Abbateggio città del Farro

Abbateggio città del Farro

Vi confesso che il nostro viaggio di inizio febbraio aveva come scopo la ricerca di materie prime per le mie ricette! E tra le mete che avevamo selezionato c’erano Abbateggio, Guardiagrele e Altino. Vi racconto perché abbiamo scelto Abbateggio

Abbateggio città del Farro. Qualche notizia

Abbateggio è un comune italiano di 382 abitanti in provincia di Pescara. Dista solo 70 chilometri da L’Aquila e sorge su un colle sulla sinistra del torrente Lavino, affluente di destra del fiume Pescara.

Abbateggio sorge a 450 m sul livello del mare, in una bella posizione panoramica.

Due terzi del suo territorio comunale fanno parte del Parco Nazionale della Majella.

Nel 2009 Abbateggio è entrato a far parte del Club nazionale dei Borghi più belli d’Italia.

Il piccolo centro abitato di Abbateggio è costituito da un nucleo antico di piccole case in candida pietra locale aggrappate ad uno sperone roccioso che domina la stretta valle del fosso Fonte Vecchia, con tortuose stradine e ripide scalinate, discendendo le quali ci si affaccia d’un tratto verso paesaggi di selvaggia bellezza e da una parte più recente, risalente ai primi anni del 1900, nella zona che circonda il Santuario della Madonna dell’Elcina.

Per le sue caratteristiche case in pietra, Abbateggio è definito “Paese presepe”.

Abbateggio città del Farro. Un po’ di storia

Il paese ebbe le sue origini in relazione con l’abbazia di San Clemente a Casauria.

Secondo alcuni, il nome sarebbe la contrazione di Abbate-Giovanni , l’abate che ne volle la nascitaLa prima notizia storica certa sulla fondazione del Castello risale al 986, quando il nobile pennense Tresidio di Ota lo fece costruire e lo donò, con il nome di Abbatejo, all’Abate Casauriense Adamo.

Dopo varie vicissitudini e numerosi passaggi di mano, nel 1735 Abbateggio tornò a far parte del demanio regio. Nel periodo della Repubblica Partenopea molti abbateggiani si unirono alla banda di briganti comandata dal frate minore Giacomo da Villa Santa Maria.

Il 20 gennaio 1799 commisero violenze e saccheggi a Manoppello: molti di loro vennero fucilati dai francesi, gli altri si diedero alla fuga.

Nel 1929 il comune di Abbateggio venne soppresso e aggregato a quello di San Valentino in Abruzzo Citeriore; venne ricostituito nel 1947.

Abbateggio città del Farro. Gli eventi

Il borgo di Abbateggio è sempre pronto a far festa, con eventi di vario genere.

Tra le manifestazioni più importanti, il Premio Nazionale di Letteratura Naturalistica Parco della Majella è una vera e propria competizione letteraria cui partecipano sia scrittori professionisti che dilettanti.

Essendo conosciuto come il “paese del farro” , la Festa del farro è un appuntamento da non perdere.

Una grande sagra che ripercorre le più antiche tradizioni della coltura del farro che dal 1992 si propone come un evento importantissimo per la valorizzazione di questo cereale.

Ad Abbateggio il farro è stato riscoperto tra le sementi di antiche famiglie contadine locali e da anni è oggetto di attenzione da parte di piccoli produttori locali e della Pro Loco.

La festa ha luogo nel mese di agosto, in occasione della ricorrenza di San Lorenzo, il Patrono del paese. Si possono gustare numerose pietanze a base di farro,  ma anche gli arrosticini e le tradizionali “pizze fritte”.

E il farro noi lo abbiamo acquistato proprio presso un’azienda del luogo, che si chiama THOLOS. Qui la gentilissima proprietaria ci ha fatto conoscere non solo il farro, ma anche il miele della zona e l’ottimo olio.

 E abbiamo scoperto anche un ottimo liquore alla rosa canina! Ci è piaciuto così tanto il posto che abbiamo deciso di tornarci prestissimo!

 

 

Altro evento che si svolge ad Abbateggio è Bacchanalia, una manifestazione gastronomica durante cui si possono gustare i  piatti della cultura tipica contadina e vini di ottima qualità.

FESTA DI SANT’ANTONIO ABATE

Come in molti paesi della Majella, anche ad Abbateggio è viva la devozione a Sant’Antonio Abate, festeggiato il primo sabato dopo il 17 gennaio.

Ogni anno si rinnova il tradizionale canto de “lu sant’Andonje”, che narra le vicende del Santo, in particolare la lotta vittoriosa contro il demonio tentatore.

Il gruppo che si esibisce è solitamente costituito da: il Santo, che indossa un saio in tela grezza, con il bastone e la campanella da pellegrino questuante; i due eremiti, ossia i due discepoli, con le cappe e le bisacce da pastore; un angelo, con la tunica bianca, le ali ed il copricapo conico simboleggiante le entità benefiche celesti; una donzella, ossia il diavolo travestito da donna per tentare la castità del Santo; il diavolo, che alla fine verrà sconfitto dal Santo.

Inoltre, un suonatore di “dubotte” (organetto a due bassi) ed un chitarrista, accompagnano le varie scene nelle case del paese e nella Piazza San Lorenzo. Proprio qui, in cambio dell’esibizione, per tradizione ricevono dalla padrona di casa vino, salsicce, pane con prosciutto e dolci.

