LA STELLA DI PIETRA di Marco Buticchi (#9)

LA STELLA DI PIETRA è il nono, avvincente romanzo di Marco Buticchi, che ci regala un’altra bella avventura di Sara Terracini ed Oswald Breil!

LA STELLA DI PIETRA

Marco Buticchi

Editore: Longanesi

Prima pubblicazione: 2013

Pagine: 320 p.

Genere: avventura

Preceduto da : La voce del destino

Seguito da : Il segno dell’aquila

LA STELLA DI PIETRA. Descrizione (dal sito dell’editore)

Un simbolo sinonimo di terrore e morte. Un mistero scolpito nel marmo. Qual è il prezzo della verità?

È il 1985 e un’intera nazione, l’Italia, è da tempo sull’orlo della destabilizzazione. A provocare questo stato di tensione è un semplice simbolo: una stella a cinque punte. Ma, all’ombra di quella stella, si concentrano connivenze, intrighi internazionali, alleanze inconfessabili, misteri e insabbiamenti.

Sara Terracini non sa ancora quanto le oscure trame del terrorismo la toccheranno da vicino: è il giorno della sua laurea, e Sara è alle prese con una verità sconvolgente. I suoi studi sul Laocoonte, il famoso gruppo statuario attribuito alla produzione classica, indicano che la mano che l’ha scolpito potrebbe invece appartenere a uno degli artisti più famosi di ogni tempo…

È il 1487 e il giovane Michelangelo Buonarroti, a bottega dal Ghirlandaio, si distingue sia per il talento incontrastato sia per il carattere impetuoso e irriverente. Un carattere che, insieme all’invidia e all’avidità che da sempre circondano chi frequenta i palazzi dei potenti, negli anni lo porterà a guadagnarsi non pochi nemici.

Ma è una burla senza precedenti, un falso di sua creazione, a rischiare di fargli perdere ogni cosa. E a poco o nulla servirà nascondere i bozzetti del Laocoonte che potrebbero incriminarlo.

Anzi, proprio da questo ha inizio una scia di morte che arriva sino ai giorni nostri… … sino cioè agli Anni di Piombo, e sino a mettere in pericolo la vita di Sara Terracini.

Sara non sa che i bozzetti di Michelangelo potrebbero essere ancora irreperibili per un preciso motivo: se quel tesoro fosse servito a finanziare le operazioni più inconfessabili del terrorismo? Il segreto sta per riaffiorare e travolgere decine di inconsapevoli protagonisti.

Affiancata da un inaspettato personaggio che tanta parte avrà nel suo futuro, Sara è costretta ad affrontare una corsa contro il tempo per cercare di impedirlo…

Un romanzo dal ritmo implacabile, capace di evocare in modo unico lo scorrere impetuoso della Storia, e disseminato di verità che emergono tra le righe a risvegliare i ricordi della nostra memoria collettiva. Una nuova, indelebile pagina del Maestro italiano dell’Avventura.

LA STELLA DI PIETRA. Breve riassunto e commento personale

Vi siete mai chiesti come fu che Sara Terracini conobbe Oswald Breil? Ebbene, in questo romanzo lo scoprirete! Ma ripercorrete anche tante dolorose pagine del nostro recente passato, quello che i nostri ragazzi non studiano a scuola e di cui non hanno praticamente notizia… Come se le BR e la strategia del terrore non fossero mai esistite!

Nel prologo troviamo Oswald Breil alle prese con un brigadista “pentito” che rivela:

«Non mi chieda dove o quando, perché non lo so… Ma presto le Brigate Rosse colpiranno ancora.»

A scoprirlo impiegheremo poche pagine… Sara Terracini sta discutendo la sua tesi di laurea:

«Il più importante gruppo scultoreo dell’arte classica giunto sino a noi, custodito ai Musei Vaticani, è Laocoonte e i suoi figli... L’opera ha un’altezza di quasi due metri e mezzo ed è un capolavoro di assoluta maestria, anche nei particolari più insignificanti. È attribuito a tre scultori, Agesandro, Atanodoro e Polidoro, attivi a Rodi nel I secolo…sono convinta che il gruppo del Laocoonte sia uno dei grandi falsi della storia dell’arte. Un falso che ha tutte le caratteristiche di un’opera rinascimentale.»

