che ha dato i natali ad un famoso figlio tonto… ma il libro è un vero balsamo per lo spirito, in grado di farci rilassare e divertire.

Con il suo irriverente sarcasmo, Muzzopappa si conferma autore di grande vena satirica. Avevo letto un altro suo romanzo, Una posizione scomoda, e l’avevo trovato veramente spettacolare.

In questo secondo romanzo, conferma la “vis satirica” e ci regala una pungente satira della nostra società, in cui figli sempre più viziati non sono assolutamente all’altezza di genitori che incapaci di educarli.

Ne vedo di soggetti che ricordano il tonto figlio della Contessa!

Ho sempre pensato che sia più difficile far ridere che fare piangere, perché ci vuole intelligenza per riuscire a strappare risate che non facciano leva sulla trivialità più banale… E Muzzopappa riesce a farci ridere con intelligente ironia, regalandoci veramente tante risate!

Chiedete al Maritozzo, che ogni tanto mi sentiva scoppiare a ridere da sola! Persino i gatti mi guardavano preoccupati per la mia salute mentale!

A raccontarci le sue disavventure è la stessa Contessa, che inizia proprio dalla nascita della fonte di tutti i suoi guai (del resto glielo aveva predetto l’infermiera che gli aveva messo in braccio il rampollo neonato: Tanti capelli, tanti guai!).

Sperava che il suo erede diventasse “uno scienziato ansioso di dedicare tutta la vita a cercare protoni e spaccare atomi”. Invece:

«In poco più di tre decadi è riuscito a spaccare ben altro. Sin da piccolo, Emanuele non ha mai mostrato alcun tipo di attitudine: a scuola faticava a prendere sei, in palestra non riusciva a stare aggrappato a una pertica per più di dieci secondi e al pianoforte non era in grado di distinguere una semicroma da una minima»

Ma è affascinante, l’ultimo erede di casa Dal Pozzo della Cisterna:

«Capelli biondi lisci…Occhi di un azzurro acquamarina…Naso leggermente all’insù, stretto, su due labbra polpose zeppe di denti bianchi perfettamente simmetrici e regolari»

Una specie di fotomodello, ma ahimè

«La bellezza nei giovani porta a pensare che la vita sia in discesa e che basti avere un bel faccino o una silhouette impeccabile per ottenere l’approvazione del resto del mondo»

Ad occuparsi della gestione del patrimonio di famiglia ha dovuto così pensare Maria Vittoria, che rischia di finire in prigione per debiti, senza che il figlio la aiuti minimamente “a comprimere i costi”.

Infatti Emanuele:

«pur di uscire con una ragazza dal petto florido, è disposto a spendere cifre a molti zeri: regala Maserati GHibli, bilocali, cavalli arabi…e stacca assegni con la stessa velocità con cui un innamorato sfronda i petali della sua margherita»

Quando vede il rampollo immortalato per l’ennesima volta su un rotocalco, non resiste più. Aiutata dal fedele maggiordomo Orlando, al suo servizio da ben 22 anni, Maria Vittoria decide che è giunto il momento di dire basta e porre riparo alla situazione. Perché va bene tutto, ma regalare un seno nuovo a una che si chiama Ludmilla Coprova proprio no! Anche perché il vero nome della “ballerina di fila” è Concetta Capone!

Quando poi scopre che il figlio ha donato alla Concetta il Koh-i-noor di famiglia, un diamante da 105 carati…. Per porre rimedio alla stupidità del figlio, Vittoria sarà costretta ad agire in prima persona! Approfitterà di una serie di fortunati eventi per mettere in atto un disperato piano salva-casato! E non vi racconto altro, perché dovete leggere il libro per saperne di più!

Godetevi questo libro, che merita davvero!

VOTO : 9 /10

 

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!