NOTTE DI SAN LORENZO

NOTTE DI SAN LORENZO

LA NOTTE PIÙ MAGICA DELL’ANNO

La tradizione vuole che la notte del 10 Agosto si stia tutti con il naso in su “a rimirar le stelle”.

Infatti dovrebbe essere possibile riuscire a scorgere le stelle cadenti con molta facilità. Vi racconto meglio quest’evento, che ogni anno mi coinvolge tantissimo!

Osservare il firmamento, a caccia di quelle che tante tradizioni nel mondo immaginano come lacrime mistiche – degli Dei, o dei Santi – è una consuetudine antica e affascinante, sospesa tra sacro e profano.

Questa è la notte delle speranze, delle superstizioni innocue, del gettare il cuore oltre all’ostacolo e affidarlo al cielo: perché tutti ci concediamo, almeno per una volta, di sognare.

NOTTE DI SAN LORENZO: LE LACRIME DI SAN LORENZO

Come ogni anno in questo periodo, le Perseidi tornano a solcare il cielo notturno. Le stelle cadenti o lacrime di San Lorenzo, ci regalano uno spettacolo indimenticabile. Tradizionalmente la notte delle stelle cadenti è quella di San Lorenzo, sabato 10 agosto, ma ogni notte è buona in questo periodo per alzare lo sguardo in attesa di cogliere una scia luminosa che attraversi la volta celeste.

Il picco, in questa estate 2019, è atteso per lunedì 12 e martedì 13 agosto.

Purtroppo quest’anno bisognerà fare i conti con una Luna piuttosto invadente: sarà piena il 15 agosto, quindi con la sua luce disturberà le osservazioni

NOTTE DI SAN LORENZO: dove guardare

Per vedere al meglio le stelle cadenti dobbiamo assicurarci di essere al buio: le luci della città non sono l’ideale per scorgere delle scie nel cielo stellato.

Dobbiamo poi puntare lo sguardo o gli strumenti di osservazione verso l’area a nordest del cielo, in direzione della costellazione di Perseo, fra Andromeda e Cassiopea (in alto) e il pentagono dell’Auriga (in basso).

NOTTE DI SAN LORENZO: che cosa sono le Perseidi

Le Perseidi sono il regalo di una cometa, la Swift-Tuttle. Ad ogni suo passaggio intorno alla nostra stella lascia una nube di polveri dietro di sé.

La Terra, nella sua orbita intorno al Sole, la attraversa ogni anno nel mese di Agosto. I grani di polvere entrano così nell’atmosfera, dove bruciano per attrito generando la caratteristica e spettacolare scia.

NOTTE DI SAN LORENZO. UNA PRECISAZIONE

La definizione di stella cadente è in realtà impropria: le stelle sono caratterizzate da una luce fissa, e non “cadono” affatto.

Quelle che noi vediamo sono meteore … per cui dovremmo parlare della notte delle meteore!

La leggenda di San Lorenzo

La notte delle stelle cadenti prende il nome dal martirio di San Lorenzo. La leggenda racconta che San Lorenzo il 10 Agosto 253 d.C. venne arso vivo su una graticola e pianse per la disperazione e il dolore.

Le stelle cadenti sarebbero le lacrime versate da Lorenzo durante il suo supplizio, che vagano in eterno nei cieli e scendono sulla terra nell’anniversario della sua morte, riportando speranza agli uomini.

I desideri infatti, si avvererebbero per coloro che in questa notte si soffermano a ricordare il dolore del santo.

Nella tradizione popolare, le stelle del 10 agosto sono chiamate anche «Fuochi di San Lorenzo», poiché ricordano le scintille provenienti dalla graticola infuocata su cui fu bruciato vivo il martire.

In realtà, San Lorenzo morì decapitato!

LA RICETTA

Sembra che durante questa notte sia tradizione preparare “gli spaghetti di San Lorenzo”, in pratica aglio olio e peperoncino con alici.  La classica “spaghettata di mezzanotte”!

Se volete provare anche voi questa bontà, cliccate QUI

Io preparo un’insalata di pasta molto simile, usando le farfalle integrali!

Sembra che l’usanza vada ricollegata alla Festa di San Lorenzo, che ogni anno si svolge a Firenze con grandi festeggiamenti,in particolare nei dintorni della Basilica di San Lorenzo.

Qui fin dal lontano 1337 i fornai, che nel quartiere svolgevano la loro attività, preparavano una sfoglia di pasta sottile, che veniva poi tagliata in grosse strisce, simili alle nostre pappardelle.

Ancora oggi si preparano “gli stracci di San Lorenzo”.

LA NASCITA DELLA FIORENTINA

Forse ricorderete che, parlando della ricetta della bistecca alla fiorentina, avevamo accennato ad una particolare tradizione.

Nella Firenze medioevale l’usanza voleva che per San Lorenzo (morto sulla graticola) fossero arrostiti dei quarti di bue, che poi venivano tagliati in piccole parti e donati al popolo.

Secondo alcuni, proprio da questa tradizione sarebbe nata la bistecca alla fiorentina, grazie a alcuni mercati inglesi che chiesero alcune fette di manzo esclamando: “Beef steak!”.

X AGOSTO DI GIOVANNI PASCOLI

Ricordiamo infine una delle poesie che amo di più, scritta dal poeta Giovanni Pascoli ed intitolata proprio X Agosto.

San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.

Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.

Ora è là, come in croce,
che tende quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono

Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito,
addita
 le bambole al cielo lontano

E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!