MINESTRA DI ORTICHE “CACIO E UOVA”

MINESTRA DI ORTICHE “CACIO E UOVA”

Nel corso della “FASE 2”  possiamo allontanarci da casa

“per andare al lavoro, per motivi di salute, per necessità o per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto”.

Di conseguenza, almeno fino al 18 maggio

le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi appena indicati.

Ad esempio, è giustificato da ragioni di necessità spostarsi per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia, o comunque per acquistare beni necessari per la vita quotidiana, ovvero per recarsi presso uno qualsiasi degli esercizi commerciali aperti.

Così io mi limito a raccogliere le “erbacce” del nostro orto, tra cui, oltre a tarassaco, margheritine e rose, compaiono anche splendide ortiche!

E il Maritozzo deve “subire” i miei esperimenti…. del resto ho davvero tantissime ricette con questi ingredienti da provare!

Oggi vi propongo una ricetta che mi ha fatto pensare tanto ai miei cari Nonni, la MINESTRA DI ORTICHE. Ne esistono tantissime varianti, ma oggi vi propongo una delle più classiche e più buone, che funge da perfetto piatto unico!

Nei prossimi mesi ve ne proporrò molte altre: del resto le ortiche si trovano praticamente per tutta l’estate!

A fine ricetta vi parlerò velocemente dell’ortica, di cui poi approfondiremo la conoscenza. Ora però, bando alle chiacchiere e mettiamoci al lavoro!

MINESTRA DI ORTICHE “CACIO E UOVA”. La ricetta per 4

  • DIFFICOLTÀ : molto bassa
  • PREPARAZIONE :  10 minuti
  • COTTURA :  20 minuti
  • COSTO  : molto basso

INGREDIENTI

  • FOGLIE GIOVANI DI ORTICA 600 g
  • FARINA 3-4 cucchiai (io ho usato farina di grano saraceno)
  • ACQUA  2 LITRI (potete anche usare brodo di verdure o di carne)
  • UOVA 2
  • BURRO 1 cucchiaio
  • SALE
  • PEPE
  • FORMAGGIO GRATTUGIATO 2-3 cucchiai (Potete anche usare della ricotta salata o Primo Sale)

PREPARAZIONE

Lavate accuratamente le foglie di ortica, indossando i guanti , quindi scolatele in uno scolapasta.

Portate ad ebollizione in una capace pentola circa un litro di acqua e sbollentatevi le foglie di ortica per 2 – 3 minuti, quindi scolatele.

Nella stessa pentola, fate sciogliere il burro con un mestolo di acqua. Quando il burro sarà fuso, abbassate la fiamma ed aggiungete la farina tutta insieme,  mescolando continuamente.

Tenete sul fuoco un minuto, quindi togliete dal fornello e aggiungete un litro di acqua, poca alla volta.

Rimettete sul fuoco e girate finché diventa cremoso.

Lasciate sul fuoco bassissimo.

Prendete le foglie d’ortica e tagliatele a pezzettini piccoli. Sbattete le uova con un paio di cucchiai di formaggio grattugiato. A noi piace anche con del primo sale o con della ricotta fresca!

Aggiungete alcuni cucchiai della minestra che sta bollendo.

Versate quindi la crema di uova nella pentola e mescolate bene.

Quando sarà ben amalgamato, aggiungete l’ortica e fate insaporire per un paio di minuti. Regolate di sale e pepe e servite!

MINESTRA DI ORTICHE. L’ortica

La Urtica dioica è un’erba perenne appartenente alla famiglia delle Urticaceae. Il nome deriva da urere, bruciare, e tactus, tatto. Significa quindi “pianta bruciante al tocco”. Invece il termine dioica viene dal greco di, due, e oikos, casa (due case) e si riferisce al fatto che questa specie ha fiori maschili e fiori femminili separati, su piante diverse.

Presenta fusti erbacei eretti, striati, alti 30-120 cm, tetragoni, ispidi; ha foglie grandi, opposte e disposte a croce, ovato-oblunghe, acuminate, un po’ cordate alla base, dentate, con lembo lungo 1-2 volte il picciolo, stipolate, fornite di peli urticanti. I fiori sono piccoli, giallo-verdastri, riuniti in glomeruli raggruppati in spighe ramose, all’ascella delle foglie superiori.

Fiorisce da maggio a novembre. I frutti sono piccoli acheni ovali con un ciuffo di peli all’apice.

Comunissima in tutte le nostre regioni, fino a 1800 m di altitudine (raramente anche fino a 2300 m), la sua presenza indica terreni ricchi di azoto e di umidità.

Sin dall’antichità si utilizzano l’intera parte aerea e talvolta i rizomi estirpati in autunno.

Del resto in questa umile erba sono stati isolati numerosi principi attivi, tra cui carotene, vitamine A, B2, K, sali di fosforo, zolfo, magnesio e potassio, carbonato acido di ammonio, acido formico, gallico, acetico, ascorbico, glicolico, pantotenico, acetilcolina, leucina, alanina, asparagina, istamina, glucochinina, clorofilla, lectina (nei rizomi), tannino…

Tutte queste sostanze conferiscono alle ortiche proprietà diuretiche, depurative, antireumatiche, antiemorragiche, ipoglicemizzanti.

L’ortica è un’ottima verdura: le foglie, del tutto innocue dopo una breve sbollentatura, servono per preparare risotti, minestre, frittate, tortelli, torte salate, ripieni, ecc.

In campagna si triturava e si aggiungeva al pastone delle galline per migliorare la produzione e il colore delle uova, nel foraggio per aumentare la produzione di grasso nel latte e colorare di un bel giallo il burro.

Pensate: trima di portare i cavalli sul mercato si nutrivano con il fieno di ortica per rendere lucido e forte il pelo.

Dalla macerazione dei suoi fusti si può ricavare una resistente fibra tessile e l’industria usa la pianta intera per estrarne clorofilla.

 INDICAZIONI PER LA RACCOLTA :

  • Foglie e germogli : Marzo / aprile – ottobre
  • Semi : Inizio agosto – inizio settembre

Durante la raccolta fate attenzione a selezionare solamente le punte dei germogli ( ossia gli ultimi 10 cm ).

Se in estate le punte dei germogli presentano fioriture o semenze , potete raccogliere anche quelle .

Per proteggervi dai peli urticanti mentre raccogliete l’ortica fresca, indossate dei guanti e usate un paio di forbici.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!