LA CHIMICA FA BENE di Gianni Fochi

LA CHIMICA FA BENE è un “saggio” del bravissimo Gianni Fochi che ci spiega come la chimica non sia una nemica e perché ci è utile! Ve lo racconto

 

LA CHIMICA FA BENE

Gianni Fochi

Editore: Giunti

Pagine: 192 P.

Prima pubblicazione : 2012 

Data edizione : 2016

Genere : manuale, saggistica

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LA CHIMICA FA BENE. Descrizione (dal sito dell’editore)

Il libro presenta le innumerevoli applicazioni nella nostra vita quotidiana di una scienza piena di segreti da scoprire.

Gas, reagenti, molecole, ioni, atomi, elettroni sono i protagonisti di un racconto che spiega come le bevande diventano gassate e come si realizzano gli occhiali fotocromatici, perché la benzina brucia e l’acqua no, perché il sale si getta sulle strade ghiacciate, perché l’umidità arriccia i capelli, cosa sono i cristalli liquidi con cui si producono i nostri televisori.

La chimica fa bene e risponde a tante domande. E, contro i pregiudizi diffusi sull’industria chimica, Fochi dimostra che questa scienza non ha bisogno di essere sostenibile, ”verde”, per continuare a orientare e migliorare la vita di tutti noi.

LA CHIMICA FA BENE. L’autore

Chimico della Scuola Normale Superiore di Pisa, Gianni Fochi è stato ricercatore nell’industria e al Politecnico di Zurigo, e vanta una lunga esperienza di insegnamento universitario.

È noto al pubblico per la sua collaborazione a quotidiani e riviste, e per la partecipazione al programma televisivo «Uno mattina» della RAI. È autore di manuali per l’università e per le scuole superiori. Ha vinto due premi giornalistici Federchimica (1992 e 2000), un «Pirelli International Award» (1999) e un «Voltolino» (2001). È stato membro del comitato scientifico dell’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente.

Coordina la produzione a tema scientifico e tecnologico, e ha al suo attivo libri di successo come Il segreto della chimica (nuova edizione 2012, tradotto anche all’estero) e Fischi per fiaschi nell’italiano scientifico (2010).

LA CHIMICA FA BENE. Breve riassunto e commento personale

La prima edizione del libro era stata pubblicata nel 2012 ma io ho acquistato l’edizione “riveduta e corretta” del 2016. Fatta questa precisazione, passiamo a parlare di questo volume davvero interessante, scritto per chi è completamente digiuno di chimica ma indirizzato soprattutto ai ragazzi dell’ultimo anno delle superiori, che magari non sanno ancora bene che cosa fare nella vita. 

Scopo dichiarato del libro è quello di farci riflettere sul ruolo che la chimica ha nella nostra vita e nello sviluppo della società. Infatti, come ci dice l’autore.

Voler fare a meno della chimica sarebbe folle, ma un passato che raccoglie anche storie tutt’altro che edificanti deve spronare a impiegarla in modo sempre più responsabile e proficuo

Per dimostrarci quanto sia bella e affascinante la Chimica, Fochi inizia spiegandoci come nascono le bibite gassate, per dimostrarci come questa scienza abbia cambiato le nostre vite. 

Tutta la prima parte è dedicata all’argomento. Scoprirete così perché l’acqua spegne il fuoco e perché la benzina brucia, ma anche come ottenere acqua dolce dall’acqua di mare ed estrarre il ferro dai minerali. Ma ci racconta anche perché i capelli non mantengono la piega nelle giornate umide!

La seconda parte invece è incentrata sulla “green chemistry”, la chimica verde. Ci avverte l’autore: 

Non date troppa importanza alla cosiddetta chimica verde, anche se oggi è tanto sbandierata
dall’industria e da non pochi gruppi di ricerca universitari. Sembra quasi che il sostantivo chimica diventi accettabile solo grazie a quell’aggettivo. No, invece, non è affatto così. Non è l’etichetta verde a riabilitarlo, non c’è una scomunica da togliere, una facciata sgradevole da coprire e nascondere

Infatti, anche se l’industria chimica ha parecchie colpe da ammettere, dovute a trascuratezza e
cattiva gestione, la chimica ha fatto molto per il progresso dell’uomo. Infatti

esiste una schiera di scienziati serissimi, che sfruttano le loro conoscenze chimiche per il bene dell’ambiente in cui viviamo

Questi scienziati sono quelli che hanno scoperto come ottenere acqua dolce dall’acqua di mare oppure come produrre farmaci anticancro, ecc…

Possiamo discutere su quanto il progresso sia stato positivo o negativo, se possiamo portarlo avanti in altro modo, ma resta il fatto che con la chimica le nostre vite sono diventate più semplici.

