RICETTE PER IL SOLSTIZIO

RICETTE PER IL SOLSTIZIO

Lo sapevate che per il giorno del solstizio d’estate esistono ricette dedicate? Ebbene, la giornata più lunga dell’anno è contraddistinta da diversi riti popolari, anche in cucina!

Scopriamo insieme quali sono

RICETTE PER IL SOLSTIZIO : le tradizioni

Come vi ho raccontato in precedenza, il solstizio è il giorno durante il quale il sole raggiunge il punto più alto rispetto all’orizzonte. Di conseguenza noi godiamo del numero massimo di ore di luce possibili fino al tramonto (circa 15).

Per la tradizione popolare, di antiche origini pagane, il giorno del solstizio deve celebrare la potenza della luce.

Questo è il motivo per cui il fuoco è da sempre uno degli elementi più comuni nelle tante tradizioni europee intorno a questa data.

In molte zone, infatti, la ricorrenza viene celebrata con falò propiziatori e purificatori, durante i quali vengono bruciate erbe aromatiche dai poteri miracolosi.

Poteri particolarmente forti durante la notte di San Giovanni, tra il 23 e il 24 giugno, che il Cristianesimo ha provato a sostituire ai riti pagani.

Per questo le erbette sono uno degli ingredienti più importanti per i tortelli che si preparano in Emilia, proprio per celebrare il santo e l’inizio dell’estate.

TORTELLATA DI SAN GIOVANNI A PARMA

La tradizione è particolarmente sentita a Parma, dove il solstizio d’estate si festeggia da sempre con la tradizionale tortellata di San Giovanni.

La notte tra il 23 e il 24 giugno, infatti, coincide con un rituale appuntamento sotto le stelle per gustare in compagnia e all’aria aperta i tradizionali tortellini alle erbette.

Queste erbe vengono raccolte durante la notte del solstizio, ritenuta la più prodigiosa dell’anno.

In particolare si usano le coste, una varietà di bietola. Con le coste, unite a parmigiano, noce moscata e ricotta, si farciscono i tortelli fatti in casa.

Io per il Solstizio preparerò la mia pizza e fichi, con crema di ricotta!

RICETTE PER IL SOLSTIZIO. La benefica rugiada

Secondo le credenze del passato, in effetti, la rugiada che si forma durante la notte di San Giovanni avrebbe poteri magici su diverse varietà di erbe.

La “rozäda äd san Zvan”, la rugiada di San Giovanni, simboleggia le gocce di sangue versato dal capo del Santo.

Questa è anche la notte in cui si raccoglie il “mazzetto di San Giovanni, che comprende varie erbe. Le erbe medicinali, madide di rugiada, amplificano le loro proprietà e ognuno di esse viene raccolta per far parte di un “erbario” che protegga dai malanni e della disgrazie.

RICETTE PER IL SOLSTIZIO. IL NOCINO 

Ancora viva è la tradizione di preparare, le notte di San Giovanni, il nocino.  Secondo la tradizione, il liquore va preparato con frutti raccolti prima della mezzanotte, così da poter beneficiare dell’influsso benefico della preziosa rugiada.

Il nocino si prepara con le noci verdi, non ancora mature

Importante, però, è seguire il rituale CORRETTO! A raccogliere le noci in numero dispari, devono essere donne a piedi nudi. Inoltre il taglio non va fatto con una lama di metallo, ma con legno duro. Legno rigorosamente non di noce.

Lasciate in infusione in alcool puro, zucchero e altri ingredienti, le noci diventeranno un liquore forte, aromatico, ideale come fine pasto

… e LE LUMACHE

Oltre alle erbe, anche le lumache beneficerebbero della rugiada benefica del solstizio d’estate.

Nel Centro Italia (in particolare Lazio e Molise), San Giovanni si celebra proprio mangiando lumache, da preparare insieme a pomodori da sugo, aglio, acciughe e peperoncino e servite con pane tostato e una spolverata di pepe.

QUI la ricetta

NON VI PIACCIONO LE LUMACHE??? Usate la pasta dallo stesso nome e conditela con lo stesso sugo!