Eppure il suo relatore, il professore Caselli, l’aveva avvertita di non tirare fuori questa teoria, per non compromettere la sua laurea… Ma la sessione viene interrotta bruscamente:

«Il professor Ezio Tarantelli…è stato appena ferito gravemente nel cortile della facoltà di Economia e commercio. Forse si tratta di un agguato terroristico»

Sara si laurea e, poco dopo, si trova a passare nei pressi della zona dell’attentato:

Improvvisamente fu colta da un inquietante dubbio… come ogni giorno, anche quel mattino, prima della discussione della sua tesi, aveva percorso quella strada. Ma ora aveva la
sensazione di aver visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere.

Il suo amico Carlo Garavaglia le aveva fatto decine di foto:

E, forse, aveva immortalato qualche dettaglio importante proprio in quella via. I rullini che
Carlo le aveva consegnato, ora, le pesavano in tasca come marmi.

Addirittura:

Carlo aveva voluto che fosse proprio la Citroën del professor Tarantelli a fare da sfondo a parecchie delle foto che aveva scattato, assicurandole che, nella pellicola in bianco e nero, il rosso della carrozzeria avrebbe prodotto una bellissima gradazione di grigio.

E confida i suoi dubbi a Caselli e poi a suo padre Zaccaria, che, non fidandosi delle istituzioni italiane, decide di contattare il Mossad. E poco dopo Sara fa la conoscenza del Maggiore Breil:

Era un uomo in miniatura, forse colpito – si disse Sara – da qualche disturbo della
crescita in tenera età.

Mentre Breil consiglia a Sara di non consegnare i rullini agli agenti dell’antiterrorismo, il coinquilino di Carlo si presenta a casa Terracini. E’ terrorizzato:

Si sono portati via Carlo… hanno rovistato in tutta la casa. Cercavano dei rullini fotografici. Ci hanno massacrato di botte, Sara»

E ben presto due agenti del SISMI si presentano dai Terracini:

«Devo parlare con Breil, papà. Non so perché, ma ho la sensazione che sia la sola persona di cui possa fidarmi.»

Ma non fa in tempo: il padre viene ucciso e Sara viene rapita. Si ritroverà a fare consulenze artistiche per i terroristi!

Intanto, nel passato, seguiamo le vicende di Michelangelo Buonarroti… E a questo punto non posso raccontarvi altro, altrimenti vi rovinerei la lettura del libro!

Uno dei miei preferiti della serie, che vi consiglio davvero:

VOTO 9/10

LA STELLA DI PIETRA. L’autore

Marco Buticchi (La Spezia, 2 maggio 1957) è uno scrittore italiano. Marco è figlio di Albino Buticchi, petroliere e presidente del Milan dal 1972 al 1975.

È il proprietario di un albergo situato nelle vicinanze di Lerici, l’Hotel del Lido. Laureatosi in Economia e Commercio all’Università di Bologna nel 1982, iniziò a lavorare come trader petrolifero, viaggiando in Africa, Europa, Stati Uniti e Medio Oriente.

Dopo i primi romanzi, pubblicati a proprie spese, cominciò ad essere pubblicato da Longanesi verso la fine degli anni novanta.

Le sue storie sono caratterizzate dall’intreccio tra epoche diverse, dall’antichità ai giorni nostri, e da misteri da risolvere. Personaggi ricorrenti sono la storica e restauratrice Sara Terracini, sempre impegnata a risolvere qualche mistero, e il suo amico e futuro marito, Oswald Breil, dapprima funzionario del Mossad, quindi vice ministro della difesa israeliano e infine primo ministro.

Nel 2012 il suo romanzo La voce del destino ha vinto il Premio Emilio Salgari e si è classificato secondo al Premio Bancarella

LA STELLA DI PIETRA. La serie con Oswald Breil e Sara Terracini

  1. Le pietre della luna, 1997
  2. Menorah, 1998
  3. Profezia, 2000
  4. La nave d’oro, 2003
  5. L’anello dei re, 2005
  6. Il vento dei demoni, 2007
  7. Il respiro del deserto, 2009
  8. La voce del destino, 2011
  9. La stella di pietra, 2013
  10. Il segno dell’aquila, 2015
  11. La luce dell’Impero, 2017
  12. Il segreto del faraone nero, 2018
  13. Stirpe di navigatori, 2019
  14. L’ombra di Iside, 2020
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!