Omicidio senza colpa (# 5 Le indagini di Andrea Lucchesi) di Gianni Simoni

Omicidio senza colpa (2015) è il quinto romanzo di Gianni Simoni che ha per protagonista il ruvido commissario Andrea Lucchesi, figlio di un italiano e di una donna eritrea da cui ha ereditato la pelle nera.

Omicidio senza colpa. IL PROTAGONISTA.

Andrea Lucchesi ha quarantotto anni è alto, di bell’aspetto e colto, ma si autodistrugge con alcool e fumo. Del rapporto con la ex moglie Adele è rimasta solo la presenza della figlia non ancora maggiorenne Alice. Per fortuna, dopo la promozione a commissario della Omicidi e la buona ripresa da un infarto, Lucchesi ha anche trovato l’amore della paziente giovane collega Lucia Anticoli.

Omicidio senza colpa. Un’indagine del commissario Lucchesi

Gianni Simoni

Editore: TEA
Anno edizione: 2015
Formato: Tascabile
Pagine: 241

Omicidio senza colpa. Descrizione

Un vecchio professore da tempo in pensione, vedovo e solo, viene trovato impiccato nel salotto di casa sua.
Una rapida occhiata alla scena è sufficiente al commissario Andrea Lucchesi per intuire che non di suicidio si tratta.
Un ragazzino malconcio, l’aria impaurita e lo sguardo sfuggente è appoggiato al muro di un palazzo del centro di Milano; dietro l’angolo, per terra, un cappellino con qualche moneta.
Una visione fugace, un istante, ma Lucchesi subito fiuta qualcosa che non va e mette alcuni dei suoi uomini sulle tracce del piccolo per vederci chiaro. Un’intuizione, un presentimento… quanto basta al commissario per aprire due casi.
Due casi all’apparenza molto diversi, ma nel profondo accomunati dal fatto che entrambe le vittime, un vecchio e un bambino, sono esseri soli, privi di ogni affetto, deboli e, per questo, vulnerabili.
E quelle in difesa dei deboli sono le battaglie che Lucchesi combatte con più convinzione, con furore quasi. Lui l’ha respirata la solitudine, ha subito l’ostracismo del mondo, conosce la cattiveria degli uomini, e vuole giustizia. Se non per se stesso, almeno per gli altri.

Omicidio senza colpa. Breve riassunto e commento personale

L’improbabile suicidio dell’anziano professor Alessandro Mori si rivela ben presto una sceneggiata per nasconderne l’omicidio. Troppi sospetti, però, e le indagini non saranno affatto facili. Intanto un bambino che passa la maggior parte del suo tempo per strada, attira l’attenzione di Lucchesi (pag 6):

«Fu all’incrocio con Via Lupetta che lo notò per la prima volta: un ragazzino di una decina d’anni, a piedi nudi, una canottiera sporca e due gambe magre che spuntavano da un paio di pantaloncini, sorretti da una cordicella annodata in vita»

Il ragazzino è coperto di lividi e sembra spaventato, ma confida al commissario Lucchesi di chiamarsi Hamsi. Il commissario potrebbe dimenticarsi di quel bambino, abbandonato come tanti altri in mezzo alla strada. Invece utilizza alcuni dei suoi uomini per capire cosa si nasconda dietro quello sguardo terrorizzato…

Ben presto la squadra omicidi si troverà a risolvere un altro caso di omicidio. Un incendio doloso, infatti, ha prodotto due morti, un uomo ed una donna…Chi erano i due? E quale il legame con il piccolo Hamsi?

Come Lucchesi, non possiamo restare indifferenti davanti a certe scene e già la descrizione del bambino mi strazia. Ho pianto come una fontana per gran parte del libro!

Senza dubbio, finora, questo romanzo è stato il più bello della serie dedicata al commissario Lucchesi e alla sua squadra, anche se il finale mi è sembrato alquanto frettoloso. In effetti molti punti interrogativi restano senza risposta.

Avremo il seguito nel prossimo romanzo?

VOTO: 9 / 10

/ 5
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!