A parole molti vorrebbero tornare all’antico. A parole! Sono spesso coloro che meno saprebbero rinunciare perfino al superfluo e all’inutile della modernità. 

Oggi questa scienza deve affrontare nuove sfide, aiutandoci a preservare il pianeta e ad eliminare quei danni che essa stessa ha indotto.

 Del resto, come si trova scritto nel libro:

«un’industria il cui scopo è quello di migliorare il tenore di vita dell’uomo non può permettersi di adottare processi dagli effetti negativi sull’ambiente e, di conseguenza, sull’uomo».

Si parla di alimenti bio (e vi invito a leggere quello che si dice) e biocarburanti, di plastiche e coloranti!

Molto interessante la parte in cui ci parla di come la chimica venga vista in maniera diversa nei Paesi ricchi e in quelli poveri : 

Quando il piatto sulla tavola arriva pieno due volte al giorno, come è normale in Occidente da molto tempo, si cominciano a scoprire gli altri problemi, ai quali non s’era fatto caso perché troppo presi da quell’unico problema immediato di sopravvivenza.

E ci fa l’esempio di come la chimica per essere “verde” debba essere fatta con coscienza e avvedutezza. 

Nella terza parte, infine, si parla delle “colpe” della chimica, perché il passato e gli errori commessi devono aiutare a far si che questi errori non si ripetano. 

In Italia abbiamo avuto i tumori maligni fra i dipendenti delle aziende che a Porto Marghera, nel comune di Venezia, hanno prodotto il PVC a partire dal suo monomero, il cloruro di vinile (H2C=CHCl). Abbiamo avuto inoltre l’inquinamento grave e prolungato della Val Bormida, nell’Appennino fra Liguria e Piemonte. In provincia di Siracusa, i grandi impianti di Priolo
Gargallo hanno innalzato il reddito medio procapite della popolazione, ma nella zona la situazione sanitaria è gravemente peggiorata.

Purtroppo ci sono molte altre storie di cui la chimica non può certo andar fiera. Qui vi parlerò di Seveso

Per chi non lo sapesse, l’incidente di Seveso avvenne il 10 luglio 1976 e provocò l’immissione nell’ambiente di diossina

l’impianto dell’ICMESA vomitò sul territorio di Seveso, confinante con Meda, alcune tonnellate di sostanze nocive, tra cui alcuni chili d’un composto che da allora è particolarmente famoso: la diossina

Insomma, per concludere, un libro tutto da leggere, perché vi porterà nel mondo della chimica senza annoiarvi! E vi farà riflettere anche su tanti temi “caldi”. Perché si può essere d’accordo oppure no con quanto dice l’autore ma per dissentire occorre conoscere altri punti di vista, su cui ci possiamo (e dobbiamo) informare.

Io non prendo mai per oro colato quello che leggo: per questo dopo aver letto i dati riportati dall’autore su vari argomenti sono andata a cercarmi altri studi e altri punti di vista. 

Il libro può essere un valido strumento anche per chi sta studiando chimica alle superiori, per chiarire alcuni concetti!

Ve lo consiglio, anche perché il formato elettronico costa davvero poco! 

VOTO : 10 / 10

LA CHIMICA FA BENE: Lo schema dell’opera

INTRODUZIONE – Come amarla difendendosi dai chimici

PRIMA PARTE – Largo ai giovani

  • I – Pubblicità ingannevole
  • II – La chimica è bella
  • III – Una storia lunga quasi tre secoli
  • IV – Il mistero dei cristalli liquidi
  • V – Carbon copy
  • VI – Perché l’acqua non brucia
  • VII – Arrivano i pompieri
  • VIII – Una sensazione di freddo
  • IX – Sale sulle strade
  • X – Lisci o mossi
  • XI – Più gente entra, più bestie si vedono

SECONDA PARTE – Una mano di verde

  • XII – Travestimenti
  • XIII – La tendenza all’uniformità
  • XIV – Il punto critico
  • XV – Teoria del verde
  • XVI – Bio
  • XVII – Ambiente, soda e coloranti

TERZA PARTE – La nemica

  • XVIII – Oggi e ieri
  • XIX – Per non dimenticare
  • XX – Come facevamo quando non c’era?
  • XXI – L’età del ferro non è finita
  • XXII – Oltre alla leggerezza
  • XXIII – Eravamo contadini
  • XXIV – Mangiar sano
  • XXV – Invenzioni e scoperte

Conclusione – Parate e realtà

 

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!