Nel giorno della festa, dopo la processione per le vie del paese, si svolge la benedizione degli animali in Piazza San Lorenzo; la festa continua fino a tarda notte con il tradizionale ballo della pupa e, attorno ad un grande fuoco, si prepara il cibo.

Il ballo della pupa è un’originale tradizione popolare. La “pupe” è un fantoccio in cartapesta, costruito con intelaiature di canne e di legno molto leggero ricoperte con fogli di giornali sovrapposti, incollati e dipinti, che reca sulla testa un complesso di fuochi artificiali.

Il fantoccio viene animato da un uomo che si nasconde nella parte interna e che può vedere attraverso un’apertura posta all’altezza degli occhi. La “pupe” danza accompagnata generalmente dal suono di una fisarmonica e, contemporaneamente, vengono accesi i fuochi d’artificio.

Il ballo ha termine quando i fuochi si esauriscono con un grande scoppio finale che scaturisce dalla girandola che il fantoccio ha infissa sulla testa.

Abbateggio città del Farro. Monumenti

La CHIESA DI SAN LORENZO MARTIRE è situata nel centro storico del Paese. È a pianta rettangolare, ad una sola navata, con facciata classica e portale in stile quattrocentesco; il campanile quadrangolare racchiude una pregevole gradinata a chiocciola, autentico piccolo capolavoro in pietra locale.

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A breve distanza dal centro del paese, si trova la CHIESA DELLA MADONNA DELL’ELCINA.

Secondo la tradizione locale, forse attorno alla fine del XV secolo, due pastorelli muti che pascolavano le pecore nella contrada dell’Elcina videro la Vergine su un elce (il cui tronco è conservato nella chiesa): Maria diede loro il dono della parola e chiese che in quel luogo venisse eretta una chiesa a lei dedicata.

Di antica fondazione, il santuario venne totalmente riedificato nel 1927 e riveste un notevole valore storico-artistico-religioso per tutta la vallata. Al suo interno si trova la statua della Madonna dell’Elcina in terracotta tinteggiata, datata a cavallo dei secoli XV/XVI.

Sotto l’altare troviamo invece un tronco di elce, ritenuto un resto dell’antico albero sul quale apparve la Vergine.

Nella frazione Cusano si trovano invece i resti di un antico castello ed altri edifici medievali

Abbateggio città del Farro. Le CAPANNE A THOLOS

Tra Colle Civita di Roccamorice e Macchia, troviamo il villaggio neolitico pastorale, con caratteristiche capanne a tholos. I rifugi erano usati anche nel Medioevo dai pastori durante la transumanza per la Puglia.

Recuperati per un parco archeologico a tema, i tholos sono strutture in pietra a secco costruite da pastori e contadini come ripari; la loro forma ricorda i trulli pugliesi ed i nuraghe sardi e sono chiamati in dialetto “pajare”, tipici della Majella nord – orientale.

Nella zona sono sparsi circa cinquecento esemplari di questo tipo. ed è stato creato un bellissimo parco a tema, l’ ECOMUSEO DEL PALEOLITICO nella VALLE GIUMENTINA.

Inaugurato nel 2013, l’Ecomuseo sorge di fronte all’omonimo giacimento preistorico del paleolitico.

Nei sei tholos, sono illustrate, mediante pannelli, le tematiche inerenti le testimonianze ed attività dell’uomo di Neandertal a Valle Giumentina, il contesto archeologico dalla Protostoria al Medioevo nel territorio di Abbateggio, le funzioni e geometrie delle strutture in pietra a secco, insieme alla dura vita dei pastori transumanti, ed ancora i caratteri della flora e della fauna.

SITO PALEOLITICO DI VALLE GIUMENTINA

L’importante sito di Valle Giumentina rappresenta una delle principali testimonianze del Paleolitico inferiore e medio in Abruzzo. Gli studi di carattere geologico hanno messo in luce che per lungo tempo sull’alveo abbandonato dell’originaria valle fluviale Orta-Orfento persisteva uno specchio lacustre che, dopo fasi di maggiore e minore estensione, si è definitivamente prosciugato circa 40.000 anni fa.

Attorno al lago stanziarono per un ampio intervallo di tempo gruppi umani del Paleolitico. Gli scarsi resti di fauna rinvenuti negli scavi attestano la caccia alla grande selvaggina, quale l’orso ed il cervo.

La Valle Giumentina fu abitata sin dal Paleolitico, come testimoniano interessanti ritrovamenti di manufatti derivanti dalla lavorazione di ciottoli.

SANTUARIO DI ERCOLE IN LOCALITA’ COLLE DI GOTTE-BIVIO DI ABBATEGGIO

In contrada Colle di Gotte quasi al cosiddetto bivio di Abbateggio con la strada statale che sale a Caramanico, nel 2008 sono venuti alla luce i resti di un ampio santuario, risalente nelle sue prime fasi al II-I secolo a.C..

I primi scavi hanno scoperto un frammento di statua di grande importanza, in cui è stato identificato il dio Ercole.

CHIESA ALTOMEDIEVALE E MEDIEVALE DI S. AGATA

Il complesso archeologico monumentale in contrada Sant’Agata appare legato alla presenza di una piccola chiesa altomedievale.  Scavi recenti hanno riportato alla luce l’altare votivo al quale le donne si recavano per propiziarsi la fecondità e l’abbondanza di latte aspergendosi i seni con acqua attinta dalla sua fonte.

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!