ZUPPA DI CECI E SCAROLE CON FETA E POMODORINI
Inverno pieno in questi primi giorni di maggio e noi ci consoliamo con una zuppa tipicamente invernale!
Facilissima da preparare, è un fantastico piatto unico, che potete completare con crostini di pane oppure trasformare in minestra con l’aggiunta di 100 g di farro o orzo!
Ovviamente usando i ceci in scatola farete molto prima, altrimenti dovrete ricordarvi di mettere questi legumi a bagno dalla sera prima e poi cuocerli per circa 90 minuti con sola acqua. Con la pentola a pressione vi basteranno circa 40 minuti.
- Preparazione: 10 Minuti
- Cottura: 60 Minuti
- Difficoltà: Molto facile
- Porzioni: 4 Persone
- Costo: Molto economico
Ingredienti
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1 cespo Scarola
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400 g Ceci precotti (oppure 150 g ceci secchi)
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1 carota
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1 cipolla (oppure uno scalogno)
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1 spicchio Aglio
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8-10 Pomodorini
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q.b. Sale fino
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q.b. Olio extravergine d'oliva
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150 g Feta
Preparazione
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Separate le foglie della scarola e lavatela con abbondante acqua fredda. Tagliatela quindi in pezzi e fatela sgocciolare in uno scolapasta
Nel frattempo, in una pentola capiente fare soffriggere il trito di verdure in olio extra vergine di oliva quindi aggiungere i ceci lessati con la loro acqua.
Aggiungere i pomodorini tagliati a pezzi, il dado o sale e circa mezzo litro di acqua calda. Mescolare e lasciare cuocere circa 15 minuti.
A questo punto aggiungere la scarola, regolare di sale se serve e lasciare cuocere altri 10 minuti circa.
La scarola dovrà risultare ancora leggermente croccante. Aggiungete la feta sbriciolata, mescolate e servite
Note
ZUPPA DI CECI E SCAROLE CON FETA E POMODORINI. All’inizio fu “fagioli e Fojie”.
L’idea di questa variante è nata nel mio cervelletto ripensando ad uno dei piatti che mio Nonno materno amava di più: i fagioli con la verdura! Una bella spolverata di pecorino grattugiato, una fetta di pane tostato e la colazione era servita!
Davvero ogni piatto ci regala tante emozioni…
A quanto pare “fagioli e scarola” è un grande classico della cucina campana, che prevede l’uso di cannellini. Si chiama “pignato magro” per distinguerlo dalla “minestra maritata“, che vede la presenza di carne!
Ma in tutto il Centro- Sud l’abbinamento tra legumi e verdure ha creato ricette “povere” ma ricchissime di gusto! Ad esempio un piatto analogo si prepara anche a Roma ma prevede l’aggiunta di lardo!