Sanguinaccio. Una gustosa crema al cioccolato per le frappe

Sanguinaccio. Un nome da thriller per una crema deliziosa

Un tempo del maiale non si buttava proprio nulla…compreso il sangue! Veniva infatti usato per preparare una crema che, oltre al terribile ingrediente, conteneva tanto cacao e il mosto cotto.

Da piccola ho avuto occasione di mangiarla e la trovavo buonissima. Poi ho scoperto come si preparava e non ho più avuto il coraggio di assaggiarla.

Infine, qualche anno fa, ho scoperto questa versione molto meno truculenta, che certo non ha il sapore del sanguinaccio DOC, ma comunque gli somiglia parecchio

Vediamo come preparare questa crema, perfetta per accompagnare frappe ed altri dolci di questo periodo

Sanguinaccio. La ricetta

  • Preparazione: 10 minuti
  • Cottura: 25 minuti

Ingredienti

  • Latte 500 ml
  • Zucchero 200 g
  • Cacao amaro 100 g
  • Cioccolato fondente 100 g
  • Burro 50 g
  • Maizena 50 g
  • Cannella 1 cucchiaino
  • Scorza d’arancia 1 pezzetto
  • Mosto cotto 100 ml

Preparazione

  • In una pentola mescolate la maizena con il cacao e lo zucchero.

  • Aggiungete lentamente il latte, mescolando con un cucchiaio di legno far sciogliere il tutto.
  • Mettete la pentola sul fuoco e iniziate la cottura a fiamma bassa, mescolando di continuo.

  • Aggiungete dopo cinque minuti anche la scorza di arancia, la cannella, il cioccolato fondente tagliato a pezzetti e il mosto cotto

  • Quando il composto si sarà addensato (circa 20 minuti), togliete la pentola dal fuoco e aggiungete il burro.
  • Mescolate in modo energico per amalgamare il burro al composto.

  • Fate raffreddare e quindi servite il sanguinaccio in ciotoline, accompagnato dalle chiacchiere.

Sanguinaccio. Curiosità

Il sanguinaccio è riconosciuto prodotto agroalimentare tradizionale della Basilicata. Viene tradizionalmente preparata nel periodo di Carnevale, insieme ad altri dolci caratteristici come le chiacchiere.

Il sanguinaccio si mangia spesso accompagnato da savoiardi, che guarniscono anche la coppa.

È diffuso nelle cucine di Liguria, Marche, Abruzzo (dove si mangia spalmato sul pane), Calabria, Emilia-Romagna e Campania. Nell’alta val Tiberina in Umbria prende il nome di Meaccio.

Il sanguinaccio tradizionalmente era aromatizzato con sangue fresco di maiale, che gli forniva un caratteristico retrogusto acidulo, ma la vendita al pubblico del sangue di maiale è stata vietata per motivi sanitari nel 1992.

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!