Vi do la ricetta domani

SAMBUCO ED ERBA DI SAN GIOVANNI

Per la tradizione popolare, i giorni che vanno dal 21 Giugno al 24 sono i pù indicati per la raccolta di erbe e fiori. Soprattutto, la notte del Solstizio sarebbe particolarmente favorevole per la raccolta di sambuco ed iperico (o Erba di San Giovanni).

Infatti l’hypericum perforatum è nel suo momento di massima fioritura e, raccolta durante il Solstizio o nel giorno di San Giovanni, sarebbe ancora più efficace.   L’erba di San Giovanni viene comunemente usata per trattare la depressione, come sedativo o per calmare i nervi, ed ha proprietà antibatteriche e depurative.

Può essere utile per curare artrite e sciatica, per problemi di stomaco, emicrania ed addirittura per disinfettare le ferite. La tintura madre o l’olio sono ottimi rimedi per artrite e contratture o per  scottature ed eritemi solari.

Il sambuco, invece, per i Celti è l’albero sacro per le fate. Con esso si può preparare un delizioso sciroppo! Vi do la ricetta nei prossimi giorni.

Sempre in questi giorni, possiamo raccogliere l’artemisia (cintura del diavolo), che avrebbe il potere di rendere fertili, la camomilla (da raccogliere con la mano sinistra facendo attenzione che i fiori non tocchino terra), la malva e la ruta (che preservano dal malocchio bambini e giovani coppie di sposi), la savina perché ricca di virtù curative, il ranuncolo doppio per impacchi contro le vesciche…

Ideale raccogliere i petali della rosa canina in questi giorni, che potrete anche usare per preparare uno sciroppo contro la tosse.

QUI trovate una deliziosa torta di pesche per celebrare il solstizio!

RICETTE PER IL SOLSTIZIO. Il mazzetto di San Giovanni.

La tradizione vuole che, nella notte tra il 23 e il 24 giungo, si lasci fuori dalla porta di casa e ben esposto alla rugiada del mattino un mazzolino di fiori ed erbe aromatiche.

Ogni fiore o erba del mazzetto avrà un particolare beneficio. Per esempio, la menta, bagnata dalla rugiada, sarà garanzia di lunga vita. La salvia proteggerà dalle creature malvagie. Il rosmarino e la ruta terranno lontani diavoli e streghe.

La lavanda dovrà poi essere riposta nei cassetti per proteggere la biancheria. La felce allontanerà i fulmini dal tetto.

Ricordiamo inoltre tra le erbe di San Giovanni usate come talismani :

  •  l’iperico dai fiori gialli, da tenersi sul corpo tutta la notte per proteggere dalle sventure, e garantire sonni sereni, o fuori dalle porte per proteggere le famiglie;
  • l’artemisia contro il malocchio;
  • la ruta per le proprietà curative, e come scaccia diavoli, data la sua forma a croce;
  • la verbena simbolo di pace e prosperità;
  • il ribes i cui frutti rossi sono chiamati anche bacche di San Giovanni;
  • la vinca, utilizzata per la preparazione di talismani vegetali;
  • la mandragora, una delle piante più pericolose, con la doppia facoltà di sedare ed eccitare data la sua essenza ambivalente, maschio e femmina;
  • il rosmarino che, appeso con iperico e ruta alle porte delle case, teneva lontani diavoli e streghe;
  • l’aglio, raccolto prima del sorgere del sole era particolarmente forte contro la stregoneria;
  • l’artemisia, preservava dai fulmini ed era amuleto protettivo contro il malocchio;
  • la lavanda, riposta a mazzetti nei cassetti e negli armadi, proteggeva la biancheria e per estensione anche tutta la famiglia;
  • la felce, donava capacità divinatorie, forze soprannaturali e sapienza (secondo le credenze il suo fiore si schiude solo la Notte di San Giovanni, resta visibile per un attimo e può essere raccolto solo dopo aver lottato con il diavolo);
  • l’erba carlina, che serviva ad impedire il passo malefico della strega; se inchiodata alla porta di casa infatti, costringeva la strega a contarne con esattezza tutti i capolini.
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!