Polpettology. Storia, Filosofia E Ricette Della Polpetta

Polpettology. Storia, Filosofia E Ricette Della Polpetta. Teoria E Pratica Del Cibo Più Amato Al Mondo è un libro divertente che ci racconta tutto ma proprio tutto della polpetta, “il cibo più amato al mondo”. Scritto a quatto mani da Daniela Brancati e Daniela Carlà, mi ha fornito diverse idee per accontentare la passione del nostro bambino per le polpette!

Vi racconto di che cosa si tratta

Polpettology. Storia, Filosofia E Ricette Della Polpetta.

Teoria E Pratica Del Cibo Più Amato Al Mondo

Daniela Brancati e Daniela Carlà

Prima pubblicazione : 2018

Editore : Manni editori

Pagine: 127 p 

Genere: saggistica gastronomica

Polpettology. Descrizione

Certo non è solenne come la lasagna. Non è raffinata come una crêpe al tartufo. Non è effervescente come i gamberoni al curry. Ma è comoda come una pantofola. Familiare come la voce della ninna nanna. Saporita come una battuta popolare.

La polpetta non è aggressiva, non è esibizionista, non è possessiva. Se dovessimo scegliere un cibo da decretare piatto nazionale, sarebbe certo lei.

È una pietanza locale che in ogni regione ha la sua declinazione, e si ritrova in tutte le culture del mondo.

È un cibo plurimillenario, che ha saputo adattarsi alla contemporaneità, e se negli anni Sessanta nessun bravo padrone di casa le avrebbe offerte per cena, oggi hanno conosciuto una riscossa, sono sempre più presenti non solo sulla mensa famigliare ma anche negli aperitivi al bar e nei light lunch alle convention.

E poi, basta aggiungere un po’ di pane raffermo, formaggio, un uovo, ed ecco che quella che doveva essere una portata per due diventa per quattro, per sei, per otto.

Allora, cosa bolle in pentola?

Un libro di cucina – ma non solo, anche se contiene molte ricette di facile realizzazione. Un libro di storia materiale – ma non solo, anche se racconta la polpetta dalle origini ai giorni nostri. Soprattutto, questo è un libro di filosofia della polpetta, dal tono semiserio, in cui il piatto diventa metafora di un modo di essere, anzi di polpettare, che passa dal riutilizzo e riciclo, alla capacità di adattarsi, al gusto della condivisione.

Polpettology. Le autrici

Daniela Brancati (1949), giornalista, vive a Roma e, dopo aver lavorato in vari quotifiani, ha diretto il TG di VideoMusic e il TG3 della Rai. Ha pubblicato romanzi e libri di inchiesta e costume. L’ultimo è Occhio di maschio.Le donne e la televisione in Italia (Donzelli 2011)

Daniela Carlà (1958) vive a Roma ed è dorogente della Pubblica Amministrazione. Dirige la rivista “La Nuova Etica Pubblica”

Polpettology. Breve riassunto e commento personale

Il nostro ragazzino va pazzo per le polpette e spesso lo accontento con qualche ricetta. Abbiamo scoperto questa sua passione grazie alla mia Mamma e alle sue polpette di pesce, che il Cucciolo ha mangiato persino fredde per due giorni di fila!

Così, quando ho visto questo libro in offerta, non ho potuto fare a meno di sorridere ed acquistarlo!

Mi sono poi ritrovata a sfogliarlo immediatamente e, in pratica, ho trascorso le successive due ore a leggerlo e a ridere come una pazza!

Intanto all’inizio le due autrici ci spiegano perché la polpetta è sia “glocal” che “global”.

Infatti la polpetta è “glocal” perché, secondo le due Daniela, andrebbe dichiarata “cibo nazionale”, rappresentativo di tutta la gastronomia italiana.

La polpetta col suo low cost conquista tutti…E’ comoda come una pantofola. Familiare come la voce della nonna… La polpetta non è aggressiva, non è esibizionista e non è possessiva.

Le polpette assomigliano a noi italiani, “carichi di creatività ed individualismo”. Proprio come noi

La polpetta è apparentemente disordinata, caotica, anarchica

Ma è anche attenta al dettaglio e “attaccata alle sue radici”.  In grado di sopportare tutto, è riuscita a sopravvivere a varie dominazioni e culture!

Accompagna le difficoltà e le epoche della vita

E riescono a “dare senso al poco”. Ogni regione ha una sua variante, anzi ognuno di noi ha la propria personalissima ricetta.

Ma la polpetta è anche GLOBALE, poiché ogni Paese ha la propria versione di questo piatto così umile e

Ogni lingua ha il suo modo di dire “polpetta”

Ciascuna ricetta “riproduce il carattere del popolo che le dà vita”. Essa infatti

deriva da tradizioni antiche e locali di ogni posto

Insomma, il piatto universale per eccellenza! Secondo le due autrici

La polpetta più che un piatto è una categoria dello spirito e della cucina.

E noi non possiamo che essere d’accordo con loro. Dopo una breve “storia della polpetta”, in cui scopriamo che

all’epoca della Roma imperiale la polpetta era entrata nei banchetti dei ricchi

I Romani la chiamavano “isicia”. Persino Alessandro Manzoni ci parla di polpette ne I promessi Sposi! E alla madre che gli chiedeva conto della scelta, avrebbe risposto

Cara mamma, mi avete fatto mangiare fin da bambino tante di quelle polpette che ho ritenuto giusto farle assaggiare anche ai personaggi del mio romanzo

Diventate ormai cibo di gran moda, hanno avuto la loro rivincita su cibi più raffinati e sulle varie mode che si sono succedute nel corso degli anni

Le polpette rispecchiano l’etica contemporanea

di “responsabilità rispetto al cibo”. Infatti ci permettono di evitare gli sprechi.

Un libro quindi che definire di cucina è riduttivo! Ve lo consiglio, anche perché ci offre davvero tanti spunti. Dalle polpette di agnello a quelle col sugo (tra parentesi, sono le più amate dal Cucciolo), passando a quelle “cinematografiche”, le proposte che troverete in questo libro sono davvvero tantissime.

Molto interessanti le polpette di pesce e quelle di pane o pasta, per riciclare e dare nuova vita agli avanzi.

E che dire di quelle di verdure? Offrono davvero tanti spunti per far mangiare in verde i nostri bambini! Intriganti infine le polpette dolci

palline che fanno gioia e allegrezza

Ed ora non ci resta che metterci ai fornelli!

VOTO : 10 /10

Nei prossimi giorni vi posterò alcune delle ricette per cui il libro mi ha dato lo spunto

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!